-"Buongiorno ragazzi, tutti seduti, ho una comunicazione da darvi."- le parole del professor Martinez attirano immediatamente la nostra attenzione.
-"Ragazzi, se hanno convocato un consiglio straordinario sappiate che non è colpa mia."- si discolpa subito Mirko, facendo ridere gran parte della classe.
-"Calmi, non si tratta di niente del genere, anzi. Come ben sapete, ogni anno, i ragazzi di quinto partono per il weekend sulla neve giovani, preparatevi per tre giorni di puro divertimento."-
Non riesco a contenere l'entusiasmo e condivido un urlo di pura gioia con Penny, che mi stritola la mano.
-"Più precisamente dove?"- chiedo incuriosita.
-"Quest'anno la meta prevista è Monte Perdido, al confine con la Francia."-
-"E come ci arriviamo fin lì?"- chiede Mirko.
-"In autobus ragazzi, sarà scomodo, lo so, ma per un viaggio si circa sei ore e mezza è la scelta più conveniente."-
-"Non ci posso credere, mi è sempre sembrato un sogno irrealizzabile e invece lo faremo anche noi!"- Penny è euforica come mai prima d'ora e non posso fare altro che caricarmi di adrenalina.
-"Ragazzi, attenzione! Dovrete versare una quota di settanta euro entro lunedì, dieci euro di pullman e sessanta per i due pernottamenti. Ovviamente tenete in conto i pagamenti aggiuntivi per l'assicurazione, ma questo è stato il massimo, il proprietario della baita ci ha fatto un prezzo di favore essendo una scolaresca.Le camere sono doppie e dato che vi accompagnerò io, sarò meticoloso nell'accertarmi che nessuno di voi maiali si porti una ragazza in camera e che nessuna di voi fanciulle ingenue rimanga incinta."-
-"Professore, ma se le prometto che userò le adeguate precauzioni, nemmeno?"- l'intervento di Mirko fa colorare di rosso le guance di Penny, che cerca di nascondersi invano dietro di me.
-"No, Mirko, no."- gli risponde secco il Martinez. -"Dio mio, ragazzi, so perfettamente cosa succede solitamente quando partite per il weekend sulla neve, non mi cogliete impreparato."-
-"Perché rovinare la tradizione."- commenta Penny e non riesco a fare a meno di guardarla scioccata.
-"C'è qualcosa che vorresti dirmi, per caso?"- le chiedo ancora incredula.
-"No.. perché? Ti ho dato quest'impressione?"-
-"Beh direi, mi hai lasciato intendere che lo farai con Mirko."-
-"Perché, tu non lo vorresti fare con Ander?"- le avevo raccontato tutto di ciò che era successo al suo compleanno e nonostante lei facesse il tifo per suo cugino, dopo aver saputo ciò che aveva fatto, si è schierata dalla parte di Ander senza esitazione.La sua domanda mi lascia interdetta.
Non saprei veramente cosa risponderle, perché non so cosa voglio da quel maledetto ragazzo.
Resto pietrificata e muovo semplicemente la testa, voltandomi a guardare il diretto interessato intendo a ridere ad una battuta di Mirko.
-"Pianeta Terra chiama Enola.. quindi, la tua risposta è?"-
-"No..non lo so."-
-"Enola, ma come? Vi piacete, c'è attrazione, lui ti divora con lo sguardo dopo la sera del mio compleanno, tu non fai altro che sperare che lui ti baci nuovamente come quella volta e ti fidi di lui... Perché ti fidi di lui, non è vero?"-
-"Si, certo. Ma non voglio fare passi falsi. Non voglio rimanere delusa dalla mia prima volta."-
-"Ehi, frena. Non è la tua prima volta, lo sai bene. Con quel coglione del tuo ex hai perso la verginità e lo avete fatto solo perché lui ti ha costretta."-
-"Ed è stato orribile Penny."-
-"Ander non è lui."-
-"Lo so."- mi volto nuovamente a guardarlo e stavolta mi becca in flagrante. -"Lo so."- mormoro nuovamente.
-"Non ti dico nulla, ma pensaci, solo questo."-
-"Non farmici pensare, mi viene l'ansia. Non siamo nulla, c'è stato un bacio il giorno del tuo compleanno e basta, non posso permettermi altre stronzate con lui."- lei annuisce e basta, rendendosi conto di quanto possano essere affrettate le cose se osservate dal suo punto di vista.All'intervallo, stranamente, me ne resto in aula a scarabocchiare cose a caso sul banco con una matita più che consumata mentre Penny se la svigna insieme al resto della classe e del suo ragazzo, fatta eccezione per qualche compagno terribilmente studioso che ha preferito restare dentro a ripetere per l'ora successiva.
Qualcuno alle mie spalle si avvicina lentamente a me, sposta la sedia difronte al mio banco e vi si siede sopra al contrario, poggiando le braccia sullo schienale e fissandomi divertito. Quel qualcuno non poteva che essere Ander.
Qual buon vento..
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➴liℯability❀
RomanceLei vive una doppia vita: quella da normalissima liceale e ragazza raccomandabile e quella da nascosta. Un caschetto rosso fuoco è l'accessorio che preferisce indossare allo scattare delle sette di sera fino all'una del giorno dopo per non farsi ric...