19 ~ Fammi prendere qualcosa di forte

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Passò un mese.
Il rapporto con Ruby si era stabilizzato, fino a tornare come in principio, solo noi quattro. Uscivamo, ridevamo, scherzavamo, ma ero io a non essere felice. Il limitarmi a sbirciare Regina a pranzo non mi bastava, ma d'altronde cosa potevo fare? Lei era stata molto chiara, non mi voleva tra i piedi e per quanto questo mi ferisse, se era quello che voleva io l'avrei accontentata.
Belle era rimasta sconvolta dal nostro litigio, non capiva il comportamento di Regina ed era triste per me, ma penso che in fondo fosse sollevata dalla notizia che non passavo più del tempo con lei.
Ruby ovviamente era al settimo cielo, anche se aveva il buon senso di non mostrarlo troppo.
Mary Margaret era la più combattuta, da una parte era felice che fossimo tornate amiche io e Ruby, dall'altra però era seriamente dispiaciuta dal fatto che io e Regina avessimo litigato. Era stata contenta del fatto che qualcuno a parte Zelena stesse accanto a Regina; mi aveva ribadito più volte che avrebbe voluto farlo lei, ma che si era sempre trattenuta per via di Ruby.
A volte mi chiedo cosa penserebbero se sapessero del bacio, anzi, dei baci. Beh certo Belle sapeva del primo, il meno importante; di quelli che ci eravamo scambiate la sera invece non ne sapeva nulla neanche lei, non lo sapeva nessuno. Se Ruby l'avesse saputo avrebbe di sicuro ucciso prima me e poi Regina; Mary Margaret non so bene come avrebbe reagito, un conto era essere amiche, un conto era essere... beh qualcosa di diverso non ben definito e Belle... In realtà non so neanche perché non l'abbia detto a Belle, lei mi avrebbe accettata di sicuro, forse sarebbe anche stata felice per me, ma non ce la facevo. Ero convinta che quello che era successo fosse una cosa troppo personale, una cosa che riguardava solo me e Regina.
Il mio più grande punto interrogativo era Zelena. Io ovviamente non le avevo detto niente, ma non potevo sapere se Regina aveva fatto lo stesso, dopotutto era la sua migliore amica. Così ogni volta che mi ritrovavo a parlare con lei mi sentivo in imbarazzo, continuando a chiedermi se lei sapesse.
Zelena cercava anche di convincermi che Regina era pentita di quello che mi aveva detto, ma io non ci credevo. Non aveva mai provato a chiedermi scusa, anzi a dire la verità non mi aveva parlato affatto, continuava ad avere quell'atteggiamento ostile e di superiorità nei miei confronti e la conclusione non poteva essere che una: credeva ad ogni parola che aveva detto e non si pentiva affatto.
Io non facevo niente per avvicinarmi, ma mi mancava. Mi mancava da morire. Mi mancavano i suoi occhi affilati e taglienti che però si ammorbidivano quando rideva, il suo bellissimo sorriso che mi riempiva il cuore di gioia quando sapevo che ero io a provocarlo, il modo in cui le venivano le rughette d'espressione in mezzo agli occhi quando si concentrava...
Ad interrompere i miei pensieri ci pensò Mary Margaret, che con molta delicatezza spostò la sedia da parte alla mia facendomi quasi rovesciare tutto il caffè che stavo bevendo.
"Hey, Mary sta' attenta!"
"Non ci si può parlare con quella lì!"
"Ma di chi stai parlando?"
"Aspetta, prima fammi prendere qualcosa di forte! Scusi, mi può portare un tè deteinato?" Cominciai a ridacchiare e lei mi fulminò con lo sguardo.
"Che hai da ridere?"
"E dai Mary! Non puoi dirmi che vuoi prendere qualcosa di forte e poi prendere un tè deteinato!" Stavolta scoppiai proprio a ridere, sempre con lei che mi guardava male.
"Sì sì, continua pure a ridere. Mi fa piacere vederti così allegra dopo che io mi spezzo la schiena inutilmente per te!"
"Ma di cosa stai parlando Mary Margaret?"
"Di Regina, di chi altro sennò?" Quasi mi strozzai col caffè che avevo ripreso a bere.
"Che cosa c'entra Regina adesso?!" Nel frattempo il tè di Mary Margaret era arrivato e lei sembrò calmarsi.
"Beh di chi pensavi stessi parlando?"
"Aspetta Mary Margaret, ferma un attimo che non sto capendo più niente! Parti dall'inizio!"
Con tranquillità bevve un sorso di tè poi iniziò a parlare.
"Non sopportavo più di vederti così triste e disperata..."
"Hey, io non sono disperata!"
Lei mi lanciò un'occhiata intimandomi di stare zitto.
"Così sono andata a parlare con Zelena..."
"COS'HAI FATTO??? Pensavo fosse solo Belle quella che complotta con Zelena alle mie spalle, ora ti ci metti anche tu? Oddio chi sa cosa pensa ora Zelena di me!"
"VUOI STARE ZITTA E FARMI PARLARE?" Okay, questo non era decisamente un comportamento da Mary Margaret. Non l'avevo mai vista arrabbiata, e non mi piaceva, quindi le feci segno di continuare.
"Sono andata a parlare con Zelena e mi ha detto che neanche Regina è più la stessa, ma che comunque era dalle vacanze che era strana, un po' scossa e non sapeva bene cosa fare. Così mi ha consigliato di andare a parlare direttamente con lei e beh ci sono andata. Lei mi ha prima chiesto che cazzo volessi e perché fossi lì, poi mi ha detto che non gliene fregava niente di te." A quel punto mi lanciò un'occhiata per vedere la mia reazione, ma io stringendo le labbra annuii facendole intendere di proseguire.
"Poi le ho chiesto se c'era qualcosa che non andava, che anche Zelena la vedeva turbata, lei mi ha risposto che sta bene e che non devo impicciarmi. Ho aggiunto che in ogni caso se aveva bisogno di parlare con qualcuno, qualcuno di diverso magari, io c'ero e lei mi ha poco gentilmente mandato a quel paese prima di cacciarmi."
"Mmm... sì, quando vuole sa essere molto simpatica" feci ironica.
"Emma..."
Mi guardò con quello sguardo apprensivo che mi dava sui nervi.
Non avevo bisogno della sua compassione, non avevo bisogno dell'aiuto di nessuno, sapevo cavarmela da sola. Tutto quello di cui avevo bisogno adesso era che mi lasciasse un po' da sola.
"Mary Margaret, sto bene, non preoccuparti."
"Emma, tu le manchi."
Sorrisi ironicamente.
"Dalle sue parole non sembrerebbe proprio."
"Non è da quello che ha detto la sua bocca che lo capisco, ma da quello che dicevano i suoi occhi. Quando ho pronunciato il tuo nome hanno cambiato completamente aspetto, si sono quasi fatti lucidi!"
"Fatti meno canne Mary."
"Emma, te lo posso giurare! Tu le manchi e secondo me dovresti andare da lei per chiarire quello che è successo."
Basta, a questo punto non la sopportavo proprio più!
"Tu non sai NIENTE di quello che è successo! Io sto bene, Regina sta più che bene, qual è il problema? È la mia vita, devi starne fuori!"
Detto questo buttai dei soldi sul tavolo per pagare il mio caffè e uscii dalla caffetteria.

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