Capitolo 31

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"Domani sarà più piacevole

di quell'orribile frammento

di tempo che chiamiamo oggi."

- Suzanne Collins


Claire

Zigomi alti, pelle bronzea e perfetta, labbra carnose, capelli morbidi e scuri, occhi verde smeraldo e tette grandi... più la guardavo e più mi domandavo cosa Logan ci avesse trovato in me.

Io e Regina sedavamo una di fronte all'altra, ai due capi opposti del tavolo del salone. Ero a disagio e sembrava che lei provasse la stessa cosa. Teneva lo sguardo puntato sulle sue mani intrecciate sulla superficie del tavolo e giocherellava con un anello che portava nell'indice.

«Lo ami?» proruppe all'improvviso spezzando il silenzio.

«Li amo più della mia vita» dissi sicura. Non sapevo se si riferisse a Logan o a Richard, ma io amavo entrambi ed entrambi facevano parte della mia vita, che non sarebbe stata più la stessa senza di loro.

Alzò lo sguardo su di me, sentii una stretta allo stomaco. Capitava spesso quando guardavo la donna che Logan aveva amato, la donna con la quale prima di me avrebbe voluto passare il resto della sua vita, colei che era la madre del mio bambino.

«Non voglio mettermi tra te e Logan. So che non mi ama più e l'ho accettato, anche quanto ha scelto me nel cuore aveva solo e soltanto te».

Le sue parole mi fecero abbassare le spalle che fino a quel momento avevo tenuto irrigidite. Sapevo che non era li per Logan, ma sentirglielo dire in un qualche modo mi fece sentire più sicura – anche se sapevo che Logan amava me e che non mi avrebbe lasciato per lei, non un'altra volta, non ora.

«Ma Richard è mio figlio. So che non lo merito, di aver sbagliato, ma in certo senso sono sicura di aver fatto la scelta giusta. Se fossi rimasta non sarei stata in grado di dargli l'amore che meritava, non ci stavo con la testa, e nelle peggiori delle ipotesi avrei potuto fargli del male», mi si serrò la gola a quel pensiero e lo stesso successe a lei che incrinò la voce mentre gli occhi gli si facevano lucidi, «So che Logan adesso non mi ama, ma un tempo era così, e Richard è il frutto di quell'amore che provavamo l'uno per l'altra».

Quell'affermazione bruciava, eccome se bruciava, perché era vero. Una parte di me però avrebbe voluto rispondere acidamente che se lei lo avesse amato tanto non lo avrebbe mai tradito...

«Logan ha detto che vi sposate», la sua voce si abbassò – una parte di me credeva che lei lo amasse ancora... «Ho sentito Richard chiamarti mamma...», a quel punto una lacrima le rigò il viso.

Mi sentivo male per lei. Cosa avevo che non andava? Non avrei dovuto provare empatia per quella donna... ma ora sapevo cosa significasse essere madre, sapevo cosa volesse dire essere la mamma di Ricky.

«Vorrei poter far parte della sua vita. Ogni volta che vedo un bambino per strada mi domando che cambiamenti avverranno nel suo aspetto. Mi sono già persa tante cose di lui... non ho intenzione di perdermene altre».

Rimase in silenzio. Evidentemente aveva finito di parlare e si aspettava che io dicessi qualcosa.

«Okay. Perché hai voluto parlarne con me, non spetta a me questo tipo di decisione?», anche se avrei voluto avere il diritto di mettere parola su cosa fosse giusto o no per Ricky, in quel caso sapevo che non spettava a me.

«Per lui tu sei sua madre...», mormorò con un filo di voce, le era difficile ammetterlo.

«Sa che non è così», dissi con una stretta al petto. Richard aveva iniziato da poco a chiamarmi in quel modo, e faceva male ammetterlo ma lui sapeva che non ero realmente la sua mamma e questo mi faceva fottutamente paura.

2. Brokenheart - L'amore non conosce ostacoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora