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«Bene... Ho una camera degli ospiti, te la mostro... Puoi già iniziare a sistemati se vuoi» sorrise.

«Grazie...»

Mi accompagnò in quella che sarebbe diventata la mia nuova camera.

Salimmo quelle scale e mi ritrovai in un corridoio con due porte alla mia destra, una alla mia sinistra e una alla fine, di fronte a me.

Aprì la seconda porta sulla destra.

Era una stanza enorme, più della mia vecchia.

C'era un letto singolo nell'angolo in fondo a sinistra della camera con a fianco un comodino che sorreggeva una lampada.

Alla mia destra c'era un armadio di colore viola scuro.

Di fronte all'armadio si trovava un piccolo specchio ovale appeso al muro.

Accanto allo specchio c'era un mobile in legno, tipo quelli con gli scaffali per i libri sotto e delle ante che chiudevano il sopra.

A terra era steso un tappeto che dava un po' più di colore alla stanza.

E poi, per completare l'arredamento, una scrivania e una sedia a fianco all'armadio.

«Beh... Spero ti piaccia...»

«Si... Si, molto...» a dire il vero, era un po' triste quella camera, ma sempre meglio che vivere con quello spossato.

Era mattina, la luce ancora debole del sole filtrava in quella stanza ancora abbastanza vuota.

Il mio zaino era aperto alla sedia, i vestiti di ieri messi alla rinfusa dentro.

Un giorno li sistemerò, forse.

Mi misi seduto e mi guardai intorno, di prima botta mi trovai spiazzato, non trovandomi nella mia solita camera, ma poi mi ricordai cosa fosse successo il giorno prima.

Guardai l'ora: erano le 7:00.

Mi alzai.

Mi guardai allo specchio, giusto per capire a che livello di bruttezza ero, e direi che non era male, il livello di bruttezza intendo.

Uscii e lanciai uno sguardo alla porta della camera di Betty, era chiusa. O stava ancora dormendo, oppure era già in cucina a mangiare.

Andai in bagno e mi sciacquai la faccia, cercando di non fare troppo casino, poi tornai in camera e mi vestii, non volevo farmi vedere in pigiama da lei.

Scesi giù, in cucina, volevo solo controllare se c'era, in caso contrario l'avrei aspettata.

Ma lei c'era, per fortuna. Stava preparando del latte.

«Buongiorno» dissi guardandola. Era ancora in pigiama, i capelli un po' spettinati, appena mi vide si fece tutta rosa.

«Oh... S-sei già sveglio?» cercava di aggiustarsi almeno un po' i capelli, non voleva farsi vedere così.

«Si... Stai... Stai preparando la colazione?»

«Si...»

La cucina era abbastanza piccola. Alla mia sinistra c'era tutto quello che serviva per cucinare, quindi i fornelli con sopra degli sportelli. Nell'angolo in fondo a destra c'era il frigorifero e al centro della stanza c'era un tavolo in legno con quattro sedie.

«Vuoi... Vuoi del latte?» mi chiese alzandosi e dirigendosi verso il frigo, senza neanche darmi il tempo di rispondere.

«A-aspetta... Faccio io!» mi diressi velocemente verso di lei per cercare di prendere la bottiglia di latte per primo.

Nell'andare veloce, però, inciampai sul piede della sedia.

Tutto successe in poco più di un secondo. Io inciampai e lei alzò la testa prima immersa nella ricerca della bottiglia.

Mi ritrovai con una mano appoggiata al muro, per fermare la caduta, solo che la mia mano si trovava appena a sinistra della testa di Betty.

Guardavo ancora in basso, avevo il respiro affannato.

Poi salii piano con la testa, e arrivai alla sua altezza. Aveva ancora la bottiglia di latte in mano.

La sua espressione era come la mia: immarazzo su imbarazzo.

Poi, non so cosa successe, ma era come se il mio corpo si muovesse da solo, era un istinto.

Mi avvicinai al suo viso, guardandole le labbra.










































EH, VOLEVATE! pt. 2
//Alexa

«Avevo Paura Di Lei» {Betty x Male!Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora