"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente
a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.
Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione
qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.
Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo
la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"
Un buon profumo di caffè di cornetti caldi riuscì a penetrare
le narici di Aria, che, si stava per svegliare.
La giovane scosse di poco la testa ed aprì gli occhi, sentendoseli
più pesanti del solito.
Con delicatezza, fece scivolare le sue mani sulle lenzuola di seta bianche, cercando
di capire dove si trovasse.
Strofinandosi per un po' gli occhi gonfi e facendo mente locale, capì di ritrovarsi
nella camera che le era stata affidata dalla signora Fanti.
Ma come era finita nel suo nuovo letto a baldacchino?
Tutto ciò che ricordava era di aver pianto tra le grandi braccia di Brian.
Nient'altro.
Confusa, si aiutò con i gomiti ad alzarsi dal letto e, a piedi scalzi, si avvicinò
al suo nuovo specchio.
Aria si osservò a lungo gli occhi gonfi ed arrossati, ricordandosi di tutte le lacrime
che aveva versato la sera precedente.
Dopo aver osservato a lungo i suoi occhi, la giovane, si soffermò improvvisamente sul suo
corpo notando una cosa che la fece rabbrividire all'istante.
Non ricordava di aver indossato la sua camicia da notte prima di andare a dormire.
La ragazza si toccò a lungo la camicia da notte color avorio per poi socchiudere gli occhi
e massaggiarsi un po' le tempie.
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Il ragazzo che baciava le ragazze per poi farle piangere // Irama
Fanfiction-Non lo voglio.- Sbottò improvvisamente Filippo, facendo crollare tutte le speranze della ragazza che sbarrò gli occhi di colpo. -Perché dovrei accettare questi stupidi cioccolatini? Preparati da una sfigata come te, per di più. Ti aspettavi davvero...