13 ~ Lei è... strana

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"Belle? Belle stai bene?"
"Ehmm... Sì, più o meno... Ma fammi capire... Ti ha fatto ballare con lei al The Sun?"
"Beh sì" ammisi imbarazzata. E per fortuna le avevo raccontato solo quello e non anche quel ehm... problemino che era sorto al momento.
"E avete dormito abbracciate tutte le sere?"
"Sì" sussurrai, sempre più in imbarazzo.
"E al parco ti ha baciata per farti stare zitta?"
"Umm... già." Non capivo dove volesse andare a parare.
E lo capii ancora di meno quando scoppiò a ridere.
"Che hai da ridere?"
"Beh Emma, sei sicura di essere tu quella innamorata?"
"Che... Che intendi dire?"
"Beh va bene che siete amiche..."
"Non siamo amiche" La interruppi automaticamente, per quanto mi facesse male quella frase.
"Sì come vuoi, in ogni caso non è normale... Cioè tu sei mia amica, ma non ti bacio per farti stare zitta!"
Scossi la testa decisa. Capivo che in base al mio racconto forse si potesse arrivare a quella conclusione, ma lei non sapeva com'era fatta Regina.
"Tu non la conosci, Belle, lei è... Strana. Sì, strana. Non dice mai quello che intende e fa quello che le passa per la testa senza una vera ragione. Penso che se le venisse voglia di appiccare fuoco alla scuola lo farebbe senza pensare troppo alle conseguenze."
"O forse tu sei troppo coinvolta per poter pensare oggettivamente e io da osservatrice esterna vedo le cose più chiare!" Stavo già per protestare, ma mi fermò immediatamente. Mi mise una mano sulla spalla.
"Senti, tu pensaci okay?" Detto questo si alzò in piedi e mi lasciò da sola con i miei pensieri.
'E se avesse ragione?' ‘Non farti abbindolare stupida!’ replicò la vocina nella mia testa. Aveva ragione, non potevo farmi incantare dalle parole di Belle, la realtà era molto diversa da quella che lei pensava.
Era curioso però, la vita mi stava dando esattamente quello che mi meritavo. Avevo passato tutto il mio tempo ad attirare nella mia trappola i ragazzi per poi usarli e buttarli via, ora invece ero costretta ad andare dietro ad una ragazza, che non mi avrebbe mai considerato nel modo in cui la consideravo io, ero costretta a guardarla come da dietro a una vetrina, senza poterla toccare, senza poterla avere. Il contrappasso perfetto, solo che non ero morta. Dio, se esiste veramente, non aveva voluto far iniziare la mia tortura una volta morta, sarebbe stato troppo facile. No, la mia iniziava già in terra anche se la mia vitalità se ne stava già andando piano piano. La situazione mi stava uccidendo, sentivo di stare sprofondando sempre più giù, verso l'Inferno. E ora le iniziavo a capire, tutte quelle persone che dicevano che la vita è ingiusta e che l'esistenza è formata da dolore. Ho sempre pensato che fossero solo dei ciarlatani e che se la vita gli andava male era solo per colpa loro e del loro pessimismo. Come puoi riuscire nella vita se nuoti contro corrente? Avevo sempre pensato che bisogna lasciarsi trasportare dall'acqua, ma solo in quel momento riuscivo a vedere l'imminente cascata che loro avevano già notato da tempo. Allora iniziai a nuotare anch'io contro corrente e nel frattempo realizzai che non erano loro gli sciocchi, ero solo io che, per godermi il tepore dell'acqua, non l'avevo vista per quello che era veramente: un'insidiosa trappola mortale. E forse loro, che lottavano oramai da tempo, potevano riuscire ad arrivare alla sponda, alla salvezza, ma io? Io che me ne ero accorta solo in quel momento ce la potevo fare? Non ne ero sicura...
L'unica cosa che mi spingeva a lottare ancora era la paura, la paura di sprofondare in quel vortice, perché stavo iniziando ad averne i primi assaggi e non era bello. Dov'era finita la ragazza senza pensieri di una volta? Per quanto mi costasse ammetterlo stavo diventando dipendente da Regina. Quando ero con lei ero la persona più felice della Terra, anche se non potevo abbracciarla e non potevo baciarla. Già, perché non eravamo amiche. E quando ero da sola iniziavo a fare pensieri depressi. Come in quel momento. Quindi forse era meglio che andassi a cercare Regina. Probabilmente sarei andata a cercare Regina anche se non stessi facendo pensieri depressi. Diciamo che avrei cercato Regina con qualsiasi scusa. Stavo giusto tentando di trovarla quando la vidi poco più in là con Zelena. Mi stavo già avvicinando quando mi fermai perché... beh per origliare, a dire la verità.
"Allora, com'è andata in città con Emma?" Stavano parlando di me. Cosa si fa in queste situazioni? Non so la gente normale, ma io sono saltata dietro a un cespuglio.
"Normale, niente di che." ‘Niente di che? Niente di che per te, brutta figlia di buona donna! A me ha sconvolto l'esistenza quella stupida gita del cazzo che rifarei mille volte!’
"Non vi siete divertite? Che avete fatto?" ‘Altroché, Zel, se ci siamo divertite! Chissà se ti scandalizzeresti come Belle, nel sapere quello che abbiamo fatto... Ok, forse così sembra più brutta di quella che è...’
"Sì ci siamo divertite, diciamo che abbiamo potuto... conoscerci meglio." Avrei potuto giurare di aver visto uno strano sorriso farsi largo sul suo volto. ‘Finalmente una cazzo di reazione Regì!’
"In che senso?"
"In quasi ogni senso, Zel." E ora riuscivo proprio a vederla che stava sghignazzando. Zelena cercò per un attimo di interpretare la sua risposta, poi evidentemente ci rinunciò dato che scosse la testa.
"Quindi ora siete amiche?" Sentii i battiti del mio cuore accelerare mentre aspettavo la risposta di Regina che sembrava farsi attendere. Forse non voleva dirlo a me, ma magari l'avrebbe ammesso alla sua migliore amica.
"No, non siamo amiche." Sentii il mio cuore spezzarsi. Allora non lo diceva solo a me, lo pensava davvero. Regina fece una lunga pausa di silenzio prima di aggiungere “È qualcosa di diverso."
"Qualcosa di diverso?" Tesi il mio orecchio ancora di più per captare ogni singola parola.
"Sì, è qualcosa... Oddio non so come spiegarlo, è come se... avessi bisogno di lei, anche se in realtà non fa niente di particolare, anzi la gran parte delle volte mi irrita! E sento anche come il bisogno di proteggerla, infatti mi viene voglia di abbracciarla anche se io odio abbracciare le persone. Poi quei suoi stupidi dannatissimi occhi riescono a farmi dire cose che vorrei solo dimenticare! Che poi, di che cazzo di colore sono i suoi occhi? Tu diresti verdi ma il giorno dopo sono azzurri! Poi ancora verdi, poi grigi, poi verdi, ma un verde diverso da quello di prima, poi tendono al castano! Che nervi! Non può decidersi?" La posizione dietro il cespuglio stava diventando scomoda, ma non potevo muovermi e rischiare di farmi sentire, anche se effettivamente dopo quelle parole non ero sicura che ci sarei riuscita. Aveva davvero detto che aveva bisogno di me? E che le veniva voglia di abbracciarmi? ‘Oh tesoro lo puoi fare quando vuoi! Abbracciarmi, baciarmi, sposarmi... Quello che vuoi, sono a tua completa disposizione! Okay impazzisco ogni giorno di più...’
"Sicura che non ti stai innamorando, Regina?" ‘Oddio oddio oddio! Oggi è la seconda persona che sospetta che Regina sia innamorata di me! E se fosse vero? Ma che dico? Lei è una Dea, non potrà mai innamorarsi di una come me...’
"Zel, io sono seria!" Ed ecco sbriciolate le mie piccole speranze.
"Lo sono anch'io, Regina! Quand'è stata l'ultima volta che è successo?"
"Lo sai benissimo quand'è stata. E non ce ne sarà una prossima, io amerò sempre e solo lui."
"Non l'hai ancora dimenticato?" ‘Dimenticato chi? Chi è questo stronzo?’
"No e non lo farò mai." Una lacrima solitaria percorse il viso di Regina.
"Devi andare avanti... "
"Non è così semplice!"
"E Emma?" Non capivo adesso cosa c’entrassi io.
"Emma?" Regina guardò l' amica con aria stranita. Beh almeno ci stava capendo quanto me...
"Non pensi che potrebbe essere una buon modo per ricominciare?"
"Ma io non ho nessun bisogno di ricominciare! E poi che idee ti sei messa in testa? Emma non è lesbica né tanto meno io!" ‘Beh su questo ti sbagli cara, io sono lesbica! O almeno penso... Sinceramente non lo so, perché mi piaci solo tu. Dovrei capire se trovo attraenti anche le altre ragazze? Oddio ma che razza di pensieri sto facendo? Ma che problemi ho? Avrebbero dovuto rinchiudermi in manicomio, non in questo stupido college!’
"Va bene, va bene, come non detto! È che mi stava simpatica!" ‘Grazie Zelena, anche tu mi stai simpatica! Prima o poi te lo dico.’
"Lo so.. anche a me." ‘Ehi ehi attenzione! Ha detto che le sto simpatica! Se non fossi inchiodata al suolo ballerei dalla felicità!’ "Più o meno." Ecco! Ma perché doveva sempre rovinare tutta la mia allegria? Non poteva stare zitta e lasciarmi illudere? Nel giro di 10 minuti avrò avuto almeno cento sbalzi d'umore e non ho nemmeno il ciclo!
"A proposito... gliel'hai detta la verità?"
"Certo che gliel'ho detta. Lo sai, no?" Vidi Zelena alzare gli occhi al cielo.
"Intendo... Tutta la verità."
"Oh... In quel caso no." Come? Mi stava nascondendo ancora delle cose? Senza sapere bene cosa stavo facendo mi alzai in piedi e mi ritrovai davanti a loro.
"Hey bionda! Che fai di bello qui?" Bella domanda, che facevo lì?
"Ciao." ‘Ottimo Emma, bella risposta del cazzo! Già pensa che sei ritardata, così le dai la conferma!’
"Ciao Emma!" mi salutò cordialmente Zelena. "Sei passata a salutare la tua amica Regina?" Regina la guardò male per quella frase, ma non controbatté.
"Ehm... Sì in realtà sono uhmm... venuta a chiedervi una cosa"
"E allora chiedi, che stai aspettando?" E ora come ne uscivo?
"Belle" Sputai fuori il primo nome che mi venne in mente
"Belle? La tua amichetta castana?" domandò Regina.
"Sì, lei! Mi ha chiesto se un giorno possiamo fare un giro noi quattro!" Ok, Belle mi avrebbe ucciso senza dubbio e non avrebbe mai accettato.
"Cos'è, un appuntamento a coppie?" Si mise a ridere, poi ancora da seduta mi fece segno con l'indice di avvicinarmi e io mi piegai fino ad arrivare alla sua bocca con il mio orecchio.
"Quel bacio ti ha dato alla testa, Swan" mi sussurrò, prima di scoppiare di nuovo a ridere. Io impallidii all'istante.
"Ma che ti salta in testa? Non è come pensi!"
"Regina, quella di Emma era solo una richiesta innocente di fare amicizia... E noi accettiamo con piacere!"
"Davvero?" chiesi io.
"Davvero?" chiese ancora più stupita Regina
"Sì certo!"
"Uhm... okay, allora vado a dirlo a Belle!" Senza aggiungere altro mi voltai e mi allontanai con un pensiero fisso in testa: Belle mi avrebbe ucciso.
Nonostante mi fossi allontanata un po' sentii Regina dire a Zelena:
"Ti posso chiedere una cosa?"
"Certo!"
"Perché prima mi hai chiesto se ero innamorata di Emma? Sembro lesbica, per caso?"
Sentii Zelena scoppiare a ridere a crepapelle e non si fermò neanche quando Regina le diede uno schiaffo sul braccio dicendo "Non è divertente!"
E a quel punto mi misi a ridere anch'io perché il tono grave con cui l'aveva detto e la posizione che aveva assunto, beh, di femminile avevano poco!

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