16. Hug me

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"Specifico che i fatti e personaggi sono completamente inventati da me e tutto questo non ha niente

a che fare con i veri personaggi famosi a cui si ispira questa storia.

Questa è una storia di fantasia. Nomi, personaggi, istituzioni, luoghi ed episodi sono frutto dell'immaginazione

qualsiasi somiglianza con fatti, scenari, organizzazioni o persone, viventi o defunte, veri o immaginari è del tutto casuale.

Avviso, inoltre, di non continuare a leggere se qualche scena in particolare possa urtare in qualche modo

la vostra sensibilità. Detto ciò, buona lettura a tutti!"























-Ecco, così sei bellissimo fratellone, degno di un vero principe!- Esclamò la piccola Jolanda,

facendo svegliare Filippo.

-Jole...che ci fai nella mia camera?- Le domandò il giovane con un tono di voce assonnato mentre

cercava di riprendersi dal sonno.

-La mamma ha detto che devi svegliarti! Devi accompagnarmi all'asilo o farò tardi.- Rispose la bambina,

chiudendo un pennarello rosso con l'apposito tappo, mentre, Filippo inarcò un sopracciglio con preoccupazione.

Il ragazzo si alzò con velocità dal letto, strisciando sul pavimento fino a raggiungere lo specchio situato

nella sua camera.

-Oh cazzo, Jolanda! Lo hai fatto di nuovo?!- Urlò il ragazzo, furioso, osservando la sua figura allo specchio

e sembrando quasi un fenomeno da baraccone.

Il suo viso era tutto disegnato con dei pennarelli rossi e blu.

Era il tipico di Jolanda disegnargli il viso mentre dormiva.

-Scusami fratellone, non ho resistito alla tentazione!- Ridacchiò la bambina, sembrando quasi pestifera.

Il ragazzo che baciava le ragazze per poi farle piangere // IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora