Leggete la mia nota alla fine che è importante
Buona lettura♡Sto correndo verso non so dove, ho girato tutta la scuola ma di lui non c'era traccia. Non capisco, siamo venuti a scuola insieme, l'ho lasciato solo quando eravamo in corridoio, era vicino a me quando sono entrata in classe. Il cemento bagnato emana un profumo che ogni volta, mi fa come da calmante, ma ora come ora proprio non riesce a calmarmi. Mi fermo davanti a una panetteria e mi guardo intorno: mi sento così stupida, avrei potuto chiedergli il numero no? Mi passo una mano sugli occhi leggermente irritata. Sospiro speranzosa quando vedo un ragazzo di spalle proprio davanti a me vestito come Jungkook, che cammina. Gli afferro il polso, stringendolo in una forte presa. Subito vengo scaraventata contro il suo petto con il suo braccio stretto alla gola. Tossicchio e quando si accorge che sono io, sbarra gli occhi e molla la presa "oddio scusa non pensavo fossi tu!" si avvicina a me e mi mette le mani sulle spalle "no no tranquillo, almeno so che la prossima volta basterà toccarti sulla spalla" ridacchio mentre mi massaggio il collo ancora dolorante.
"cosa ci fai qui? non dovresti essere a scuola?" mi chiede guardandomi, per poi passarsi una mano sul retro del collo "beh, potrei farti la stessa domanda" mi metto una mano sul fianco e lo guardo male.
"colpito" alza semplicemente le spalle sorridendo colpevole, scuoto la testa sentendo un leggero senso di timidezza tornare a farsi strada in me, così abbasso la testa mi incammino al suo fianco.
"Allora, non me lo dici perchè non sei a scuola?" mi giro a guardarlo ormai priva di tutta la spavalderia che aveva preso il sopravvento su di me quando sono corsa qui, ritrovandomi a sussurrare quasi.
"Mi sentivo in debito quindi volevo farti un regalo, e beh, eccomi qui a girare per trovare la cosa giusta" alza per l'ennesima volta le spalle, e dopo avere sentito la sua spiegazione, arrossisco fino alle orecchie, diventando di un caldo rosso scarlatto.
"tu sei matto, non dovevi!" mi giro a guardarlo sentendomi in colpa "non ho fatto niente di particolare..." ritorno a guardare l'asfalto del marciapiede dove sto camminando, calpestando qualche foglia caduta quest'autunno.
"hai fatto molto di più di quanto tu possa pensare" sorride voltandosi verso di me.
È così bello. I capelli castani chiari, quasi biondi sono colpiti dai pochi raggi di luce che filtrano tra le nuvole. Le labbra rosee sono piegate il un sorriso e i suoi occhi esprimono tranquillità. Era da un po' che non mi sentivo così tranquilla, mi mancava.
"beh, per farmi ripagare del disturbo di essere stato li questa notte ti invito a casa mia, così potrai anche fare una buona colazione" annuisce, avendo deciso senza aver chiesto la mia opinione. Le mie gote si tingono di un rosa tendente al fucsia ma continuo a seguirlo per le strade umide.
Spalanco la bocca quando si ferma davanti ad un'enorme casa color giallo ocra.
"q-questa è casa tua?" chiedo senza fiato osservando ogni dettaglio ben curato della casa e del giardino.
"Eccoci" intona teatralmente mettendosi a braccia aperte davanti al massiccio portone in ferro.angolo mio
Allora, ecco qui il capitolo come promesso. Sono così felice di aver ripreso a scrivere, voi non immaginate nemmeno. Avrei voluto pubblicarlo prima ma poi non sono riuscita uff. Beh, che dire, rigrazio in anticipo chi non ha lasciato il libro e continua a sopportarmi e sostenermi. Ora vi lascio che corro a scrivere i prossimi capitoli.
Non penso di pubblicare più di un capitolo a settimana perchè sennò vi faccio troppo felici. Comunque se riesco ne pubblico un altro entro questa settimana, sennò ci rivediamo la prossima.
Detto questo spero vi sia piaciuto♡
