Capitolo 28

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 "Marry Me

Today and every day

Marry Me

If I ever get the nerve to say

Hello in this cafe

Say you will"

- TRAIN (Marry me)


Logan

«Claire Campbell, vuoi sposarmi?».

Porsi quella domanda con voce tremante mentre Claire, che per tutto quel tempo aveva tentato di trattenere le lacrime, scoppiò a piangere.

È positivo, vero, se di fronte ad una proposta di matrimonio scoppia a piangere? Dannazione, io stesso avrei voluto farlo!

Mi era servita meno di una settimana per organizzare tutto. Dopo aver chiesto la mano di Claire a suo padre, ed averne riparlato con Dylan, tutto il resto era venuto da se, spontaneamente. Avevo detto a Claire di avere un convegno a Seattle – che sapevo essere una delle sue città preferite – semplicemente, senza tanti rigiri di parole, ed ancora più naturalmente mi era venuto di chiederle di accompagnarmi. Non avrebbe potuto sospettare nulla – beh, almeno fino al nostro arrivo a Seattle, dove mi sono lasciato prendere dal nervosismo...

La mia intenzione era coccolarla e distarla mentre io ero alla "convention". Le avevo prenotato un pomeriggio alla Spa in modo tale da poter mettere a punto le ultime cose prima della serata. Poi mentre lei era a fare uno dei suoi massaggi, ero tornato in stanza, mi ero cambiato ed avevo lasciato per lei l'abito rosso che indossava in quel momento – i migliori soldi spesi nella mia vita. Le ricadeva sul corpo come una carezza e avvolgeva dolcemente le sue curve. Non vedevo l'ora di toglierglielo.

Sentii una goccia di sudore scendermi lungo la schiena. Non ero riuscito nemmeno ad arrivare al dolce, ero così nervoso che a metà cena avevo perso la pazienza: dovevo chiederglielo.

Quando mi porse nuovamente la rosa bianca, quella che conteneva nel suo bocciolo l'anello, sentii un conato di vomito bruciarmi la gola. Quando però allungò anche la mano sinistra iniziando ad annuire irrefrenabilmente quello che mi salì in gola furono solo farfalle.

«Si, si, si, infinite volte si» disse in lacrime.

Presi il semplice anello in platino tempestato di piccolo diamanti – semplice e prezioso come lei – e misi da parte il fiore. Accolsi la sua piccola mano tremante nella mia e con le lacrime agli occhi misi l'anello al suo dito. Mia. Da ora e per sempre sarebbe stata mia e volevo che lo sapessero tutti.

Quando prese il mio volto tra le mani e posò con passione e amore la sua bocca sulla mia il ristorante scoppiò in applausi e fischi.

«Ti amo» sorrise contro le mie labbra.

Mi alzai di scatto e la portai su con me. La sentii emettere un urletto di stupore mentre mi affrettavo a pagare il conto e a portarla via. Aveva detto di si, e adesso volevo farla mia anche in altri modi...

«Logan» ridacchiò avvinghiata al mio fianco mentre io tentavo di fermare un taxi.

Fanculo lo Space Needle, li con me avevo la vista più bella di tutto l'universo.

Nemmeno nei pochi minuti che passammo in taxi riuscii a tenere le mani a posto, non riuscivo a smettere di baciarla e stringerla a me. A malapena mi accorsi di aver varcato le porte della hall e di averla spinta in ascensore. Credo che per lei fosse lo stesso, quando non guardava me fissava l'anello che luccicava al suo anulare.

2. Brokenheart - L'amore non conosce ostacoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora