25 ~ Oh sta zitta Emma!

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"Cosa? Tu sai di Belle?"
"Io... Io non ne sono sicura" balbettò Regina.
"Beh dimmi quello che sai no? Che stai aspettando?"
"Spero tanto di sbagliarmi Emma, lo spero davvero, ma penso che potrebbe c'entrare Lily con questa storia"
Mi irrigidii all'istante a quelle parole.
"Perchè non ne sono sorpresa?"
"Mi dispiace, forse avrei dovuto dirtelo prima, il fatto è che non mi interessava"
"Cosa? In che senso?"
"Sinceramente non mi interessava molto di quello che succede a Belle" dicendo questo alzò le spalle.
"Bel ringraziamento per una che prova a conoscerti nonostante sia terrorizzata da te!"
"Nessuno gliel'ha chiesto!"
Alzai gli occhi al cielo. Non capiva proprio il concetto di gentilezza!
"Vabbè, in ogni caso non mi hai ancora detto come fai a saperlo"

"D'accordo. Ero a fare un giro con Zelena, rientro e mi ritrovo Lily in camera.
Io ovviamente la ignoro completamente e me ne sto per i fatti i miei. Lei subito inizia a farmi un mezzo interrogatorio...

'Sei stata con Emma?'
La guardai con indifferenza
'Ti interessa?'
'Se te l'ho chiesto evidentemente mi interessa' ribattè lei dura.
'Il mio mondo non ruota intorno ad Emma, Lily e neanche il tuo dovrebbe'
Lei venne verso di me mi afferrò per la camicia. Io continuai a guardarla con indifferenza.
'Dimmelo! Dimmelo che sei stata con Emma!'
'Se vuoi sentirtelo dire te lo dirò, ma non vedo come potrebbe esserti utile. Se vuoi posso anche dirti che hai dei bei capelli se questo può farti sentire meglio' "

"Cazzo Regina ma sei completamente impazzita?"

"Oh sta zitta Emma e fammi raccontare!

'Cos'hai contro i miei capelli?'
'Niente, mi chiedo solamente se tu li abbia mai lavati. Poi ti chiedi perchè Emma preferisce stare con me' "

"REGINA!"
"Zitta Emma, fammi finire

'Come osi? Non ti conviene metterti contro di me Mills!'
A quella affermazione mi misi a ridere sguaiatamente.
'Stai scherzando vero? Ma lo sai con chi stai parlando? Non ti sei mai chiesta come mai tutta la scuola ha paura di me? Io mi informerei prima di formulare certe frasi. Tu non lo sai quello di cui io sono capace' pronunciai le parole con un tono fra il sarcastico e il minaccioso e potei giurare di aver visto un brivido correrle per la schiena. Meglio così, era meglio sapesse chi comanda in questa scuola. Ero sempre stata al di sopra degli altri, prima con il mio fare socievole, col mio scherzare e divertite la gente avevo ottenuto la fama e il rispetto di tutti, successivamente con la paura, metodo diverso ma altrettanto efficace. Dopo il fatto di Dorothy non c'era alcuna possibilità che restassi popolare a meno che non li spaventassi più di quello che erano già. Come dicono in Gossip Girl: non puoi costringere la gente ad amarti, ma puoi fare in modo che ti tema. I produttori di quel telefilm sono dei fottuti geni. Fin'ora non mi era ancora capitato qualcuno che volesse mettersi contro di me. Potrebbe quasi essere divertente, ma una cosa è sicura, non le permetterò di prendere il mio posto all'interno della scuola e soprattutto non le permetterò di prendere la mia Emma. Se lo poteva scordare. Se qualcuno fosse andato a fondo, quello di sicuro non sarei stato io.
'Non mi interessa di cosa puoi essere capace' mimò delle virgolette con le mani 'Mi sono bastate poche parole per sbarazzarmi di Belle, non ci vorrà molto di più per sbarazzarmi di un'altra pezzente. Io non ho paura di te'
Diedi uno strattone liberando finalmente la mia camicia dalla presa di Lily.
'Forse dovresti cominciare ad averne' Mi allontanai dirigendomi verso la porta, nel farlo vidi il suo cellulare sul mobile, lo feci cadere accidentalmente e cadendo sul pavimento vidi che lo schermo si era rotto.'Oops, mi dispiace tanto! Non l'ho fatto apposta!' dissi ironicamente e per accentuare la cosa mi portai anche una mano al cuore 'Resterai ad aiutarti a provare ad aggiustarlo, ma devo andare a scoparmi Emma. Perchè io posso' con quest'ultima frase uscii definitivamente dalla stanza.

