Follia

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Il compleanno di Penny è alle porte, ha deciso di festeggiare la mezzanotte con gli amici più stretti e nel fine settimana darà una festa all'hotel di sua zia; e mentre io ho già organizzato tutto, regalo compreso, chi si è ridotto all'ultimo momento ed è ora è nel panico più totale è Mirko.

-"Avevo pensato di prenderle un bracciale, uno di quelli che usate voi ragazze, tutto pieno di brillanti."- dice, mentre osserviamo la vetrina di una gioielleria.
-"Lo sai che uno di quei bracciali sta un occhio della testa, vero?"-
-"Ti sembro uno che non ha i soldi per fare un regalo assurdo e costoso alla propria ragazza?"- faccio spallucce e sollevo le mani in segno di resa.
-"Entriamo allora.."- gli faccio strada verso lo scaffale contenente i bracciali con i diamanti di cui lui stesso parlava e sembra non essere convinto.
-"Non mi sembra nel suo stile."-
-"Perché non lo è, infatti."-
-"Allora cosa mi consigli, non me ne frega del prezzo, voglio che la faccia impazzire."-
-"Ho visto questo qui, prima, mi sembra carino.. Che te ne pare?"- gli indico un braccialetto dalle fasce laterali in argento, la chiusura a forma di cuore e al centro, fra le due fascette, un filo più sottile dove aggiungere vari ornamenti. -"Questo lo puoi decorare come più ti piace, potresti metterci le lettere del suo nome."- sgrana gli occhi poi accenna un sorriso smagliante.
-"Sei geniale Enola."-

Abbiamo avuto la fortuna di trovare tutte le lettere che compongono il suo nome e il risultato è mozzafiato, sono sicura che le piacerà.
-"Mi hai tolto un peso, giuro, ero tesissimo per questo maledetto regalo."- mi confida, non appena mettiamo piede fuori dal negozio.
-"Nessun problema, ho ricambiato il favore.. ricordi, il ghiaccio?"-
-"Non è esattamente la stessa cosa, mi hai salvato il culo oggi."- scoppio a ridere alla sua affermazione, è incredibile quanto stesse in ansia per una cosa del genere.
-"Ci tieni molto a Penny, vero?"-
-"È come chiedere se Ander tiene a te.. La risposta è ovvia."- resto a pensare a questa sua risposta e il quesito sorge spontaneo.
-"Che centra Ander?"-
-"Enola, Enola, mi aveva detto che fossi ottusa, ma non immaginavo così tanto."-
-"Ti ha detto questo di me?"- gli chiedo insospettita.
-"Non solo.. Secondo te di cosa parliamo tutto il tempo? Non siete le uniche, voi ragazze, a passare intere giornate a parlare di chi vorreste portarvi a letto."-
-"Sbagliato! Noi parliamo di chi ci incuriosisce, voi animali arrapati parlate solo ed esclusivamente di sesso."-
-"Non ci credo nemmeno un po'."-
-"Fai male, è la verità. Noi siamo più sentimentaliste."-
-"Parli al plurale come se fosse la cosa più scontata del mondo, non tutte sono come te e Penny, sai?"-
-"Sembra tu abbia esperienza in campo."-
-"Non personalmente, è capitato ad un mio amico e ne ho fatto tesoro."-
-"Deve essere stata una tragedia se sei arrivato a pensare tutto questo."-
-"C'ho sofferto per proprietà transitiva, ero dispiaciuto per lui, ma è Ander quello che c'ha perso."-
-"Ander? Seriamente?"- chiedo sbalordita. Non posso crederci. Ander si è preso un palo?
-"Non nasciamo stronzi, Enola, è cio che ci succede a cambiarci radicalmente e la storia con quella stronza lo ha stravolto; io che lo conosco da una vita so com'era e quello che è diventato .. non è il vero Ander."-
-"Non immaginavo, scusa."- abbasso la testa, iniziando a fissarmi le scarpe che tutto d'un tratto sono diventate interessantissime tanto è l'imbarazzo che provo in questo momento.
-"Non devi scusarti, c'è un particolare che ho saltato, molto rilevante."-
-"Non per farmi i fatti tuoi e di Ander, ma.. Sarebbe?"-
-"Che quando gli piacevi tu è tornato ad essere quello di una volta. Mai lo avevo visto così preso, era tormentato da te. Se la prendeva con tutti, ti detestava, anche se faceva finta di nulla e continuava a volerti conoscere a tutti i costi. Ti odiava perché gli tenevi testa, era abituato a ottenere tutto quello che voleva con il minimo sforzo e nonostante tutto gli sei sempre piaciuta."-
-"Non lo sapevo.."-
-"Non sai molte cose di Ander, chissà perché riesci a vedere solo quello che c'è in superficie."-
-"Suona tanto come un'accusa. Mi stai colpevolizzando del crollo emotivo del tuo amico? Del fatto che se la fa ogni giorno con una diversa?"-
-"No, la mia è una richiesta. Ti chiedo solamente di aprire gli occhi Enola, perché non sai.. non puoi nemmeno immaginare ciò che avrebbe fatto per te Ander e mi gioco le palle che lo farebbe tutt'ora, anche se il vostro rapporto non è più quello di prima."-
-"Non esagerare Mirko, ammetto che si è preso le peggiori mazzate per me, ma.."- non mi fa nemmeno finire che aggiunge dell'altro.
-"Sfiora la follia. Ti ho detto tutto. Non capisci cosa gli fai scattare nel cervello. Quello lì, pazzo com'è di te, perché è ancora pazzo di te, farebbe le cose peggiori pur di non farti succedere nulla. Veramente Enola, te lo chiedo per favore.. non lo respingere o se ne andrà di testa prima o poi.. E chi lo recupera Ander quando tocca il fondo. Ci sono già passato, è stata un'impresa."-
-"Non è mia intenzione allontanarlo."- ammetto tutto d'un fiato.
Mirko si volta improvvisamente nella mia direzione, guardandomi incredulo.
-"Che cosa hai detto?"-
-"Che non lo lascio andare, se c'è una sola speranza che Ander torni ad essere quello di sempre, farò del mio meglio."-
-"Non devi sentirti obbligata."-
-"Credimi Mirko, non lo sono. Ho fatto una cazzata enorme e spetta a me risolvere tutto."-
-"Sono felice di sentirtelo dire."- gli sorrido di rimando mentre continuiamo a passeggiare lungo il viale.

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