Ephoria - Chapter 6

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Harry’s Pov

<<Mhmh…Fallo Harry…fallo con me..>>
Le parole di Louis continuavano a ripetersi nella sua mente, Harry le trovava parecchio interessante.
Louis lo aveva chiamato mentre si stava recando piacere ed Harry avrebbe tanto voluto essere lì con lui, per aiutarlo.
<<Dimmi qualcosa di sporco>> gli aveva detto, mentre si era chiuso nel bagno del proprio studio di registrazione. Si era seduto e si era sbottonato i pantaloni, sentendo ancora al telefono i rumori gutturali di Louis.
<<Sto pensando alle tue labbra sul mio cazz-ah>> Louis emesse un altro gemito, molto più acuto e lento.
Harry sorrise compiaciuto, mentre mise la propria mano sul suo membro ed iniziò a massaggiarlo, dando delle piccole spinte all’inizio, che si fecero sempre più veloci.
<<Mi piacerebbe farti impazzire..aah>> Harry disse, con un filo di voce al ragazzo che dall’altra parte del cellulare si stava dando piacere.
Harry si morse il labbro e portò il capo all’indietro, socchiudendo gli occhi.
<<Lo stai già facendo>> Louis disse, con la voce roca
<<Vorrei baciarti ogni millimetro, te lo leccherei fino a farti urlare>> continuò dopo un gran sospiro.
La voce di Louis passava dal basso all’acuto d’un colpo e ciò faceva eccitare Harry ancora di più.
<<E poi?>> Harry chiedeva incuriosito ma anche eccitato, continuando a massaggiarsi, sempre più veloce, voleva di più.
<<Poi ti massaggerei l’ano ed entrerei dentro di te. Mhmh…così stretto>> Louis gemette di nuovo, seguito dal ricciolino che si stava immaginando tutta la scena.
Louis che lo prendeva, si sarebbe fatto fare di tutto da lui.
<<Spingerei forte, mentre ti morderei il collo>> Louis continuò lasciando che Harry si immaginasse la scena, il liscio che gli tirava i capelli e gli lasciava qualche morso sul collo, mentre il riccio ansimava e gemeva.
<<Sto per venire>> disse Harry balbettando tra una parola e l’altra.
I due ragazzi vennero uno dopo l’altro, lasciando che il loro corpo si svuotasse del tutto per poi respirare affannosamente.
<<Spero di non averti traumatizzato>> disse poi Louis, soffocando una leggera risata.
<<Si, lo hai fatto, ma positivamente>> rispose il riccio, sinceramente divertito da quella situazione.
<<Spero di vederti stasera, al pub…>> gli disse Louis prima di riattaccare. Harry sorrise lievemente, Louis gli aveva detto implicitamente che aveva voglia di vederlo. Lo aveva sorpreso e sperava potesse farlo ancora.

La sera stessa, Louis si era parecchio calmato, ancora, mentre serviva cocktail e patatine, ripensava alla chiamata che aveva avuto quella mattina con Harry e le sue guance, stranamente, si coloravano di un rosso scarlatto.
Harry non usciva mai dai suoi pensieri, oramai erano giorni che ci pensava intensamente e non riusciva a smettere di farlo.
I suoi occhi lo attraevano tantissimo, così come le sue labbra rosse. Voleva sicuramente conoscerlo meglio e passare del tempo con lui, ma non sapeva se era la stessa cosa per Harry.
“Ehi” Louis sbattè contro un corpo muscoloso e impostato, i cocktail gli si rovesciarono a terra e i bicchieri si ruppero.
Tutto questo perché Louis stava pensando ancora a quella chiamata, non rendendosi nemmeno conto che quello che aveva avanti era Harry.
Alzò lo sguardo da terra, incontrando i suoi occhi vispi e verdi e sorrise ampiamente.
“Ciao!” gli disse “Scusami, stavo pensando ad altro e non mi sono nemmeno accorto…” continuò amareggiato, accasciandosi per raccogliere i pezzi di vetro.
Harry si accasciò pure per aiutarlo, sorridendogli ampiamente “Sei bello quando hai la testa per aria” gli disse, ridendo lievemente.
Louis arrossì per un secondo, per poi maledire mentalmente quel ragazzo, era troppo dolce e gentile con lui.
“Adulatore” Louis gli fece una smorfia divertita e dopo aver raccolto tutto il vetro, i due ragazzi andarono a buttarlo nel ripostiglio.
“Ho combinato un casino” disse Harry spezzando il silenzio che si era creato tra i due, mentre Louis cercava degli strofinacci su degli scaffali.
“E’ stata colpa mia, non c’entri nulla!” Louis gli lanciò uno strofinaccio in faccia, ridacchiando.
Harry si morse il labbro quando Louis si piegò per prendere l’altro strofinaccio. Il suo sedere era sodo e muscoloso, Harry sospirò e si alzò, avvicinandosi di più al ragazzo più basso di lui.
“Visione interessante da questa prospettiva” gli disse poi, circondando i suoi fianchi con le proprie mani e poggiando il suo ventre sul sedere del ragazzo.
Louis quasi non si strozzò con la saliva quando il riccio lo strinse a sé, sentiva tutto, persino il suo membro.
“Ma che fai maniaco! Giù le mani” disse il moro, raddrizzandosi e girandosi di scatto. I loro visi erano così vicini che le loro labbra si sfioravano.
“Il maniaco sarei io? Intanto sei tu che mi hai chiam—“ disse Harry, che venne interrotto da Louis imbarazzato.
“Senti ieri non so cosa mi è passato per la testa!” Louis nel panico, cercò di difendersi ed indietreggiare, ma quando la sua schiena poggiò con lo scaffale freddo del ripostiglio, si rese conto che non poteva fuggire da Harry, che lo sovrastava ed era sempre più vicino a lui.
Sospirò, quando le loro labbra si sfiorarono.

Euphoria || Larry Stylinson [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora