Capitolo 13

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Quando Lauren entrò in aula con Dinah, la corvina si sedette vicino a Camila mentre la bionda davanti a Lauren, cioè vicino a Normani.
"Mamma!" disse Camila felice ed eccitata "Il professore sta facendo delle cose strane nella coperta e io non capisco" disse con ovvio disorientamento e Lauren osservò dove fosse il professore e poi capì che la coperta si riferì alla lavagna.
"Quel professore sta lasciando i compiti" spiegò dopo aver letto cosa c'era scritto alla lavagna "E poi quella non è una coperta ma una lavagna"
"Me lo ha detto anche Normani ma quindi cosa devo fare?" domandò insicura e Lauren prese il diario di Camila dal lato del banco. Si vedeva che aveva sistemato tutto Normani : Camila aveva sul banco tutto ciò che le sarebbe servito per la lezione.
"Qui si scrivono i compiti" Lauren alzò il diario per catturare la sua attenzione "Quelli sono per domani" spiegò indicando la lavagna con il diario e dopo aprì quest'ultimo per iniziare a scrivere i compiti -al posto di Camila- che il professore aveva finito di scrivere alla lavagna; poi fece stesso nel suo diario.
Camila ringraziò con un sorriso la corvina e posò il suo diario al suo posto, facendo cadere il silenzio mentre osservava ogni compagno della classe con attenzione e un pò di timore che Lauren notò.
"Posso farti una domanda?" domandò Lauren e Camilà annuì con la testa, studiando ancora i compagni prima di sospirare.
"Non c'è" sorrise mentre sospirava di sollievo e Lauren alzò un sopracciglio a quel strano comportamento.
"Chi?" domandò, guardandosi intorno, non capendo a chi si riferisse.
"Il ragazzo che mi aveva picchiata con il suo amico a casa sua" disse "Erano dei miei compagni" spiegò.
"Capisco" rispose soltanto alla spiegazione, pensando a come formulare la famosa domanda che le faceva battere forte il cuore "Posso farti quella domanda?" domandò mordendomi piano il labbro inferiore che Camila osservò prima di riportare il suo sguardo su quegli occhi verdi di cui provava tanto amore.
"Potrebbe sembrare strano e..." sospirò Lauren frustrata "Cioè..."
"Non capisco" disse Camila, non intuendo le difficoltà di Lauren.
"Sai cosa significa amare?" domandò e gli occhi di Camila si illuminarono per qualche secondo prima di spegnersi e provare tristezza e delusione "Che succede? Ho detto qualcosa di sbagliato?" domandò Lauren e Camila la evitò spostandosi più a sinistra, verso il muro mentre prendeva il libro e lo posizionava davanti a sè, come se quello fosse molto più interessante del rispondere alla corvina accanto a lei "Mi stai evitando?" domandò Lauren con un pò di divertimento dal tono quando in realtà era preoccupata. Forse non avrebbe dovuto fare quella domanda.
Camila appoggiò la sua schiena contro il muro e posizionò il libro proprio davanti al suo viso, non facendosi vedere da Lauren, che abbassò il libro quando la sentì singhiozzare.
"Che succede?" domandò la corvina, preoccupata, mentre posava il libro sul banco.
"Posso anche essere stupida ma sono come te. Provo sentimenti, non capisci? Insinui davvero che io non possa provare delle emozioni? Lo pensi davvero?" a quella frase Lauren si diede della stupida mentalmente mentre i sensi di colpa si facevano strada dentro di lei "Certo che so cosa significa amare, stupida. Sono una persona, non una cosa"
Lauren a quella frase boccheggiò varie volte, senza sapere esattamente cosa dire. Si sentiva troppo in colpa per poter soltanto reagire.
"Mi dispia-" uscì dalle sue labbra e Camila si accigliò, arrabbiata.
"Amare significa quando scegli qualcosa rispetto a un'altra. Ad esempio hai delle patatine e del pollo in un piatto e tu scegli di mangiare le patatine prima perchè sono le più buone. Amare significa dare la precedenza a qualcosa perché quel qualcosa è importante. Amare significa sentire quelle cose strane alla pancia tipo quelle cose che fanno in televisione dove le persone vanno per divertirsi, tipo il Luna Park; Ecco, ti senti come se dentro alla pancia ci fosse uno di quei cosi che girano velocissimi" Lauren sorrise quella spiegazione ma Camila rimase seria, perché quello era un argomento serio a parer suo "Amare significa parlare di qualcosa o di qualcuno ai tuoi bicchieri e ai tuoi armadi, provando tanta passione e felicità mentre lo fai. Amare significa guardare qualcosa o qualcuno e pensare che sia bello come quando ti metti nel letto in inverno e ti stringi alle bottiglie per riscaldarti, e senti quella piacevole sensazione. Amare significa questo"
E Lauren lì capì che forse Camila riusciva a spiegare le emozioni meglio di chiunque altro.
"E tu chi ami?" domandò Lauren e il cipiglio sul viso di Camila andò via, lasciando trasparire soltanto insicurezza.
"Io amo il pollo..." disse, abbassando lo sguardo "Amo le bottiglie in inverno... perché ti fanno sentire al sicuro" continuò "E amo anche una persona che ha un neo sul collo e che non so perché mi ricorda te"

Sei mia mamma ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora