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I giorni passarono nella monotonia più assoluta, e piano piano, confermavo sempre di più i miei sentimenti per Betty... Eh si... Quella ragazza dolce ma un po' misteriosa mi piaceva, e anche tanto.

Poi, arrivò il primo sabato dopo la prima settimana di scuola, si, era passata solo una settimana, ma sembrava fosse passato un mese.

Mi svegliai ovviamente alle 11 passate, e la prima cosa che feci fu controllare il telefono.

Avevo un messaggio non letto: era di Mark, mi chiedeva se quel pomeriggio avrei voluto andare a casa sua per ripassare, io gli risposi di si, tanto non avevo niente da fare.

Scesi giù e mi fiondai in cucina per prendere qualcosa da mettere sotto i denti, mia madre non c'era, era a lavoro, lavorava ad un supermercato aperto 24h al giorno ed oggi aveva il turno di notte, e non sarebbe tornata se non tra due ore. Mio padre? Pff... Ci aveva abbandonato quando avevo 3 anni... Oramai non lo vedevo da allora, e non avevo intenzione di farlo.

Presi un pacco di biscotti, del latte e, da bravo maleducato, mi sedetti sul divano in salone e accesi la tv, mangiando la mia colazione.

Giravo tra i vari canali cercando qualcosa di interessante da vedere.

Trovai un canale che sembrava carino, lo lasciai andare bevendo un bicchiere di latte.

"Dichiariamo la scomparsa di molte persone, tra le 20 e le 23 di venerdì sera, queste persone sono scomparse dopo essere entrate in un supermercato e dopo una strana luce rosa. I corpi non sono stati ritrovati, al loro posto solo una marea di polvere. A breve annunceremo i nomi degli scomparsi e, molto probabilmente, uccisi."

Per poco non mi affogai con un biscotto.

PERSONE SCOMPARSE!? NEL SUPERMERCATO?

Oddio...

Spero Betty stia bene...

Mi fissai il sul notiziario, aspettando che dicessero i nomi delle vittime, ad ogni nome il mio cuore perdeva un battito, ad ogni nome diminuiva la possibilità che fosse morta.

Ecco, era l'ultimo nome, la possibilità che fosse lei era minima, quindi ero tranquillo, oramai il guaio era passato, o almeno credevo...

Quando sentii un nome, l'unico al mondo che non avrei mai voluto sentire...

"... Bethany Robinson."

...mia madre.

Rimasi immobile a quella notizia, mi si fermò il respiro.

Poi tutt'un tratto presi il telecomando, spensi la tv e lo scaraventai a terra.

Così feci con tutti i cuscini del divano, li buttai a terra uno ad uno.

Quando non avevo più cose da lanciare, avevo, invece, due occhi pieni di lacrime.

Non piangere... Non piangere... Non piangere

Mi ripetevo. Ma era impossibile. Stentavo ancora a crederci...

Mi lasciai cadere sullo schienale del divano, respiravo affannosamente. Chiusi gli occhi, in modo da far uscire le lacrime e sfogarmi.

Iniziai a singhiozzare e mi coprii la faccia con le mani.

Non piangevo da... Non so quanto. Non so perché...

Avevo bisogno di sfogarmi...

E piansi, piansi, piansi, non so per quanto tempo...

...

E ora?

Che ne sarebbe stato di me?

Mi avrebbero preso e portato da quell'uomo, che non è degnato di essere chiamato "padre"?

Assolutamente no. Io con lui non voglio neanche parlare...

A fatica mi alzai e salii le scale per andare in camera mia, asciugandomi le lacrime con il polso.

Aprii la porta e mi buttai sul letto guardando il soffitto, immaginando cosa avrei fatto...

Mi girai su un lato e chiusi di nuovo gli occhi, cercando di dormire ancora.

Speravo che al risveglio mi sarei ritrovato di nuovo a quella mattina, che tutto quello che era successo fosse stato solo un brutto sogno... Che l'avrei rivista, che sarei riuscito a parlarle ancora, a guardarla e ad abbracciarla... Ma non riuscivo ad addormentarmi... E così rimasi in quella posizione, a pensare...

Ripensai a tutte quelle volte in cui non le ho detto "ti voglio bene", credendo fosse scontato, che non ci fosse bisogno di dirlo...

Ripensai a tutte quei momenti in cui lei ha fatto tante cose per me, che mi aveva protetto da tutto e da tutti, sempre e comunque, e io non mi sono neanche degnato di dirle "grazie"...

Ma non potevo più farlo.

Ero solo... Ora più che mai.

//Alexa

«Avevo Paura Di Lei» {Betty x Male!Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora