1 ~ Swan... Emma Swan

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"Swan... Emma Swan" Guardai il segretario cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva.
"Swan, Swan, Swan... Ah eccola! Stanza 258, è in camera con una certa Regina Mills!"
Presi le chiavi che mi offriva e gli rivolsi uno dei miei sorrisi che ero sicura l'avrebbe sciolto. Probabilmente quel segretario quarantenne era l'uomo più giovane di quel posto. Perché i miei mi avevano costretto a frequentare un college femminile? Beh in realtà lo sapevo ma non era comunque giusto.
Sì è vero, avevo l'abitudine di portarmi a letto un ragazzo diverso ogni sera, da uno ne ero rimasta anche incinta ma avevo avuto un aborto spontaneo quasi subito.
Mi trascinai su per le scale fino ad arrivare al secondo piano, non potevano mettere un ascensore? Lì iniziai a cercare la mia stanza 254, 255, 256, 257, eccola 258!
Il segretario aveva detto che avrei avuto una coinquilina... Ci mancava solo questa, neanche una camera singola. Come minimo la mia coinquilina sarebbe stata una nerd sfigata che pensava solo a studiare. Come aveva detto che si chiamava? Raina? Boh!
Presi un respiro e girai la chiave nella serratura. Mi stupii nel trovarla vuota, perfettamente in ordine, con solo una valigia su uno dei due letti a tradire la presenza di qualcuno prima di me in quella stanza.
La stanza assomigliava un po' a quella di un albergo: appena entrati c'era l'armadio sulla sinistra e una porta che conduceva al piccolo bagno sulla destra. Di fronte a me invece si apriva una piccola stanza con due letti, due comodini, un divano di pelle sulla destra, un mobile con qualche cassetto e un frigo bar sulla sinistra. Sul mobile era appoggiato un televisore. Tutta la stanza era a colori rosso scuro e grigio, i colori del college. Andai sul balcone situato dopo i due letti, esattamente davanti a me, per prendere una boccata d'aria. Il panorama era magnifico, si vedeva il lago e poco dopo il bosco ma il pensiero che da lì alla civiltà ci volevano almeno 20 minuti in auto mi uccideva, tenendo poi conto del fatto che non avevo ancora la patente.
Guardai l'orologio, erano le 17:15. Improvvisamente mi venne in mente che il segretario aveva detto qualcosa a proposito di un incontro per le matricole alle 17:30. Non persi neanche tempo a sistemarmi, non c'erano ragazzi lì, per chi avrei dovuto farmi bella? Scesi a cercare l'aula magna, dove sapevo si sarebbe tenuto l'incontro.
Girovagai un bel po' - si può dire tutto su quel college ma non che fosse piccolo - e riuscii a entrare in aula magna poco prima che iniziasse la riunione.
Presi posto in ultima fila e di quello che disse il preside ascoltai veramente poco.
Capii qualcosa a proposito che se non si arrivava in mensa in orario non si mangiava, qualcosa a proposito di macchine che noleggiavano per andare in città e qualcosa a proposito del fatto che non si poteva portare nessuno di estraneo all'interno del college, neanche un parente.
Perfetto, non potevo neanche portare dei ragazzi per la notte, non che comunque avrei potuto scopare, con una ragazza che dormiva accanto a me. Tanto valeva farsi suora...
"E ricordate, si può dormire fuori dal college solo con un mio permesso ufficiale e dovete SEMPRE e ripeto SEMPRE avere addosso la spilla con il simbolo del college, altrimenti avrete una grave sentenza disciplinare che non vi piacerà! Troverete le spille nelle vostre camere, ora potete andare e ricordate, la cena sarà alle 19:30!"
Il preside concluse il suo noioso discorso e le ragazze si alzarono e se ne andarono.
Con un po' di fatica riuscii a fare il percorso al contrario e ad arrivare davanti alla porta con la targhetta che indicava il numero 258. Entrai desiderosa di farmi una doccia prima di cena ma mi fermai quando vidi il letto da parte al mio occupato da una ragazza con un cellulare in mano. Alzò gli occhi quando sentì la porta sbattere. Scuri, i suoi occhi erano terribilmente scuri e freddi.
"Tu devi essere la mia nuova coinquilina, io sono Regina Mills."
Mi avvicinai alla ragazza, sembrava più grande di me, probabilmente dell'ultimo anno. Non assomigliava affatto alla nerd sfigata che mi ero immaginata, anzi dovetti ammettere che era davvero una bella ragazza. Capelli neri e corti, mossi sulle punte, labbra carnose, definite, con una piccola cicatrice sul lato sinistro e occhi scurissimi.
"Sì sono io, il mio nome è Emma Swan." Dicendo questo le tesi la mano.
Regina la guardò un attimo, poi la snobbò completamente e tornò al suo cellulare.
'Simpatica la ragazza' mi ritrovai a pensare ironicamente.
Nello stesso modo, senza dire una parola, mi girai ed andai in bagno per fare la doccia.
Rimasi sotto la doccia per un po' poi uscii per andare a cena, erano le 19:20 quando fui pronta.
Stavo per uscire dalla porta quando mi fermai e guardai la ragazza ancora sdraiata sul letto.
Anche se era stata scortese, non significava che dovevo esserlo anche io, giusto? In fondo avrei diviso la camera con quella ragazza per un anno.
"Che fai? Non vieni a mangiare?" chiesi senza troppo entusiasmo, quella tipa non mi convinceva dopotutto.
"Scusa bionda, ho di meglio da fare."
Bionda? Non si ricordava neanche il mio nome? Ma chi si credeva di essere quella presuntuosa? E cosa avrebbe di meglio da fare piuttosto che mangiare?
"Perfetto" risposi fredda e detto questo uscii dalla porta. In realtà mi era anche passata la fame ma mi diressi comunque in mensa.

La mensa era occupata da 5 tavolate lunghe e da altri tavoli più piccoli da 4 o 6 posti. Mi sedetti all'angolo di una delle grandi tavolate, vicino ad una ragazza castana dall'aria affamata, ben decisa a non parlare con nessuno.
Ero lì solo da poche ore eppure già odiavo quel posto.
Perché mi avevano iscritto lì? Perché?
"Ciao! Tu devi essere nuova, io sono Mary Margaret Blanchard, frequento il secondo anno!"
A parlare era stata una ragazza di fronte a me, coi capelli cortissimi e neri e gli occhi color nocciola. Sembrava una ragazza gentile, troppo gentile per i miei gusti. Chi è che si mette a parlare con un completo sconosciuto, per di più del primo anno?
"Emma" mi limitai a rispondere.
"Loro sono Belle e Ruby" mi disse la ragazza indicando prima la castana di fianco a me e poi una mora al suo fianco con una ciocca di capelli rosso intenso.
Feci un cenno a entrambe. La ragazza, Mary Margaret mi pare, sembrava sentirsi un po' a disagio per via della mia poca loquacità così aggiunse solo:
"Beh, se ti serve qualcosa chiedi pure a noi."
"Lo farò di sicuro."
Non era vero, non l'avrei mai fatto, non mi piace chiedere aiuto, preferisco sbrigare le mie faccende da sola. Un po' mi dispiaceva per quella Mary Margaret, in fondo era stata gentile, non era colpa sua se non avevo voglia di parlare con nessuno.
Finii la cena in silenzio e tornai in camera.
Regina non c'era.
Non avevo idea del perché, ma morivo dalla voglia di sapere dov'era andata e perché aveva saltato la cena.
Beh tanto in quel momento non lo avrei scoperto di certo, inoltre l'indomani avrei avuto la mia prima lezione e stavo morendo di sonno, tanto valeva andare a dormire.
Detto e fatto, mi lasciai cullare dalle braccia di Morfeo.

Sentii il rumore di una chiave che girava nella serratura. Sbirciai l'orologio sul mio comodino e vidi che erano le 3:00 di notte.
Regina entrò nella stanza in quel momento così finsi di dormire, sbirciando per vedere quello che faceva.
Beh non fece proprio niente se non spogliarsi per mettere il pigiama. Devo ammettere che la mia coinquilina aveva proprio un bel fisico: quando si tolse la maglietta riuscii a intravedere i fianchi morbidi, il ventre piatto e un bel seno.
In fondo Regina mi intrigava, cosa aveva fatto dalle 19:30 - 20:00 fino alle 3:00 di notte?
Mentre il sonno cominciava ad impossessarsi di nuovo di me decisi che in qualche modo l'avrei scoperto.















ANGOLO NON AUTRICE
Innanzitutto la storia non è mia, quindi questo non può essere considerato un angolo autrice.
Ad ogni modo, cercherò di limitare il più possibile questi angoli perché, a mio parere, rovinano il filo della storia ma stavolta è necessario che io chiarisca alcune cose:

1) Come ho già detto, la storia non è mia, bensì è un adattamento di una stupenda fanfiction sugli One Directon, scritta da Sgrissi su EFP, per cui tutti i diritti vanno esclusivamente a lei, io mi sono limitata a cambiare i nomi e volgere la storia al femminile, inevitabilmente cambiando alcuni dettagli;

2) Proprio perché è un adattamento, essendo la fanfiction originale sugli OD, alcuni personaggi stonano con il carattere che gli ho dovuto assegnare e ci sono molte incongruenze (ad esempio Belle e Zelena a mio parere stonano tantissimo, ma non ho trovato nessuno che vi si adattasse meglio e il cognome di Zelena è diventato Green perché lei e Regina non sono sorelle);

3) Mi sono limitata a riportare il più freddamente possibile le parole dell'autrice, cambiando il minimo indispensabile affinché la storia avesse senso (di certo Emma non può mettere incinta una ragazza...).
Sinceramente fa anche strano vedere Emma nel mood troia da combattimento, ma non ho appunto voluto alterare in alcun modo i tratti dei personaggi disegnati da Sgrissi; considerate anche che la storia originale è totalmente al maschile per cui alcuni atteggiamenti, volti al femminile, risultano anche parecchio strani... non penso che una ragazza avrebbe mai detto con tale tranquillità: "da uno ero rimasta incinta ma ho avuto un aborto spontaneo quasi subito", per un ragazzo è diverso...

Ad ogni modo spero che la storia vi piaccia e, se non lo avete già fatto, vi consiglio comunque di leggere la versione originale sugli One Direction perché, credetemi, è stupenda... io l'ho riletta più volte nonostante non gli OD non mi facciano impazzire.

Non ho idea di come contattare l'autrice originale, per cui non ho potuto chiederle l'autorizzazione ma, se qualcuno di voi sapesse come potrei rintracciarla, ditemelo che mi precipito a farlo. Spero di avere l'autorizzazione per volgere questa sua stupenda fanfiction nella versione SwanQueen, così finalmente possiamo vedere ste due poverette combinare qualcosa ^_^

A presto, con il prossimo capitolo❤

Stanza 258 [SwanQueen]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora