"Belle, ti posso parlare?"
"Ehm... ok!” Salutò con un cenno le sue compagne di classe e venne verso di me.
"Ti va se un giorno di questi facciamo un giro insieme?"
"Certo, ma non lo facciamo già di solito?" chiese, stranita dalla mia domanda. Come minimo ora pensava che avevo una cotta anche per lei!
La domanda successiva gliela posi con gli occhi puntati sulle mie mani, che non riuscivano a stare ferme.
"E... ecco... va bene se vengono anche Zelena e Regina?" La vidi sbiancare e per un attimo temetti che stesse per svenire.
"COSA? NO! Qualsiasi cosa tu abbia in testa scordatela!"
"Per favore, Beauty! Ho detto loro che volevi conoscerle!"
"Ma che ti è saltato in testa? Non ho nessuna voglia di conoscerle! Ho detto che avrei cercato di accettare la tua amicizia con Regina, non che volessi diventare la sua nuova migliore amica!"
"Ma è questione di qualche minuto! Poi tu con qualche scusa ti allontani con Zelena e lasci me da sola con Regina."
"Ancora peggio! Io neanche la conosco ‘sta Zelena."
"È simpatica" azzardai.
"Non me ne fotte niente se è simpatica! Non puoi chiederlo a Mary Margaret? Lei lo farebbe con piacere!"
"Sì, ma lei è troppo invadente, farebbe un sacco di domande personali e mi metterebbe in imbarazzo! E poi secondo te come lo spiego a Mary Margaret che voglio restare sola con Regina?"
La vidi tentennare un po', così colsi l'occasione per insistere e cercare di farla crollare.
"E dai, secondo te chi dovrei portare? Ruby? Così scoppia una bella rissa? Sei l'unica di cui mi fido, Belle! Farò tutto quello che vuoi."
Le feci gli occhioni da cucciolo nella speranza di persuaderla.
"Lo so già che me ne pentirò amaramente, ma... va bene." Le saltai praticamente addosso.
"Grazie grazie grazie! Ti adoro!" Lei si mise a ridacchiare.
"Ok, ok ti adoro anch'io, ma adesso lasciami che non respiro!" Allentai la morsa stritolante in cui l'avevo imprigionata, senza però lasciarla del tutto.
"Allora, quand'è il grande giorno?" chiese alzando gli occhi al cielo.
"Non lo so! Vado a chiederlo a 'Gina!" dissi raggiante staccandomi da lei e facendo già i primi passi verso le scale.
"Sì, come se fosse per questo che vai da GINA." Sottolineò il ‘Gina’ con tono canzonatorio, io per tutta risposta mi girai e le feci una smorfia, per poi scoppiare a ridere mentre iniziavo già a salire le scale.
Non potevo darle torto. In fondo era vero, ogni singola fibra del mio corpo richiamava la presenza di Regina. L'avevo vista poco tempo prima eppure già mi mancava, avevo voglia di vederla. Da quando avevo ammesso a me stessa che forse provavo qualcosa per lei, non riuscivo a smettere di pensarla, il suo nome risuonava come un eco nella mia testa.
Regina Regina Regina Regina Regina Regina Regina
Ormai era una specie di sottofondo musicale, la più bella melodia che avessi mai sentito, a parte la sua voce ovviamente.
Entrai in camera e trovai Regina seduta sul divanetto, intenta a leggere un libro, probabilmente di scuola. Strano, era la prima volta che la vedevo studiare, studiava anche meno di me. E io non studiavo affatto. Quando entrai, si voltò verso di me.
"Scusa non volevo disturbarti, continua pure." Detto questo, si girò e tornò a leggere il suo libro.
Io, non sapendo bene cosa fare, presi il mio laptop e iniziai a cazzeggiare su Twitter. Dopo aver controllato le interazioni e dato una scorsa alla timeline, finii quasi inconsapevolmente sul profilo di Regina. Le lanciai un'occhiata di sottecchi giusto per assicurarmi che stesse ancora leggendo il suo libro. Beccarmi mentre la stalkeravo su Twitter non sarebbe stato il massimo.
Sorrisi involontariamente guardandola. Tutta concentrata sul suo libro, con delle piccole rughette che si increspavano fra i due occhi era, se possibile, ancora più bella. Tornai di malavoglia a guardare il computer e proprio quando avevo trovato un suo tweet che mi infastidiva un po’, ‘Odio quel suo stupido biondo perfetto!’, la sentii gridare.
"Quante cazzate!" Mi girai in tempo per vederla che lanciava il libro con tutte le sue forze contro il muro. Strabuzzai gli occhi incredula.
"Ma che cazzo? Sei completamente impazzita?"
"Quel libro diceva solo cose inutili e prive di senso!" disse a mo’ di giustificazione.
"Sì, ma questo non ti permette mica di sfondare la parete della nostra stanza!"
"Senti Emma, io faccio quello che mi pare. Se mi viene voglia di gettare un libro contro la parete lo faccio, se mi viene voglia di uscire in topless lo faccio, se mi viene voglia di buttare qualcuno giù dalle scale lo faccio, senza pensarci troppo lo faccio! E tu dovresti seguire il mio esempio!" ‘E se io avessi voglia di baciarti, Regina? Dovrei farlo? No, perché io penso alle conseguenze e so che non mi parleresti mai più e io non riuscirei a sopportarlo.’
"Ok, ma..."
"Se continui a parlare il prossimo libro arriverà addosso a te!" Alzai le mani in segno di resa e stetti zitta. Dopo un po' presi coraggio e le chiesi se ci fosse qualcosa che non andasse. "Mi sembri nervosa." Lei mi fulminò con lo sguardo. Ok, c'era decisamente qualcosa che non andava.
"Tu piuttosto che ci fai qui?"
"Fino a prova contraria questa è anche la mia stanza."
"Ah già... E intendi stare lì a giocare al computer? È da maleducati, parla con me, no?" Ma che le era preso quel giorno? Era forse impazzita? Anche se effettivamente non era più strana degli altri giorni.
"Okay, di cosa vuoi parlare?" Chiusi il computer senza preoccuparmi di spegnerlo adeguatamente e andai a sedermi sul divano vicino a lei.
"Boh, di qualcosa di poco importante."
"Mmm... vediamo... Ah sì, Belle vuole sapere che giorno facciamo l'uscita." Mi ferii da sola con quelle parole perché voleva ammettere che per lei non significava niente, mentre per me era speciale, non ne so neanche il motivo. Forse era che finalmente avrei presentato Regina ad un'amica, il che avrebbe reso la mia relazione inesistente con lei - visto che non eravamo neanche amiche - un po' più reale, un po' più vera.
"Ah già, a proposito di quella storia... Cosa c'è dietro?"
"In che senso?"
"Nel senso di cosa c'è dietro. Non ci credo neanche un po' che la castana muore dalla voglia di fare amicizia con me, quella lì è terrorizzata da me." Lo disse con ghigno che la faceva sembrare quasi compiaciuta. Mi sentii fottuta.
"Sì, ma io le parlo spesso di te e ha deciso che voleva provare a parlarti, poi abbiamo pensato che sarebbe stato meglio invitare anche Zelena, perché se fossimo state solo noi tre sarebbe stato troppo imbarazzante."
"E così... le parli spesso di me?" Mi guardò con uno sguardo malizioso e io, tanto per cambiare, diventai più rossa di un pomodoro.
"N-no, cioè nel senso che... E DAI, CHE VAI A CAPIRE? Intendevo che sapeva che ero sparita in città per qualche giorno con te e mi ha fatto qualche domanda!"
"Mh."
"Mh? Che cavolo di risposta è ‘mh’?"
"Non lo so, ma quando l'ho detta mi sembrava una risposta sensata." Ci guardammo e poi scoppiammo tutte e due a ridere e ci vollero parecchi minuti prima che riuscissimo a smettere.
"Allora?" Chiesi infine.
"Continuo a non crederti, ma va bene… domani?"
"D-domani?" Speravo di avere un po' più di tempo per preparare Belle psicologicamente.
"Perché, c'è qualche problema?"
"No, no è che avevo promesso a Mary Margaret che sarei andata a mangiare la trota con lei, ma posso rimandare." ‘Cosa? Emma è la scusa peggiore che ti potesse venire in mente! Ma come ti è venuta? Tu devi essere proprio deficiente’
"Trota?" Annuii poco convinta.
"Sì sai, lei ha le sue conoscenze in cucina..." ‘MA COSA STRACAZZO STAI DICENDO!’
"E dovevate mangiarla di pomeriggio?"
"Già..." Lei alzò un sopracciglio con fare interrogativo, io per risposta sfoderai un sorriso a trentadue denti.
Probabilmente decise di lasciare stare perché mi disse: "Allora va bene domani alle tre e mezza davanti all'uscita principale?"
"Ok, perfetto!" Mi concesse un sorriso che mi fece sciogliere il cuore, il più bello che avessi mai visto.
Il giorno dopo io e Belle eravamo nel luogo prestabilito ad aspettare che arrivassero Regina e Zelena. Lei era nervosissima, saltava al minimo tocco, ma io non ero da meno. Per qualche ragione ero terrorizzata. Neanche fosse stato un vero appuntamento con Regina, però mostrarmi in pubblico era già di per sé una cosa che mi agitava tantissimo. Sì, adesso parlavo molto più spesso con lei, ma avveniva quasi sempre in camera nostra. In più ero anche un po' spaventata dal giudizio di Belle. Non gliel'avevo detto, ma ci tenevo davvero che cambiasse opinione su Regina.
"Belle vorrei farti una domanda, ma ho paura della risposta."
"Spara pure, girl!"
"Perché hai quel coso?" Non riuscivo davvero a capacitarmi del perché portasse sulle spalle uno zaino enorme. Non stavamo partendo per un viaggio di non ritorno!
"Se no dove lo mettevo il cibo?"
"Il cibo? Ma guarda che dobbiamo stare fuori solo poche ore!"
"Sì, ma almeno se mi viene fame non devo cercarlo." Lo disse con una tale naturalezza che la fece quasi sembrare una cosa sensata. Quasi.
"Ma mi spieghi come fai a essere così magra con tutto quello che mangi?" Alzò le spalle.
"Metabolismo veloce?" Scoppiammo tutte e due a ridere.
"Hey, che c'è tanto da ridere?" Mi girai e vidi una sorridente Zelena e, dietro di lei, una bellissima Regina. Il mio cuore perse un battito a quella vista. Dietro di me sentii Belle deglutire rumorosamente.
"Hey! Niente di che, cazzate!" Mi girai verso la mio amica e le feci segno di avvicinarsi un po'. "Belle, loro sono Zelena e Regina. Zelena, Regina, lei è Belle." Belle strinse la mano a Zelena un po' timidamente, sussurrando un ‘Piacere’, quando fu però il turno di stringere quella di Regina, vidi che la sua mano stava tremando fortissimo e se riuscivo a notarlo, io che ero così lontana, immagino Regina.
"Oh, piacere di conoscerti Belle, Emma mi ha parlato tanto di te!" Le disse Regina con un sorriso che, visto da una persona esterna, sarebbe sembrato normalissimo, ma io che avevo imparato a conoscerla un po' capivo che non prometteva niente di buono.
Belle nel frattempo si stava girando verso di me con l'aria da ‘Che cazzo le hai detto di me?!’
Zelena, che probabilmente aveva notato anche lei il sorriso strano di Regina, cercò di allentare la tensione.
"Allora andiamo?"
"Sì certo, ma dove?"
"Potremmo fare un giro vicino al lago! Poi quando siamo stanchi ci possiamo fermare nei prati lì vicino."
"Mi sembra perfetto! Potremmo anche mangiare, tanto Belle ha portato riserve per 50 persone!"
"Hey!" intervenne la mia amica, offesa "Il nutrimento è importante!" Mi misi a ridere.
"Sì, come vuoi Bé!"
La prima parte fu imbarazzante, nessuna parlava molto, ma dopo un po' ci lasciammo tutte andare e fu piuttosto divertente. Perfino Regina si comportò normalmente e con ‘normalmente’ intendo non da scorbutica: rideva, faceva battute, scherzava, cosa che mi sorprese parecchio. Anche Belle si mostrò meno terrorizzata da questa Regina e la cosa non poté che rendermi felice. Dopo un po' ci sedemmo e facemmo merenda con alcune delle cose che aveva portato Belle. Quest'ultima sembrava andare particolarmente d’accordo con Zelena, tanto che quasi mi ignorava. Ad un certo punto loro si allontanarono a fare non so bene cosa e, a effetto ritardato, mi accorsi di essere rimasta da sola con Regina. Stava ancora guardando Belle e Zelena che si allontanavano quando parlò.
"Sai, la tua amica mi da sui nervi."
"Come mai?"
"È troppo rumorosa e poi..."
"E poi?" sembrò combattere un po' con se stessa prima di rispondermi.
"E poi mi ricorda troppo me. La me di prima, intendo." Aveva tentennato nel dire queste poche parole. Il suo volto si trasformò in una maschera di serietà e di tristezza. Odiavo vederla così, avrei fatto qualsiasi cosa per vederla sorridere.
"Mi sarebbe piaciuto conoscerla." Lei sospirò e fece una cosa che non mi sarei mai aspettata. Da seduta quale era si sdraiò, appoggiando la testa sulle mie gambe incrociate. Il battito del mio cuore accelerò notevolmente e sperai solo che lei non lo sentisse.
"Ti sarebbe piaciuta, era molto più simpatica, spensierata, una buffona. È così che piacciono le persone, no? Più sono immature e senza cervello, più sono amate. Avevo tantissimi amici, metà scuola la conoscevo di persona e quelle che non conoscevo avrebbero fatto di tutto per essere mie amiche. Proprio di tutto..." Fece una pausa e stette in silenzio e capii che i suoi pensieri si stavano rivolgendo a Dorothy. "Ora dove sono tutti?" continuò "La gente è falsa, ricordatelo Emma. Fanno solo finta di fregarsene di te, in realtà appena possono ti abbandonano e tu resti da sola." Le mie dita avevano iniziato involontariamente a giocare con i suoi capelli, lei però stranamente non disse niente.
"Tu non sei da sola, Regina. Tu hai Zelena e... hai me." Distolsi lo sguardo dai suoi capelli per concentrarmi sui suoi occhi, che nel frattempo si erano puntati sul mio viso. Era possibile che fossero più chiari del solito? Avevano un colorito ambrato, miele, sembravano così vulnerabili. Restammo a fissarci per un po', quasi a voler scavare nell'anima l'una dell'altra per trovare la risposta a una domanda che non conoscevamo. Ma spesso è così, solo una volta trovata la risposta ci rendiamo conto che la stavamo cercando da tutta la vita.
"No Emma, tu te ne andrai esattamente come hanno fatto tutti gli altri e così anche Zelena, quando si sarà stufata di farmi da balia, di provare a curare le povere persone senza speranza e avrà capito che è meglio iniziare a vivere, trovandosi amici con meno problemi. E io non farò niente per impedirvelo, perché neanche io vorrei essere mia amica e poi tu meriti di vivere una vita lontano da me e dai miei contorti problemi, una vita circondata da persone che possano volerti veramente bene. Una vita spensierata. Forse la vecchio Regina avrebbe potuto dartela, ma questa qui no."
"Regina, quando ho detto che avrei voluto conoscere la vecchio te, l'ho detto perché mi piacerebbe vederti sorridere più spesso, ma per il resto non cambierei niente di te. Sei perfetta così, con le tue imperfezioni e per questo sei molto più reale. Ed è questo che cerco: qualcuno di reale, non un'altra cretinetta che azzera ogni residuo di personalità per adeguarsi alla massa. Tu non sei come gli altri ed è per questo che sei speciale." La vidi sorridere, uno di quei sorrisi veri, un po' timidi, ma senza alcun doppio fine dietro e sapere che io ne ero la causa mi riempì il cuore di gioia.
"Se non avessi la certezza che scapperesti, ti bacerei." Si mise a ridere, seguita a ruota da me, anche se in fondo speravo dicesse sul serio riguardo al baciarmi.
"Ti capita spesso di baciare ragazze?" le chiesi prima di affrettarmi ad aggiungere "Non che avrei qualcosa in contrario se tu fossi lesbica!" ‘Ti prego ti prego, dimmi che sei lesbica, ti prego! Dio come mi sono ridotta, prima di entrare in questa scuola, prima di conoscerla, con i miei amici mi capitava spesso di prendere in giro qualcuno o di picchiarlo addirittura solo perché era gay e ora guardami, qui a morire dietro a una ragazza a cui non piacerò mai.’
"No, certo che no, non sono lesbica!” rispose ridendo forte “Per quanto riguarda baciare spesso ragazze, mi è capitato quattro volte."
"Ah sì?"
"Sì, ma solo una volta da sobria."
"Wow, mi sento onorata allora!" ridacchiai.
"Anche se quello non si può proprio definire bacio."
"No?" Mi piegai fino ad essere a pochi centimetri dalla sua faccia, che era ancora appoggiata sulle mie gambe "E come sarebbe un vero bacio vero per te?"
Portò le mani sul mio collo e sussurrò "Vuoi davvero saperlo?"
Non feci in tempo a rispondere che sentii la voce di Belle chiamarci a squarciagola.
"Ragazze!!!!" Mi tirai su di colpo e così fece anche Regina, che si rimise seduto. In quel momento odiai Belle con tutto il mio cuore.
"Guardate cosa abbiamo trovato io e Zelena!" In realtà non me ne fregava niente di quello che avevano trovato lei e Zelena, ma questo non impedì a Belle di tendere le mani con un sorriso che gli occupava tutta la faccia.
"Cos'è?" Mi sforzai di chiedere.
"Funghi! Non è incredibile?"
"Beh, tenendo conto che siamo in autunno e che vicino al lago c'è molta umidità direi di no, è piuttosto credibile" si intromise Regina con voce annoiata.
"Dai Millsy, non fare la guastafeste! Intanto noi abbiamo fatto qualcosa di costruttivo, non siamo rimaste qua tutto il tempo a dormire!" Intervenne Zelena, mettendo un braccio intorno alle spalle di Belle. Regina alzò gli occhi al cielo.
"Piuttosto, rientriamo che inizia a fare freddo?"
Ci alzammo e dopo un po' tornammo dentro il college.
"Vabbè ragazze, io devo andare! Belle ci sentiamo allora, Emma!" Detto questo Zelena si allontanò.
"È meglio che vada anch'io! Emma dopo parliamo per bene!" Anche Belle si allontanò e rimanemmo solo io e Regina.
"Sembrano andare molto d’accordo quei due" azzardai.
"Già."
"Perché a lei non la prendi a pugni dicendole di star lontano dalla tua amica?" si girò verso di me sorridendo.
"Non è detto che non lo farò." Ma capii dal suo sguardo che non l'avrebbe fatto. Secondo me in fondo in fondo Belle le stava simpatica.
Quella sera, in camera, ricevetti un messaggio di Belle.
- Avevi ragione, è simpatica! -
- Chi, Regina? -
- No! Zelena :) Sì, comunque neanche Regina è male come mi aspettavo, Sembrava un'altra persona oggi... -
- Yeah! Sono contenta che tu lo dica! Quindi non sei più terrorizzata da lei?-
- Scherzi? Secondo te perché me ne sono andata il prima possibile con Zel?-
- Pensavo fosse per lasciarmi sola con lei come ti avevo chiesto!-
- Sì... anche per quello. A proposito, cosa avete fatto? -
-Niente... -
- Perché non ti credo? -
- ... -
- EMMA! -
- Okay, forse stava per baciarmi di nuovo, ma non ne sono sicura -
- COOOOOOOSA????? Raccontami tutto!-
- Magari domani, adesso sono molto stanca, buonanotte Belle -
- Ok, come vuoi, notte Emma xxx -
Non mi andava di raccontare a Belle quello che era successo, forse proprio perché non era successo niente. Se mi fossi sbagliata? Forse non mi stava per niente per baciare, forse voleva... Non lo so! Ma dopotutto quando mai capivo le sue intenzioni? E di solito quando pensavo di averle capite mi sbagliavo, quindi inutile sforzarmi troppo! Quindi provai a dormire.
Inutile dire che non chiusi occhio per tutta la notte.ANGOLO NON AUTRICE
Dopo mesi e mesi, signori sono tornata. È stato un periodo davvero allucinante, mi è successo di tutto e Wattpad non era in programma. Tra l'altro sono tornata per sbaglio ahahahah. Spero di riuscire ad essere più attiva❤️
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Stanza 258 [SwanQueen]
Fanfic« "Swan... Emma Swan" Guardai il segretario cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva. "Swan, Swan, Swan... Ah eccola! Stanza 258, è in camera con una certa Regina Mills!" » *** La storia include contenuti sessuali espliciti e descritt...