Euphoria - Chapter 18

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Louis’ pov

Louis si era ripromesso di non darla vinta così facilmente al riccio, ma quando lo aveva visto davanti alla sua porta, con una delle sue stupide camice sexy, il cuore del liscio fece una capovolta.
Alla fine, avevano fatto l’amore ed ora si stavano coccolando sul letto del ragazzo.
Louis aveva la testa poggiata sul petto del riccio e con le dita disegnava dei leggeri cerchi sull’addome del riccio che nel frattempo gli accarezzava i capelli, giocando con qualche ciocca.
I due si stavano godendo il tempo insieme, dopo tutti quei giorni passati distanti finalmente potevano avere del tempo per loro.
“Quindi, chi è questo?” aveva chiesto Louis, molto più pacato, si era girato ed ora poggiava il mento sul petto del ragazzo e lo guardava fisso negli occhi.
Louis voleva capire davvero cosa stava succedendo, solo in quel modo avrebbe potuto lasciarsi la cosa alle spalle.
“E’ il mio ex, ma ciò che hai letto ieri è stata solo un esagerazione di tutto. Tra me e lui non c’è nulla Lou, ti prego di credermi… E’ un capitolo chiuso” il riccio si avvicinò di più al viso del ragazzo e gli lasciò un bacio umido “Mi importa solo di te” continuò, facendogli l’occhiolino, rivoltando le posizioni, Harry era di nuovo sopra di lui e aveva preso a baciarlo ovunque: sul collo, sul petto ed anche sul suo inguine.
Louis sorrise languido alle attenzioni del riccio e lo spinse verso la sua erezione.
Ma Louis cambiò di nuovo le posizioni. Aprì le gambe del riccio con un gesto secco e iniziò a stuzzicargli la sua apertura, per allargarlo.
Fino ad ora Louis non aveva preso il controllo della situazione, al riccio fece molto piacere poter essere stuzzicato da Louis.
Harry gemeva ed ansimava il nome di Louis, contorcendosi tutto, buttando la testa all’indietro con un espressione appagata e lussuriosa.
"Scopami, Loueh." Sussurró con la sua voce roca e sexy, desiderando ancora di più
Louis sorrise languido e divertito. Adorava vedere il riccio così preso dalle sue cure.
Così, con un gesto veloce entrò profondamente in lui, dando delle spinte forti e decise.
Si baciarono, godevano e si baciavano ancora.
Le spinte iniziarono ad essere sempre più veloci, fin quando entrambi vennero.
“Mi stupisci baby” scherzò Harry dandogli una pacca sul sedere.
“Non sei l’unico che ci sa fare” Il liscio si abbassò e gli lasciò un morso vicino i capezzoli, che fece sussultare Harry “Ho piuttosto fame, ti va di mangiare?” gli chiese poi, uscendo da lui e vestendosi.
“Si, ma non voglio che ti vesti!” gli disse Harry gattonando fino alla fine del letto, facendogli il labbruccio e sorridendo lievemente subito dopo.
Louis si mise a ridere ed indossò solo le mutande, così fece felice Harry che le indossò a sua volta ed andarono in cucina.
Louis insegnò ad Harry come fare il pollo riempito di mozzarella con attorno il prosciutto. Era il piatto preferito di Louis.

I due ragazzi stettero insieme tutta la mattinata, nel pomeriggio Harry tornò a casa sua per stare un po’ con sua madre e sua sorella.
Gemma aveva un paio di compere da fare, quindi Harry fu occupato tutto il pomeriggio con la sorella a girare per negozi.
Mentre Louis, si era preparato alla serata al pub, avevano organizzato una serata Erasmus, dove a tutti i ragazzi e le ragazze di nazionalità diversa che erano venuti a studiare a Londra, venivano serviti cocktail a metà prezzo. Louis e Liam organizzavano spesso serate del genere, liberavano anche un po’ di più la sala dai tavoli, per lasciare più spazio ai ragazzi per ballare. I due amici si divertivano davvero molto in quelle serate, perché ne vedevano di tutti i colori, una volta dovettero anche buttare fuori una ragazza spagnola che si stava dando da fare nel bagno del pub con molti ragazzi.
“Woah Liam, sei sexy con questa camicia nera” gli aveva detto Louis quando era entrato al pub “Danielle non è gelosa di tutte quelle che ci provano con te?”.
Liam si mise a ridere, lasciando la porta del pub aperta e raggiungendo l’amico dietro il bancone “Sssh, lei non lo sa”.
Louis rise insieme all’amico ed accolse il primo gruppo di ragazzi che entrò ed ordinò qualche cocktail.

“Ehilà, come sta andando?” Harry arrivò un’oretta dopo e si era seduto al bancone, salutando prima Louis e poi Liam “Vedo che sta andando bene. Il locale è pieno”.
“Sei finalmente riuscito a sfuggire a tua sorella?” Louis rise e gli passò il suo solito cocktail, oramai Louis lo conosceva.
Ad Harry piaceva bere qualcosa ogni tanto, ma che non fosse molto alcolica, non gli piaceva il sapore dell’alcool che gli bruciava la gola.
Harry rise insieme al liscio ed annuì al ragazzo, guardandosi un po’ intorno: la canzone pompava a palla, molti ragazzi e ragazze erano in pista che ballavano e si strusciavano tra di loro, altri bevevano e giocavano ai giochi da tavolo. Non aveva mai visto il locale così pieno.

“Ehi, per me un black russian” un ragazzo, che Louis aveva riconosciuto subito, si avvicinò ad Harry e gli cinse le spalle con le proprie braccia, per poi poggiare la mano sulla sua schiena, molto vicino al fondoschiena del riccio.
Harry a sua volta scioccato, per quel tocco e per aver riconosciuto la voce del ragazzo, si girò verso di lui e rimase paralizzato. Come faceva Nick a sapere che Harry si trovava in quel posto?
“Che ci fai qui?” Harry gli chiese allontanandosi dal ragazzo che lo teneva stretto a lui e al suo corpo.
Louis cambiò completamente espressione. Che cazzo stava toccando quello? Lo squadrò dalla testa ai piedi e si strinse sulle spalle.
“Haz, lui sarebbe?” chiese poi al riccio, sapendo benissimo chi fosse. Louis gli fece un sorriso finto e si avvicinò al tipo.
“E’ Ni-ck” disse Harry notando l’espressione di sfida che Louis continuava a mandare a quel ragazzo. Harry conosceva molto bene Nick, questo lo avrebbe stuzzicato solo di più.
“Sono un suo caro amico e tu? Il barista di fiducia?” Nick fece un sorriso di sfida al ragazzo, che avrebbe tanto voluto tirargli un pugno in faccia.
“No bello, sono il suo ragazzo e tu dovresti togliere le tue mani del cazzo dal suo culo” Louis lo guardò dritto negli occhi, i suoi occhi azzurri erano diventati gelidi, se avesse potuto lo avrebbe sciolto con lo sguardo.
“Andiamo fuori un attimo, Nick” Harry che si trovava in mezzo ai due si alzò, capendo che le cose lì si stavano scaldando fin troppo e si tirò Nick fuori dal pub per parlargli.
“Ma no, volevo conoscere il tuo amichetto” aveva urlato Nick, mentre veniva tirato dal riccio, per poi fargli l’occhiolino al liscio.

Harry’s pov

“Come fai a sapere che mi avresti trovato qui?” gli chiese Harry una volta fuori, il riccio era parecchio allibito ed anche un po’ nervoso. Era appena riuscito a sistemare le cose con Louis ed ecco che Nick si presentava direttamente nel pub dove lavorava.
“Niall mi ha detto dov’eri” gli spiegò Nick “Pensavo saresti stato felice di vedermi stare bene” continuò poi il ragazzo.
Harry sospirò amareggiato “Sono felice che tu stia bene, ma io sono andato avanti con la mia vita e non puoi stravolgerla in questo modo. Non dopo tutto quello che io ho fatto per te” Harry cercò di farlo ragionare, non era mai riuscito a tagliare i ponti con Nick perché era stato importante per lui e non avrebbe sopportato che lui avrebbe ricominciato con la droga solo per colpa del riccio.
“Tipo lasciarmi?” Nick sorrise acido al ragazzo, scuotendo il capo in disaccordo.
“Non puoi dirmi questo” gli disse Harry aggrottando la fronte.
“Senti Harry a me non importa un cazzo ok? Il nostro amore è stato troppo forte, lo sai anche tu, ed io non ti lascerò andare così facilmente” Nick sembrava determinato a riprendersi Harry, avrebbe fatto di tutto pur di convincerlo che loro si meritavano a vicenda.
Harry non seppe cosa dirgli, sospirò solamente, qualsiasi cosa gli avrebbe detto non gli avrebbe fatto cambiare idea.

Euphoria || Larry Stylinson [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora