Quella notte Regina non dormì nel letto di fianco al mio.
No, quella notte Regina dormì nel letto con me.
Quella notte Regina non dormì nel letto di fianco al mio.
In realtà quella notte io e Regina non dormimmo affatto.
Non so neanche bene come ci fossimo finite in quella situazione, abbracciate nel mio letto a parlare di cose di poca importanza fino all'alba. Avevo anche imparato qualcosa di più su di lei e sulla sua famiglia. Mi parlò di sua sorella e di sua madre, ma mai di suo padre, questo mi fece sorgere numerose domande, ma preferii tenerle per me dal momento che avevo paura di rompere quel sottile legame che si era appena creato fra di noi.
Anche io le parlai di me, della mia famiglia, dei miei ormai ex amici a Boston, ma non ero molto sicura che mi stesse davvero ascoltando, continuava a fissarmi con occhi vacui e a volte, quando ero nel bel mezzo di una frase, mi baciava, così, senza motivo.
Non che a me dispiacesse, ma spesso i nostri baci erano molto lunghi e così perdevo il filo del discorso. Dopo un bacio particolarmente bello che mi aveva fatto dimenticare anche il mio nome, rimasi imbambolata a fissare tutta la sua perfezione prima che lei mi risvegliasse con un sorriso dolcissimo.
"Che fai? Non continui la tua storia?" Mi chiese lei.
"Emm... di cosa stavamo parlando?"
"Ah non ne ho idea, eri tu che stavi blaterando" il suo tono mostrava tutto il suo disinteresse.
"Tu non hai ascoltato una parola di quello che ho detto!"
"No" rispose tranquilla.
"Potevi dirmelo che ti annoiavo piuttosto che farmi parlare da sola come un'idiota!"
"No, mi piace guardarti mentre parli. Sei carina e il tuo tono è rilassante" A quelle parole arrossii violentemente.
Ancora non mi ero resa conto di tutto quello, che avessimo ammesso di essere attratte l'una dall'altra, che fossimo lì abbracciate a baciarci. E non mi ero mai sentita meglio.
Stare con lei era una sensazione stupenda che non avevo mai provato, non mi ero mai sentita così appagata neanche quando facevo sesso con i ragazzi. Con lei mi bastava solo guardarla negli occhi per stare bene, perchè in quegli occhi c'era l'infinito, mi ci sarei potuta perdere per non riuscire più ad uscirne, ma in fondo non sarebbe stato un brutto modo per andarmene no?
Rimanemmo sveglie fino alle sei del mattino, fummo svegliate bruscamente un paio d'ore dopo dalla suoneria del mio cellulare.
"Swan, o butti quel coso nel cesso e tiri lo sciacquone oppure lo faccio io, a te la scelta!" attaccai il cellulare.
"Pfff... scusa era mia madre, adesso mi richiamerà altre quattro volte e poi rinuncerà, fa così tutti i giorni" La seconda chiamata arrivò proprio in quel momento.
"E se sai che ti chiamerà ancora così tante volte, non potresti, che ne so... RISPONDERE?"
Attaccai di nuovo.
"Forse non voglio risponderle?"
"E perchè scusa?"
"Perchè dopo le vacanze di Natale ho detto al mio patrigno di essere lesbica, poi sono uscita dalla macchina senza aspettare una risposta e lasciandolo shoccato e ora non voglio sapere cosa vuole dirmi mia madre" arrivò anche la terza chiamata.
Regina stranamente sorrise, ma uno di quei sorrisi ambigui che mi spaventavano.
"Pensavo non fossi lesbica"
"Infatti non lo sono, è una storia complicata" attaccai. Lei alzò un sopracciglio con aria interrogativa.
"In pratica il mio patrigno non faceva che ripetermi di quanto fosse contento che qua dentro non ci fossero ragazzi così non potevo scopare, così gli ho detto di essere lesbica per fargli pensare che scopavo a dispetto di tutto" il cellulare squillò per la quarta volta, feci per attaccare di nuovo ma Regina mi intercettò e prese il mio cellulare cliccando sul tasto verde.
"Pronto?"
"REGINA CHE CAZZO STAI FACEN..." La sua mano si poso prepotentemente sulla mia bocca impedendomi di continuare la frase.
"Non sono Emma, sono Regina" seguì un attimo di silenzio in cui mia madre gli disse qualcosa.
"No a dir la verità sono la sua ragazza, Emma non vi ha parlato di me?" Spalancai i miei occhi e tentai invano di togliere la mano di Regina dalla mia bocca. Ma quanta forza aveva in un unico braccio?
"Mi scusi signora, ma ora devo salutarla, c'è Emma che mi aspetta nella doccia... Ma certo, gliela saluto!"
Finalmente Regina si decise ad attaccare e a togliere la mano.
"MA CHE CAZZO SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITA?"
"Tua madre è molto simpatica"
"Regina mi ascolti? Quella era mia madre! Chissà cos'avrà pensato!" Lei roteò gli occhi.
"Non volevi che i tuoi credessero che scopi come un riccio? Beh ora ne hanno la conferma"
"Sì ma... ma..." non sapevo neanch'io bene cosa dire.
"Oh e mi sa che ti toccherà anche presentarmi ai tuoi, tua madre ha detto che non le hai mai parlato di me, ma che sarebbe molto felice di conoscermi" disse tutto questo con un tono molto rilassato che non fece altro che farmi innervosire ancora di più. Se non fosse stata Regina l'avrei sbattuta fuori a calci da quella stanza. Ma beh... lei era Regina.
"Che cosa? Dovrei presentarti ai miei? Ma non ha alcun senso! Non sei neanche la mia ragazza!" feci una pausa di silenzio. "O sì?" desiderai ardentemente che non si fosse sentita la nota di speranza nella mia voce.
"Vola basso Swan, non stiamo insieme"
Non feci in tempo a risponderle o a mostrarmi troppo delusa che il mio cellulare squillò di nuovo.
"Ancora sto cellulare? Cos'è biondina, a tua madre mancava la quinta chiamata quotidiana?"
Controllai lo schermo.
"No, è mia sorella Anna, ormai la notizia si sarà sparsa per tutta la casa"
"Beh vuoi rispondere o lo devo fare io?"
"No, no faccio io. Via il dente, via il dolore no?" Presi un grosso respiro e premetti il verde.
"Pronto?"
"PERCHÉ NON MI HAI DETTO DI AVERE UNA RAGAZZA!" fui costretta ad allontanare il cellulare dall'orecchio tanto stava gridando Anna.
"Anna calmati per favore!"
"Come posso stare calma quando la mia sorellina si è fidanzata e non mi ha detto niente?" Da qui iniziò una sottospecie di monologo in cui rispondevo solo sì o no, mentre Regina continuava a guardarmi ridacchiando, il che non faceva che aumentare la mia agitazione.
"No, non è ebrea. Sì, penso le piacciano i biscotti al cioccolato. Ah sono una pessima fidanzata perchè non so se le piacciono i biscotti al cioccolato? NON LO SO SE È BRAVA A LETTO ANNA!"
"Sono molto brava" Mi disse lei sorridendo e facendomi l'occhiolino. Ovviamente le mie guance presero fuoco.
"Anna non ho nessuna intenzione di dirti chi è la passiva! Sì sì come vuoi, sono una pessima fidanzata e anche una pessima sorella. Sì..." Lanciai un'occhiata a Regina e purtroppo mi stava ancora guardando. Sarei morta dall'imbarazzo per la risposta che stavo per dare ad Anna.
"Sì è figa. Tanto Anna" Lanciai un'occhiata di sottecchi a Regina e vidi che stava sorridendo anche se sembrava anche lei un po' imbarazzata. Era rossore quello che vedevo sulle sue guance? Wow avevo fatto arrossire Regina Mills. Sarei stata orgogliosa di me se in quel momento non avessi voluto tanto prendere una pala e seppellirmi. Mi stavo sputtanado completamente davanti a lei.
"Ma come faccio? Sì Sì COME VUOI TU TI INVIERÒ UNA SUA FOTO!" perfetto ora avrei dovuto anche farle una foto.
"No, non penso possa venire da noi per le vacanze di Pasqua"
"Ma io vengo volentieri!"
Fulminai Regina con lo sguardo, ma era troppo tardi, August l'aveva sentita.
"Oh mio Dio Emma è lì con te?" sbuffai
"Sì è arrivata adesso"
"Ha una bellissima voce!"
"Lo so Anna, lo so"
"Ha detto che vuole venire? Perfetto vado subito a dirlo alla mamma!"
"Ma manca più di un mese!"
"Oh quanto la fai difficile Emma! Io corro a dirglielo! Ciao sorellina, ti voglio bene! Oh e ricordati la foto"
"Sì, ti voglio bene anch'io" finalmente chiusi quella conversazione imbarazzante.
Regina mi guardava e rideva.
"Sei contenta? Mia madre e mia sorella stanno organizzando una festa in tuo onore che si svolgerà fra più di un mese quando verrai da noi"
"Certo, sono molto contenta" scossi la testa. Era inutile provare a capire quella ragazza.
"Uhm... Regina? Posso farti una foto? Mia sorella vuole che gliela invii" avevo fatto tante di quelle figure di merda quel giorno con Regina che non pensavo che quella richiesta potesse aggravare la mia situazione.
Lei annuì e si fece scattare una foto dal mio cellulare. Inutile dire che era venuta perfetta, quella ragazza era senza difetti. Alla fine dovevo anche ringraziare Anna se adesso avevo una sua foto sul cellulare.
"Dai vieni qui, facciamone una insieme" Guardai sbalordita Regina mentre mi prendeva il cellulare fra le mani e mi attirava a sè. Allungò il braccio con il quale teneva il cellulare e scatto una foto a noi due. Poi continuando a tenere lontano il braccio lontano, fece in modo che mi girassi leggermente verso di lei e mi baciò. Nel bel mezzo del bacio sentii il click del cellulare. La guardai interrogativa e lei alzò le spalle.
"Non crederà mai che stiamo insieme se non le diamo le prove" Armeggiò per un po' con il mio cellulare e poi me lo ridiede.
Vidi che aveva già inviato le tre foto a August con tanto di messaggio: "Poi non dire che non sono una brava sorella :P"
Feci per chiudere il cellulare quando notai una cosa.
"Hai messo la foto di noi due che ci baciamo come sfondo del mio cellulare?"
"Eravamo carine"
Non che mi dispiacesse ma non pensavo che fosse il tipo di persona che fa una cosa del genere.
"Comunque... " mi strappò dai miei pensieri lei "Non dirai di questa cosa, di noi due a nessuno vero?"
"Regina, non so neanche cosa siamo, a chi dovrei dirlo? E poi vorrei appena ricordarti che tu hai detto alla mia famiglia che scopiamo!"
"Comunque non lo dirai a nessuno vero?" vidi la paura nei suoi occhi.
"No, tranquilla" poi mi tornò in mente una conversazione che avevo avuto "Però forse tu dovresti dirlo a Zelena"
"Perchè?"
"Beh è la tua migliore amica no?"
"È un modo carino di dirmi che tu vorresti dirlo alla tua migliore amica e ti sentiresti meno in colpa se anche io lo dicessi alla mia?"
"No, ma che c'entra! Belle mi evita come la peste ultimamente, non mi ascolterebbe neanche se volessi dirglielo! È che ho parlato con Zelena e si sente un po' trascurata da te e mi dispiace"
"Non lo so ci penserò... Aspetta un attimo. Hai detto che Belle ti evita?"
"Sì, non ho neanche idea del motivo"
Vidi Regina impallidire.
"Forse lo so io"ANGOLO NON AUTRICE
La sorella di Emma è Anna di "Frozen".
C'è un motivo dietro a questa scelta apparentemente insensata: come sicuramente ricorderete, la storia originale è su Harry Styles e Louis Tomlinson. Harry (che corrisponde ad Emma) ha una sorella di nome Gemma. Io originariamente avevo pensato di convertire anche Gemma in versione maschile, e avevo scelto August (Pinocchio) dato che nel mondo di OUAT Emma e August sono in un certo senso fratelli. Il fatto è che tutta la chiamata risultava terribilmente out of character, e talvolta persino fuori luogo. Alla fine ho scelto Anna, perché il suo carattere esuberante e la sua indole curiosa e genuina si adattavano piuttosto bene alla situazione. Mi scuso per eventuali incongruenze con i capitoli precedenti: onestamente sulle rispettive famiglie di Emma e Regina in questa storia non ricordo nulla (come potete notare sono diverse dal Canon, quindi non ricordo se le avevo già descritte in precedenza, ed eventualmente come). Se notate incongruenze, fatemele notare e provvederò a correggere.
A tal proposito, non ricordo con certezza quale avessi scelto come città natale di Emma. Ho messo Boston, ma se ve la ricordate diversa probabilmente avete ragione: anche qui, fatemi sapere e provvederò a cambiare.
È tutto, linea allo studio.A presto! (Spero 😂)
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Stanza 258 [SwanQueen]
Fanfic« "Swan... Emma Swan" Guardai il segretario cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva. "Swan, Swan, Swan... Ah eccola! Stanza 258, è in camera con una certa Regina Mills!" » *** La storia include contenuti sessuali espliciti e descritt...