Labbra rosee

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Mai in tutta la sua vita, Rose si era sentita così soddisfatta. Era sempre andata fiera di quella precisa sfaccettatura della sua personalità. Riusciva ad esprimersi con schiettezza, senza risultare rude. Era consapevole che l'unica persona che avrebbe mai potuto giudicarla , sarebbe stata lei stessa. Risultava critica ed esigente nei confronti della sua mente e della sua intelligenza. Non si permetteva neppure un passo falso, voleva fare tutto, ottenendo risultati validi. Stava alla competizione, ma si focalizzava esclusivamente sulla sua di riuscita. Si spiega cosi il motivo per il quale non accettava giudizi poco costruttivi da parte di chi non sapeva cosa cavolo farsene della propria vita.

Scorpius Malfoy la conosceva da sei anni, era riuscito a tirare fuori il peggio di lei. Ma quando la ragazza provò l'adrenalina scaturita dalle litigate, dai diverbi, e dalle numerose incazzature che poteva prendersi con il biondo , se ne intossicò, e non riuscì più a farne a meno. Amava litigare con lui e vederlo ad un passo dalla crisi isterica. Tuttavia, non avrebbe mai potuto negare la sua dipendenza nell'essere perennemente su tutte le furie con lui. Era un gioco tutto loro, e anche se nessuno dei due lo avrebbe mai ammesso, non volevano che uno dei due perdesse, solo per il gusto di continuare a giocare.

E quella mattina, Rose lo aveva umiliato di fronte a tutti, servendosi di un'eleganza stratosferica.

Forse è per questo che molto presto si ritrovò a fare i conti con una furia bionda che la stava cercando in lungo e in largo all'interno delle mura del castello.

Avevano litigato molte volte, se ne erano dette di tutti i colori, ma quella volta Rose Weasley aveva veramente esagerato.

Malfoy voleva fargliela pagare, ma come? Sapeva solo che quella volta, la resa dei conti avrebbe riguardato esclusivamente loro due, nessuno avrebbe potuto assistere. Rose quell'anno era cambiata drasticamente. Se già negli anni precedenti aveva dimostrato di possedere un caratterino niente male, ora nessuno avrebbe mai potuto metterle i piedi in testa. E Scorpius era attratto da lei più che mai. Tra loro c'era solo odio ovviamente, ma qualcosa o si era modificato, o rafforzato maggiormente nell'animo dei ragazzi.

"Non cercare vita da me, se non conosci abbastanza te stesso da creartene una... uh uh Rose, questa da dove ti è uscita?" Esclamò con il tipico ghigno quel biondino irritabile, dopo aver trovato la grifondoro nei corridoi del terzo piano, intenta a leggere un libro di Arti Oscure.

"Vorresti che ti svelassi il segreto? Vuoi vincere facile Malfoy" Rispose a tono la primogenita Weasley con un sorrisetto. La notte era ormai calata a d Hogwarts , e solo la luce della Luna permetteva ai ragazzi di scrutarsi per bene.

"Ti detesto." Affermò a denti stretti il ragazzo, facendo un passo avanti.

"Dimmi qualcosa che non so." Questa volta Rose chiuse il libro, abbandonando la lettura sinceramente interessata a ciò che il ragazzo di fronte a lei aveva da dire.

"Rosie, Rosie...ci sono cosi tante cose che non sai." Sussurrò Scorpius prima di affiancarsi a lei, tirarla per il polso e avvicinarla a se per i fianchi. Le loro fronti si toccavano ed alcune ciocche bionde dei capelli del ragazzo ricaddero sugli occhi chiari della grifondoro.

"Se solo mi conoscessi un po' di più, ritireresti tutto ciò che hai spudoratamente detto di fronte alla classe."

Si spinse ancora di più su di lei. I loro corpi combaciavano alla perfezione.

"Ne dubito, e poi non mi interessa conoscerti. Sono sei anni che mi torturo con te, cosa dovresti avere in più oltre ad uno spropositato amore per te stesso e la tua fama da puttaniere?" Domandò la Weasley senza staccare gli occhi dai quelli del ragazzo. La situazione non la mise affatto in soggezione. D'altronde, non era la prima volta che i due approcciavano un simile contatto fisico.

"Se riesco a tenerti testa, evidentemente ho qualcosa in più." Affermò un attimo dopo il biondino.

Rose si guardò intorno, confusa e pensosa. Non si era mai concentrata su quel preciso aspetto.

"Vedi Rosellina? Non mi sbaglio del tutto." Sussurrò Scorpius all'orecchio della ragazza che aveva di fronte, mordicchiandole il lobo.

"Se non riesci a fare a meno di schernirmi ogni volta, c'è senza alcun dubbio qualcosa che ti sfugge in me, ma che tuttavia ,non vedi l'ora di scoprire."

Fece scorrere con estrema lentezza il suo naso leggermente all'insù lungo il candido collo di Rose. Quest'ultima chiuse gli occhi, percossa da brividi.

Cosa diamine stava succedendo?

Il ragazzo risalì sul viso della rossa, posizionando le labbra su quelle della ragazza. Le accarezzò per un attimo scuotendo con movimenti lenti la testa, e su di esse parlò per l'ultima volta: "Sei anni che ti torturi con me...ma saresti mai capace di lasciarmi andare, piccola Rose?"

Il suo fu un bisbiglio flebile.

La lingua della serpe bagnò le carnose e rosee labbra di Rose, e per un attimo, entrambe trattennero il fiato.

La purezza di quel contatto aveva fatto dimenticare loro tutte le parole, gli insulti che per troppo tempo si erano rivolti.

Si guardarono negli occhi.

Poi Rose corse via.

Scorpius rimase a scrutare la Luna da una delle numerose torri del castello più bello del mondo.

Ci tengo a ringraziare tutti voi per il successo riscontrato dalla storia in cosi poco tempo. Siete fantastici! Scrivetemi qua sotto cosa pensate di ciò che è accaduto ai nostri due amati protagonisti nel capitolo di oggi. Consigliatemi anche degli spunti per la storia, o eventuali correzioni che provvederò ad apportare! Vi voglio bene <3

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