𝓺𝓾𝓪𝓽𝓽𝓻𝓸

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a jeongguk non sembrava vero.

dopo tutta la fatica che aveva fatto per avere quelle maledettissime caramelline, un chissà chi sconosciuto aveva il coraggio di dire "sono mie"?

si girò, guardando davanti a sé, senza trovare nessuno.

abbassò lo sguardo , vedendo un mezzo gnomo, mezzo bambino mezzo ragazzo dai capelli blu e gli occhi stretti in due fessure.

sembrava un bambino con la faccia da ragazzino.

non poté fare altro che ridacchiare, abbassandosi poco alla sua altezza.

"che c'è? ti sei perso? cerchi la mamm-" neanche fece in tempo a finire che il ragazzo bassetto e sconosciuto gli piantò un calcio negli stinchi, guardandolo ancora peggio.

"no. però quelle sono le MIE caramelle." assottigliò di più gli occhi, guardandolo in modo freddo e tagliente.

jeongguk si tenne la gamba, saltellando e emettendo piccoli ansimi di lamento.

"che cazzo di problemi hai?!"- lo prese dal colletto della felpa, alzandolo alla propria altezza-"coglione!" strinse la pressa, guardandolo con gli occhi assetati di sangue.

"nessun problema. ma queste"- prese le caramelle-" sono mie." tentò di spingerlo, varie volte, facendosi mettere giù alla decima

jeongguk andò con la schiena verso la cassa, sbattendoci, e guardandolo ancora peggio.

il nanetto corse, più velocemente che poteva, verso le casse.

pagò a quelle automatiche,  di fretta, ma jeongguk lo raggiunse comunque.

"davvero? ti sei messo a pagare mentre scappi? un pacchetto di caramelle?" lo guardò quasi sconcertato.

"signore.. mi scusi! mi cambia 5 euro?" yoongi, così si chiamava il nanerottolo blu, fermò un uomo che passava.

quest'ultimo barattò i soldi, uscendo poi con la figlioletta dal minimarket.

jeongguk aspettava dietro, battendo un piede a terra come una ragazzina nervosa per via delle mestruazioni.

yoongi sorrise all'uomo, sconosciuto, tornando a pagare.

finalmente uscì lo scontrino dalla cassa sgangherata. così fece un cenno a jeongguk, riprendendo a correre.

il ragazzo più alto fece uno scatto, fermandolo dalla felpa e tirandolo su.

"mi hai fatto arrabbiare, nano. grazie per averle pagate. ora dammele." lo stava fissando, dritto negli occhi, con sguardo serio.

"no, ti fotti. sono mie, le ho comprate io ora. se me le prendi, posso anche denunciarti per furto" iniziò a scalciare, tentando di farsi mettere giù.

"scherzi? i poliziotti di riderebbero in faccia. per un pacchetto di caramelle?"

"pacchetto di caramelle che ora è diventato mia. mollami." riuscì finalmente a farsi mettere giù.

"jeonggukie~ ti muovi?" seokjin, il solito amico spilungone. stava sventolando una mano, per farsi vedere.

il minore, chiamato, si limitò ad annuire.

"giuro che se ti rivedo, ti abbasso ancora di più a suon di pugni"- strinse la presa sulla sua felpa, avviciandolo al prorpio volto-"prega perché io non ti veda più." lo spinse, forte e verso terra, così da farlo cadere sulle prorpie chiappe.

il minore strinse un occhio, massaggiandosi la schiena, guardando jeongguk andare via, nervoso perché senza le proprie caramelle.

"fottiti spilungone di merda! sei.. un coglione!" si alzò, sventolando il dito medio in aria e incamminandosi irritato verso casa.

"che bambino del cazzo." sbuffò per il nervoso jeongguk, entrando in auto.

❥elyxxmeda🍒

vanilla candy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora