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Betty's pov

Erano passate due settimane.

Due settimane in cui non mi arrabbiavo, non uccidevo, per (t/n). Anche se sembra poco, per me è una tortura.

E stavo per esplodere

Due settimane in cui cercavo di non arrabbiarmi con Tiffany che ci stava apertamente provando con lui.

E MAI prendere ciò che è mio. MAI.

L'ultima volta non volevo litigare perché non mi sembrava il caso... Ma ora sta esagerando.

Potrei davvero arrabbiarmi molto.

E non le conveniva.

«Come va?» la sentii dire a (t/n), stavano parlando sull'uscio del portone della scuola, io li guardavo da lontano.

«Meglio del solito»

Perché "meglio del solito"?

Pensai.

Quando stai con me non va bene?

Poi altre parole che non riuscii a sentire e poi la campanella suonò. L'intervallo era finito.

Li vidi salutarsi. Lei gli diede un bacio sulla guancia e tornò in classe, passandomi davanti.

La stessa cosa fece lui, ma io lo bloccai prendendolo per un braccio.

«Dove credi di andare?»

«In classe» era tranquillo.

Per ora.

«Ricordi che sei fidanzato, vero?»

«Si, perché?»

«Allora non dovresti fare lo scemo con quella» gli sussurrai, fino a quanto mi fu possibile data la voglia che avevo di uralrgli contro.

Intorno a noi oramai non c'era nessuno, erano tutti in classe.

«Siamo solo amici»

«Gli amici non fanno così»

«E tu che ne sai? Ne hai mai avuto uno?»

Feci per ribattere, ma non mi uscì niente.

In effetti era vero.

Non avevo amici.

«Beh... Io... Io sono solo stanca di vedervi sempre appiccicati, non ce la faccio più, capisci questo o no?!» lo urlai.

«Non stiamo sempre appiccicati, sei tu che ti fai film»

«Ah, quindi è tutto nella mia testa? Vuoi dire che nelle ultime settimane non hai passato tutte le mattine, gli intervalli e le uscite da scuola con lei?»

«Non credo ci sia niente di male»

«Beh, io vi ho visti anche fin troppo vicini, questo me lo confermi?»

«Cosa!?» scosse leggermente la testa «Tu stai male...»

«Vorresti dire che mi faccio troppi problemi!?»

«Si... E fatti due domande se poi non hai amici, invece di rompere le palle a me se li ho»

Mi aveva steso.

Non me lo aspettavo da lui.

«Hey... Che succede?» era stata una vocina sottile a dirlo, quella di Tiffany.

«CHE VUOI TU, EH? VUOI PRENDERTI UN ALTRA VOLTA (T/N)?»

«Ma io...»

Non ero molto brava a controllare la rabbia, e in quel momento non sapevo come controllarmi, ed esplosi.

E la mia mano si scaraventò quasi da sola sulla sua guancia.

Tiffany's pov

La campanella suonò e dovetti tornare in classe, diedi un bacio sulla guancia a (t/n) e corsi via.

Ero così contenta che mi misi a saltellare su me stessa prima di entrare in classe.

Il mio primo vero amico che mi accetta.

Ok, provavo ancora qualcosa per lui... Ma era secondario.

Mi stampai un sorriso in faccia e mi sedetti al mio banco, aspettando di vedere (t/n) e Betty sedersi davanti a me come sempre.

Ma non successe.

Perché non tornano?

Pensai.

Aspettai qualche minuto, dopo l'arrivo dell'insegnante, e cominciai a preoccuparmi.

(T/n) non faceva mai ritardo, tanto meno Betty.

Alzai la mano e chiesi di andare in bagno.

Il permesso mi fu accordato e uscii.

Sentii le loro voci provenire da dietro l'angolo, e le seguii.

«Hey... Che succede?» chissà perché, ma avevo la strana sensazione di aver interrotto qualcosa.

«CHE VUOI TU, EH? VUOI PRENDERTI UN ALTRA VOLTA (T/N)?» tuonò Betty in un modo che avrebbe stonato anche Bellatrix da Azkaban.

«Ma io...» cercai di giustificarmi, non sapendo che dire, ma non mi diede il tempo di ribattere che mi diede un ceffone in faccia.

Come un riflesso poggiai la mia mano sulla guancia colpita. I miei occhi si riempirono automaticamente di lacrime. Ma oramai ero brava a trattenerle.

A passo spedito Betty se ne andò verso la classe, ancora arrabbiata.

«Betty...» cercò di dire (t/n), come se volesse risolvere, ma lei già era lontana.

Sospirò e mi guardò.

Si abbassò alla mia altezza, visto che ero un po' più bassa di lui.

Ok... Molto più bassa di lui.

«Stai bene?»

«S-si...» dissi e mi tolse la mano dalla guancia, sorridendo.

«Non... Non so che le sia preso...» si giustificò, come se fosse colpa sua.

Sorrisi. «Tranquillo...»

«Adesso mi sente» si alzò e fece per seguire Betty.

Lo fermai «No, lasciala stare... Non... Non è il caso...»

Sospirò «Ok... Se lo dici tu...» sorrise «Dai... Andiamo in classe»

//Alexa

«Avevo Paura Di Lei» {Betty x Male!Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora