7. Deliver me into my fate, if I'm alone I cannot hate.

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"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"











"Se devo avere poco è meglio niente.

Non mi piacciono gli assaggi. Aprono lo stomaco come un cratere. Lasciano fame d'amore".

(Massimo Bisotti)




















Aria quel sabato mattina si svegliò con un gran mal di testa.

Si era alzata dal letto con lentezza, aveva spalancato le porte della sua finestra

ed aveva respirato il più che poteva.

Non faceva altro che svegliarsi con gli occhi gonfi e rossi come se avesse fumato

qualche spinello che in realtà non avrebbe mai toccato.

Chiunque l'avesse vista in quel preciso istante, l'avrebbe quasi etichettata come una tossica

senza aver pensato a quanto lei avesse buttato il sangue per tutta la notte con quelle lacrime

che non si decidevano più a fermarsi.

La giovane si guardò allo specchio per alcuni minuti e quasi dovette fermare i conati

di vomito che le premevano in gola nel vedersi ridotta in quello stato per colpa di un amore

Il ragazzo che baciava le ragazze per poi farle piangere // IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora