Capitolo 19

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"Sia la strada al tuo fianco,

il vento sempre alle tue spalle,

che il sole splenda caldo sul tuo viso,

e la pioggia cada dolce

nei campi attorno e,

finché non ci incontreremo di nuovo,

Iddio ti protegga

nel palmo della sua mano."

- San Patrizio (benedizione del viaggiatore Irlandese)


Claire

Dita che si sfiorano, arti che si uniscono, sentirsi al sicuro nella stretta l'uno dell'altra. Il calore della pelle, il profumo che ti inebria le narici. Bocche che si accarezzano, sorrisi d'intesa, sguardi che dicono più di mille parole.

«Claire?», sentendo pronunciare il mio nome distolsi lo sguardo dalla coppietta innamorata davanti a me, «Va tutto bene?».

Annuii distrattamente, presi il bicchiere che avevo di fronte e lo portai alle labbra.

«Io non credo proprio che vada tutto bene» affermò Jennifer facendo schioccare la lingua.

Edward che era stato il primo a pormi la domanda mi guardò tristemente. «Posso fare qualcosa?».

Scossi energicamente la testa. «Nessuno può fare niente».

Jenny inarcò il suo perfetto sopracciglio nero. «Tu non vuoi fare niente!».

«Jennifer...» la rimproverò dolcemente Ed posando una mano sul suo braccio.

Strinsi il bicchiere nel pugno, sentendo il freddo e duro vetro contro il palmo della mia mano. Lanciai un'occhiataccia alla mia amica mentre sentivo la rabbia attraversarmi il corpo come elettricità. La verità però, era che non ce l'avevo con Jennifer per le sue parole, ce l'avevo con me stessa perché sapevo che aveva ragione.

«Jennifer un corno! Se gli manca così tanto potrebbe benissimo andare da lui, o perlomeno chiamarlo! Una soluzione si trova sempre per amore!»

Dopo aver posato rumorosamente il bicchiere sul tavolo in legno di fronte a me, mi alzai facendo stridere le gambe della sedia sul pavimento logoro del bar.

«Ci vediamo a casa».

Afferrai la mia borsa e feci per andarmene quando una mano si avvolse attorno al mio braccio.

«Claire...».

«No», tirai via il braccio dalla presa della mai amica, «Non è così semplice! Non posso mollare tutto!».

Jennifer aggrottò le sopracciglia. «Non vuoi mollare tutto».

Mi allontanai dal tavolo mentre Edward mi chiese come tornavo a casa visto che eravamo venute con lui.

«Chiamerò un taxi».

Appena misi piedi fuori dal locale inspirai a pieni polmoni cercando di riprendere fiato. Gli occhi mi pizzicavano mentre camminavo lungo il marciapiede illuminato da un paio di lampioni. I miei tacchi ticchettavano sull'asfalto mentre tiravo fuori il cellulare dalla borsa per chiamare un taxi.

«Ehi, bellezza! Vuoi un passaggio?».

Senza neanche voltarmi allungai il passo. Un brivido mi attraversò la spina dorsale.

2. Brokenheart - L'amore non conosce ostacoliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora