Mi sveglia il primo spiraglio di sole, ben mixato ad un mal di testa da Coppa dei Campioni. Mi stiro le braccia e mi porto a sedere con un sonoro sbadiglio, mi sento uno schifo. Ma che ore sono? Guardo l'orologio del telefono fradicio e quasi mi viene un infarto. Mancano dieci minuti al mio turno di lavoro, ma sono tutta bagnata, a 4 chilometri da casa, e non mi ricordo il numero del locale per avvisare. Sono nella merda.
Corro a perdifiato fino a casa, scusandomi tutte le volte che urto qualcuno per strada; sto proprio correndo come un idiota visto che non c'è praticamente nessuno per la strada. Arrivo, in tempo da record, dopo venti minuti. Salgo le scale, mi infilo in doccia col mio amico mal di testa e esco poco dopo. Indosso la divisa, prendo la borsa, e eccomi di nuovo a correre per arrivare a lavoro.
Con un ritardo di trenta minuti varco la porta e sgattaiolo nello sgabuzzino a poggiare la borsa. Appoggio gli avambracci al bancone per poter respirare dopo la grande fatica, e appoggiando la testa, mi convinco sempre più che oggi sarà una giornata da dimenticare.
Alzo la testa quando sento i tintinnio della campanella all'entrata, e vengo rapita da due occhi color nocciola. Oddio è lui. Abbasso lo sguardo timida, sistemando qualche pasta nell'espositore. Dopo quello che è successo ieri, non credo riuscirò più a guardarlo con gli stessi occhi.
"un cappuccino per due, una brioches e la cameriera tutta per me." alzo gli occhi di scatto e lo guardo con le guance di cinquanta sfumature di rosso.
"non credo sia possibile" sussurro imbarazzata. Esce in quel momento Masha che mi sorride complice e mi sussurra all'orecchio "tranquilla, ci penso io". Indico al ragazzo un tavolino e preparo poi il vassoio con i due cappuccini e la brioches.
Appoggio di fronte a lui l'ordine e poi mi siedo. Aspetto che lui inizi a mangiare e poi li seguo a ruota.
"Sei scappata" alza lo sguardo dispiaciuto fermandosi a osservare le mie occhiaie.
"Mi dispiace, ero troppo imbarazzata. Mi sentivo di troppo e avevo voglia di tornare a casa per una doccia..." mento muovendomi a disagio sulla sedia, portandomi poi la tazza alla bocca. Lui mi fissa cercando di capire se accettare la mia bugia o meno, e giuro di aver visto una smorfia di tristezza attraversargli il viso, ma la copre subito.
"Allora, cosa mi dovevi dire?" chiedo tentando di smorzare un po' questa tensione da parte di entrambi.
"Volevo solo vederti" mi sorride, e che sorriso. Ritirata, ritirata, ci hanno colpiti. Divento rosso pomodoro e abbasso lo sguardo.
"Non sei andato a scuola" alzo lo sguardo per guardarlo dritto negli occhi. "Come mai?" continuo tranquilla appoggiando i gomiti sul tavolino. Come fa a non far cadere tutte le ragazze ai suoi piedi? Ma che dico? Le fa cadere tutte ai suoi piedi. É un dio greco. É bellissimo; quella pelle perfetta mi spinge sempre piú frequentemente a farsi accarezzare. Quei suoi occhi sembrano dei buchi profondi, pieni di domande e risposte. Quelle labbra rosate, piene, che quando lui lecca diventano di una gradazione piú scura. Ma la cosa peggiore é quando si morde leggermente il labbro e io devo trattenermi per non sciogliermi. Dio quanto vorrei morderlo io.
"Jenna? Ci sei?" mi sventola una mano davanti al volto per vedere se sono ancora cosciente o se sono andata in coma.
"Eh? Oh si, si ci sono." mi riprendo dal rincoglionimento momentaneo e torno ad appoggiare la schiena allo schienale. Imbarazzante, a pensare quelle cose mi sono involontariamente avvicinata a lui col busto. "Cosa stavi dicendo?"
"Dicevo che non sono andato perché non avevo voglia" mi risponde alzando le spalle tranquillo.
Finita la colazione ritiro le tazze e i piattini e torno a sedermi. Per fortuna l'ho fatto. Gli animi si sono raffreddati un po' e adesso c'é meno vergogna.
"Quando tornerai a casa mia?" mi chiede lui sorridente avvicinandosi a me.
"Presto credo" rispondo sorridendo leggermente.
Angolo mio
Ok, spero non vi siate arrabbiate per questa mia assenza ma questo periodo é stato un delirio.
Vi avevo promesso che avrei aggiornato di piú durante le vacanze, il fatto é che come vi avevo anticipato non sono stata per niente bene in questo periodo. Sono stata male durante Natale, il mio compleanno e anche a Capodanno. Come se non bastasse ho avuto internet che andava male e mia mamma che voleva che riposassi.
Detto questo spero che questo capitolo vi piaccia. Ricominceró ad aggiornare regolarmente e niente, buon inizio anno a tutti quelli che mi sopportano ancora. <3
