𝓬𝓲𝓷𝓺𝓾𝓮

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jeongguk era arrivato a casa, lanciando le buste della spesa sul tavolo.

"yah! così rompi tutte le bottiglie, idiota!" lo rimproverò subito seokjin, iniziando a posare le cose comprate negli appositi armadietti.

avevano girato altri negozi, minimarket e chi più ne ha più ne metta, ma nessuno aveva quelle maledette caramelline.

che cosa c'era dentro, droga? non riusciva a non pensarci.

soprattutto a quel puffo odioso, scorbutico e antipatico che gliele aveva rubate sotto il naso.

namjoon e hoseok, invitati per passare la serata con gli altri due ragazzi, entrarono dalla porta.

notarono subito il nervosismo di jeongguk, continuava a battere con forza il piede a terra.

il maggiore lo chiamò dalle spalle. "gkku? ci.. ci sei?" alzò un sopracciglio, tra il leggermente preoccupato e l'incuriosito.

il ragazzo chiamato all'attenzione strinse i pugni, senza neanche voltarsi.

liquidò con un "ciao" entrambi, fionandosi sul cibo e gli alcolici.

"è peggio di un bambino." scosse la testa, rassegnato, il maggiore del gruppo, seokjin. oramai lo vedeva così da ore, per delle stupide caramelle.

tutti si rassegnarono, cominciando la serata.

dall'altro lato della città, yoongi stava litigando con suo fratello, come al solito.

non ne poteva più di quella situazione, era frustrato e vittima di un enorme ingiustizia.

il ragazzo più grande lo spinse a terra, con forza, facendolo cadere contro il muro.

lo alzò dai capelli, lasciando che stringesse un occhio per il fastidioso dolore.

"quando imparerai, a capire che non mi devi rompere? io posso fare quello che voglio, yoongi." annunciò, piantandogli un pugno sullo zigomo sinistro.

"devi..smetterla! q-quei soldi li ho guadagnati io..s-sono..sono miei!"

il maggiore non lo ascoltò, continuando ad alzare le mani sul corpo più minuti del fratellino.

proseguì fino a lasciarlo a terra, sfinito. prese i soldi che gli aveva rubato , uscendo di casa in tutta tranquillità.

l'unica cosa in comune tra i due amanti delle caramelle alla vaniglia, alla fine della serata, era che entrambi erano nervosi e ubriachi.

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