-"Chi vuole presentare il lavoro che vi ho dato per casa?"- alla domanda del professor Martinez alzo la mano, volendogli mostrare il gran lavoro di montaggio al quale ero stato dietro tutto il fine settimana.
-"Enola, prego. I tuoi compagni chi sono?"-
-"In realtà professore, abbiamo lavorato solo in due. A causa di impegni vari, Daniela non si è mai presentata agli incontri."-
-"Ne prenderò nota. Mostrami comunque il lavoro svolto."-
Mi alzo in piedi e faccio segno ad Ander, del tutto contrariato, di avvicinarsi alla cattedra.
Faccio partire il filmato e orgogliosa aspetto che finisca, fremendo dal sapere il giudizio del tanto stimato Diego Martinez.Impallidisco non appena vedo di aver commesso un errore cruciale.
Il video non finisce come previsto, ma mostra anche il momento in cui il mio compagno di lavoro mi fa, quel giorno a casa sua, un'osservazione sul mio modo inquietante di fissare la gente e quando si offre per accompagnarmi al lavoro, seguito dall'imbarazzante scena in cui io rimango imbambolata a fissare il suo fisico a mio avviso perfetto.-"No, questo non centra nulla!"- dico allarmata stoppando il video, paonazza in volto.
L'intera classe scoppia a ridere e in quel momento sarei voluta sprofondare.
-"Le faccio uno strano effetto."- è tutto ciò che dice il ragazzo al mio fianco, facendomi innervosire.
-"Enola.. non hai rivisionato il video a quanto pare."-
-"Forse no."- mentre io cerco di giustificarmi con l'insegnante, Ander si copre meschinamente la bocca, cercando di mascherare la sua risata.
-"Va bene, a parte questo inconvenevole, il progetto è stato portato a termine in modo eccellente. Un nove ad entrambi, mi sembra più che giusto."-
-"Non ho nulla da ribattere."- commento, abbassando la testa.
-"Potete tornare al posto, ottimo lavoro ragazzi."- fingo ancora un sorriso, poi a passo svelto, vado a riprendere posto al mio banco.
-"Che gran bel figurone che hai fatto Enola."- mormora Penny, trattenendosi dal ridere.
-" Evitiamo il discorso, ti prego."-
-"Che siamo state invitate al compleanno di Mirko, invece, te lo posso dire?"-
-"Che? Quando? Perché non ne sapevo nulla?"-
-"Perché lo ha detto a me, ma ha esteso l'invito anche alla mia amica combina guai."-
-"E quando sarebbe?"-
-"Stasera."-
-"Senza nessun preavviso.. ma, Penny!"-
-"Non te la prendere con me."-
-"Hai in mente qualcosa da regalargli?"-
-"Tu fatti trovare al negozio di dischi alle quattro di pomeriggio, per il resto faccio tutto io."- mi fa l'occhiolino, che anziché tranquillizzarmi, mi fa solamente preoccupare.
Quale strana idea ti sei messa in testa Penny cara?Verso le cinque del pomeriggio, come promesso, mi faccio trovare vicino al negozio di dischi. Una Penny spumeggiante mi si butta addosso stringendomi in un abbraccio, per poi trascinarmi all'interno del negozietto.
Usciamo fuori da quel tugurio una mezz'ora più tardi, con una bustina tutta colorata fra le mani della bionda.
-"Vi conoscete da così poco e già ti ha conquistata. Tu Penny, sei innamorata eccome di Mirko."- perché negarlo, no?
-"Diciamo che siamo molto compatibili, dire che sono innamorata è un'esagerazione, ma sono sulla buona strada, per ora ho preso solo una cotta."-
-"Solo."- le do una leggera gomitata e lei scoppia a ridere. -"Ah, dimenticavo... ti spiace se passiamo dal locale? Devo avvisare Romeo che stasera non ci sarò."- annuisce e decide di accompagnarmi.-"Romeo, sono Enola, posso rubarti due minuti?"- grido per farmi sentire, una volta entrata nel bar. -"Romeo?"-
-"Enola, che ci fai qui a quest'ora?"- la voce di Edu mi sorprende mentre sono intenta a cercare il mio capo.
-"Devo parlare con Romeo, sai dov'è?"-
-"È in sala."-
-"Grazie Edu."- gli stampo un bacio sulla guancia e mi addentro della stanza decisamente più grande rispetto al retro.
Trovo Romeo seduto ad un tavolino che conversa allegramente con Ander e.. una ragazza. Una bella ragazza.
Non riesco ad essere razionale e mi sento per un instante vittima della gelosia alla vista di quella bambola dai capelli e le curve perfette.
Poi mi fermo, come faccio sempre quando capisco di star esagerando, faccio un lungo respiro e ripeto mentalmente:"Enola, è Ander, non devi essere gelosa, quel ragazzo è un ragno, non puoi essere gelosa di una povera ragazza bella da far invidia a Barbie capitata sfortunatamente nella sua viscida tela."
Do un colpo di tosse e attiro l'attenzione del titolare e dei due ragazzi seduti accanto a lui.
-"Enola, a cosa devo la tua presenza?"-
-"In realtà vorrei chiederti un favore."-
-"Ecco che ci risiamo. Questa giovane è veramente brava, non lo nego, ma ragazzi miei, è di una sfacciataggine più unica che rara."- dice, rivolgendosi ai due.
-"Non è vero."- obietto, incrociando le braccia al petto.
-"Non è vero che sei brava, Enola?"-mi prende in giro Ander, ridendo.
-"No, non è vero che sono sfacciata."-gli faccio il verso, avvicinandomi al tavolino. -"Romeo, volevo semplicemente avvisarti che questa sera non potrò esserci, ho un impegno di famiglia e mi chiedevo se potessi accettare questo piccolo cambio di programma senza troppi problemi."-
-"Richiesta accettata, che genere di impegno è?"-
-"Devo andare a fare visita a mia nonna fuori paese per il suo novantesimo compleanno, con mia madre."-
-"D'accordo Enola, prenditi pure la giornata libera."-
-"Grazie, buon proseguimento."- lancio un'occhiataccia alla bionda platino e me ne filo via.
Una volta fuori mi divido dalla mia amica e mi dirigo verso casa, per iniziare a preparmi per la festa, sentendomi leggermente in colpa per aver mentito al mio capo.È una bugia bianca Enola, non lo verrà mai a scoprire. E con questa convinzione mi rintano in casa con un senso di colpa in meno.
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➴liℯability❀
RomanceLei vive una doppia vita: quella da normalissima liceale e ragazza raccomandabile e quella da nascosta. Un caschetto rosso fuoco è l'accessorio che preferisce indossare allo scattare delle sette di sera fino all'una del giorno dopo per non farsi ric...