...è tutto" mi disse lei. Io le tirai uno schiaffo sulla nuca più forte che potei.
"Ahia! Ma che ti prende?"
"CHE PRENDE A ME? Regina sei tu quella che si sta mettendo in guerra con Lily! Regina quella mi ha quasi violentato! Non so se afferri a pieno il concetto! È pericolosa!"
"So badare a me stessa Swan"
"No invece! Io non voglio che ti succeda qualcosa! E poi si puoi sapere perchè vai in giro a dire a tutti che mi scopi?" lei ammiccò nella mia direzione.
"Va bene tesoro, vuol dire che la prossima volta lo farò direttamente senza dirlo" mi disse con tono malizioso. A quelle parole spalancai gli occhi.
"Rilassati Emma, stavo solo scherzando" tirai un sospiro, ma non sapevo bene se di sollievo o di delusione.
"Sei un'idiota"
"Sì, sì come vuoi biondina"
"Vabbè, ma ora passiamo alle cose importanti" dissi io per tornare alla mia preoccupazione principale del momento "Belle. Evidentemente Lily deve averla minacciata in qualche modo... Ma perchè?"
"Ancora non l'hai capito?"
La guardai confusa "Vuole allontanare da te tutte le persone che ti stanno vicine Emma! è partita da Belle perchè è quella che ti è più vicina e anche perchè è la più debole, poi sarà la volta di Mary Margaret, poi di Ruby e poi forse anche di Zelena"
"Ma... Cioè... Ne sei sicura?"
Lei alzò gli occhi al cielo come se dovesse spiegare a un bambino come fare due più due.
"Emma, ricordi cosa ti ho fatto quando sei uscita per la prima volta con Zelena?"
"Mi hai sbatutta al muro e quasi picchiato intimandomi di starle lontano ma questo cosa... oh!"
"è lo stesso concetto" mi confermò lei.
"Regina ti prego mi devi aiutare! Tu a quanto pare capisci Lily molto meglio di me, mi devi aiutare a far tornare Belle da me!" la vidi abbassare la testa.
"Ti piace?"
"Ma chi Lily? Sei impazzita? Ti sto praticamente dicendo che sono fottutamente terrorizzato da lei!"
"Non Lily... Belle"
"Belle? Cosa stai..." un'idea mi balenò in testa per quanto assurda "Tu sei gelosa di Belle?"
"No, ma che dici!" lo disse quasi urlando, poi si voltò dall'altra parte e incrociò le braccia.
Lentamente mi avvicinai a lei e la girai di nuovo verso di me. Si ostinava a tenere la testa bassa così le tirai su il mento con un dito e la guardai negli occhi, addolcita dalla sua reazione.
"Pensavo fosse chiaro che mi piaci tu" le lasciai un dolce bacio a stampo che ricambiò.
Quando mi staccai vidi che era arrossita, era la seconda volta in un giorno, potevo dire di essere molto soddisfatta.
"Okay, adesso smettila con queste smancerie che sembriamo una coppia di fidanzatine e vediamo come riprenderci la tua amica"
Nel vedere il suo imbarazzo non potei fare a meno di ridere.

Trascorsi tutto il resto della giornata con Regina e dovetti ammettere che a volte sembravamo veramente 'una coppia di fidanzatine' come ci aveva definite lei. A me non dispiaceva affatto, ma lei non sembrava della stessa opinione, diceva che eravamo troppo stucchevoli e a quel punto si allontanava da me. Era un po' un controsenso dato che spesso era proprio lei a cominciare, accarezzandomi i capelli o giocando con le mie mani, talvolta baciandomi sulle guance o sul collo. Sembrava fare le cose e poi pentirsene, come se stesse lottando con se stessa, ma almeno ero felice che non fosse ancora scappata come faceva sempre.
"Regina, fra poco torneranno Belle, Mary Margaret e Ruby" eravamo sedute sotto un albero in cortile, senza far niente di che, però era stata una delle giornate più belle della nostra vita. Per questo non volevo che finisse così presto.
"Mmm... Okay, è un modo gentile per dirmi di andarmene?"
"No, è un modo per dirti di non farlo" lei mi guardò curiosa.
"Ma l'hai detto anche tu che stanno tornando le tue amiche"
"Forse le mie amiche potrebbero diventare anche tue amiche" dissi questa frase molto sottovoce, spaventata dalla reazione che avrebbe potuto avere. Come previsto irrigidì tutti i muscoli.
"No, questo non è possibile. Ruby mi odia, Mary Margaret non la sopporto e Belle è terrorizzata da me. Inoltre io non voglio essere loro amica. Già non sono sicura che stare qui con te non sia un errore"
Si alzò e io la guardai spaventata.
"Dove stai andando?"
Lei mi sorrise e questo mi rassicurò almeno in parte.
"Sai, non sei l'unica che deve accogliere i propri amici, anche a me è mancata Zelena"
"Oh... okay.Allora ci... ci vediamo domani?" le chiesi dubbiosa.
"Emma..." lei mi guardò negli occhi e sentii il mondo cadermi addosso "Oggi è domenica e io mi chiedevo... ecco... se volevi accompagnarmi a..." prese un profondo respiro e io davvero non sapevo dove volesse arrivare. Pensavo mi volesse abbandonare di nuovo.
"Dove?"
"A trovare Dorothy"
Rimasi stupita da quella richiesta. Sapevo che ci andava sempre da sola, non aveva mai portato neanche Zelena. Davvero voleva portarci me? Si fidava di me fino a quel punto? Voleva condividere con me il suo dolore?
"Certo"
Le sorrisi e lei sembrò rilassarsi un po' anche se non sembrava ancora molto convinta della sua decisione.
"Allora a stasera" contro ogni mia aspettativa si chinò verso di me che ero ancora seduta e mi lasciò un leggero bacio sulle labbra prima di voltarsi e andarsene.
Appena si fu girata, portai la mano a sfiorarmi la bocca dove poco prima si erano posate le sue labbra. Certo non era la prima volta che mi baciava, ma l'aveva fatto con una delicatezza, una dolcezza e una mancanza di malizia che mi aveva spiazzata. Sorrisi. Avrei tanto voluto che fossimo una di quelle coppiette di fidanzatini che facevano tanto ribrezzo a Regina.

Quella sera aspettai Regina all'uscita. Arrivò in ritardo e senza neanche salutarmi mi fece segno di seguirlo. Era nervosa, camminava talmente veloce che quasi dovevo correre per riuscire a starle dietro. La mia presenza non sembrava aiutarla, anzi la agitava sempre di più. Avrei tanto voluto trovare un modo per farle capire che io c'ero, che ero lì per lei e che qualsiasi cosa fosse successa non l'avrei abbandonata. Le presi la mano. Si fermò di scatto girandosi verso di me, visibilmente sorpresa. Io le feci un cenno incoraggiante con la testa e vidi la durezza venir meno nel suo sguardo. Mi sorrise e questo fece sciogliere me. Improvvisamente quella che sembrava una corsa verso la morte si trasformò in una tenera passeggiata al chiaro di luna. Non parlammo, ma Regina continuava a disegnarmi figure immaginarie sul palmo con il pollice. Una volta arrivate nella radura si sedette e cominciò a tremare visibilmente e non sembrava affatto per il freddo. Il suo sguardo si era di nuovo perso nel vuoto e le sue mani stringevano convulsamente i ciuffi d'erba a terra. Io mi sedetti affianco a lei e la abbracciai più forte che potei, fino a quando non smise di tremare. A quel punto la lasciai, trattenendo però un mio braccio intorno alle sue spalle. Lei si accoccolò sul mio petto, sembrava così indifesa.
"Sai Emma" disse lei ad un certo punto "questo posto non sembra poi tanto terribile. Guarda che bel cielo, la luna splende, le stelle brillano e illuminano gli alberi intorno a noi. Anzi devo ammettere che è davvero un posto meraviglioso, solo che non me n'ero mai accorta. Per la prima volta mi sembra che quello che è passato, sia solo passato"
Non risposi, mi limitai a lasciarle una carezza sui capelli e a baciarla.
"Grazie Emma"

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