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Ero ancora attaccato a Betty, quando sentii delle gocce d'acqua cadere sul mio corpo.

Lei si staccò da me e guardò il cielo.

«Ma che...?»

«Poggia...» risposi.

Mi guardai intorno, tutti stavano andando via, o si stavano riparando sotto a delle sporgenze, ma a me, sinceramente, un po' di piogerellina piace.

Mi alzai e, tipo maggiordomo, porsi la mano a Betty.

«Madame...» dissi, lei però non era felice come me, a quanto pare a lei non piaceva la pioggia, infatti cercava di coprirsi con le mani o con la borsetta.

Mi prese comunque la mano, si alzò e guardò il cielo, ormai coperto di nuovole. C'eravamo solo noi ora in quel parco, sotto la pioggia.

Le presi anche l'altra mano e intrecciai le dita, le guardai il viso bagnato incorniciato da capelli altrettanto bagnati, il trucco un po' colato, ma per me era bellissima lo stesso.

Lei, anche se non le piaceva molto quella situazione, cercò di sorridere.

Ricambiai e la baciai di nuovo, sotto la pioggia. (❤w❤)

Fu lei a staccarsi «(T/n)... Senti... È tutto molto bello e romantico... Ma... Non mi piace tanto la pioggia...»

«Oh, bene... Ehm... Cerchiamo un bar dove andare fino a che non spiove?» proposi, lei annuì.

Fu quello che facemmo.

Entrammo in un bar pieno di gente, tutti erano venuti a ripararsi dalla pioggia.

Ci sedemmo ad un tavolo libero, non ordinammo niente, fissammo semplicemente la porta trasparente per capire quando sarebbe arrivato il momento di uscire, ma la situazione non voleva migliorare, anzi...

Dopo quasi un ora passata lì dentro, decisi che era meglio andare... Eh vabbè... Il primo appuntamento era andato benino... Non potevo lamentarmi... Magari solo la fine avrebbe potuto essere migliore.

«Ehm... La situazione non migliora... Che ne dici se ti accompagno a casa e... Magari ci vediamo un altro giorno?» chiesi, scoraggiato.

«Si, penso sia meglio»

Ci alzammo, salutammo tutti con un "Buona serata" (...e che bella serata) e uscimmo.

Betty tremava di freddo, così decisi di darle la mia giacca a mo' di mantello, non era molto calda...ma era tutto quello che avevo

Mi sorrise «Grazie»

«Figurati»

Anche se avevo freddo, quel sorriso mi riscaldò.

Eravamo sotto casa di Betty... Ci riparammo per un attimo sotto il cornicione.

Beh... Tutte le cose meravigliose hanno una fine... No?

«Bene... Ehm... Ci... Ci vediamo domani?» disse, ridandomi la giacca.

La presi «Beh... Si...»

Mi sorrise di nuovo «Ciao...» aprì la porta.

«Ciao...» dissi, prendendole di nuovo la mano e dandole un bacio sulla guancia. Mi girai e feci per incamminarmi verso... Un momento...

Dove avevo intenzione di andare?

Di certo non tornare in quella struttura...

Mi fermai di botto a pensare, poi mi venne in mente un'idea...

«Betty?» la chiama di nuovo, voltandomi, per fortuna non aveva ancora chiuso completamente la porta.

«Si?»

«Ecco... Potrei... Solo se vuoi... Restare a dormire da te?» ecco... Adesso mi prende per un pervertito... Ma... Non avevo dove andare...

«Oh... Ehm... Perché? La tua casa...?»

«Ehm... Te lo spiego dentro...»

Sospirò «Va... Va bene...» aprì la porta per farmi entrare.

«Grazie...» riuscii a dire, ed entrai.

Mi ritrovai in un salone quadrato abbastanza grande dove il colore prevalente era (indovinate un po'?) il rosa.

Sulla parete destra c'era una televisione appoggiata su un mobile, il quale era pieno di DVD.

Di fronte alla tv c'era un divano fucsia.

Un po' più avanti un'apertura che credo portasse alla cucina, esattamente di fronte a questa c'era una porta che credo, invece, portasse al bagno.

In mezzo alla stanza si trovava un tavolo di legno con quattro sedie e con sotto un tappeto di stoffa violetto.

Ovviamente le pareti erano tappezzate di carta da parati rosa.

Nell'angolo in fondo a destra c'era una scala a chiocciola che portava ad un piano superiore.

Le spiegai tutto, dei miei genitori e dell' "incidente" con mio padre.

«Oh... Mi... Mi dispiace...»

«Tranquilla... Ehm... I tuoi genitori?» chiesi, notando la loro assenza.

«Ehm... Sono... Loro... Mi hanno lasciata qui con dei soldi... Così... Ecco... Avrei potuto continuare a vivere da sola, visto che volevo» sorrise imbarazzata.

Non sapevo se crederle o meno.

Ma pensai non fosse il caso di insistere, magari era una faccenda delicata e già era stata molto gentile ad accogliermi.

Betty's pov

Mi ero inventata una scusa.

Non potevo certo dirgli che ero stata creata per uccidere e creare caos.

Hey!
Mi sono permessa di inventare la casa di Betty... Non avevo la più pallida idea di come fosse e Internet non mi ha aiutato :'(
//Alexa

«Avevo Paura Di Lei» {Betty x Male!Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora