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-"Ti va se stasera andiamo a prenderci una bella pizza insieme per festeggiare?"-
Ho deciso di passare il pomeriggio con la mia migliore amica, per cercare di alleggerire la testa; ed ora siamo sedute sulla panchina del parco vicino casa mia con un frullato e un dolce buonissimo fra le mani.
-"Sono tradizionalista, lo sai. Vada per la pizza."-
-"Grande! E se ti dicessi che ho una voglia matta di fare shopping compulsivo con te?"- mi si illuminano gli occhi alla sua proposta.
-"Che stiamo facendo ancora qui sedute?"-

Dopo aver passato quasi l'intero pomeriggio a fare acquisti, me ne ritorno a casa sfatta.
Mi butto sul letto e dopo un po' mamma mi raggiunge.
-"Ti sei divertita?"-
-"Si, ma Penny e lo shopping mi hanno risucchiato le energie."-
-"Riposati un po', nel frattempo ti preparo la vasca per fare un bel bagno caldo e un caffè, ti va?"-
-"Sarebbe l'ideale mamma."- non fa neppure in tempo a varcare la soglia della mia camera, che le palpebre mi si sono già chiuse.

21:30 h

-Sto passando a prenderti principessa, sei pronta?

Sorrido al messaggio di Penny, le invio un pollice all'insu e mi specchio per l'ultima volta.
Ho indossato un top nero piuttosto morbido e una gonna a vita alta fin troppo corta per i miei gusti color senape. Tutto abbinato ad un paio di tacchi neri e una giacca classica dello stesso colore.
-"Mamma esco!"- urlo prima di chiudermi la porta di casa alle spalle ed entrare nella macchina della mia amica bionda, che mi ha appena accecata con i fari dell'auto.

-"Ti porto in un locale niente male, lo hanno aperto da poco. Mia madre c'è stata e dice che fanno una pizza fuori di testa, ci stai?"-
-"Andiamo mia fedela compagna di avventure."-

Dopo aver parcheggiato difronte al locale ed essere scesa dall'auto, vedo Penny correre in prossimità della porta.
-"Ma tutta questa fretta?"- la raggiungo e faccio per entrare per prima. -"Guarda che se il tavolo lo hai prenotato.."- non faccio in tempo a concludere la mia frase che un coro di "Sorpresa" risuona in tutta la sala.
Mi tappo la bocca incredula e tremendamente emozionata, gettandomi poi fra le braccia di Penny.

-"Che te ne pare?"- mi chiede ironicamente lei.
-"Io ti ammazzo, te lo giuro."- mi tiro su guardandola negli occhi. -"Grazie Penny, sei unica."-
-"Ti voglio bene Enola."-
-"Non dovevi... Dio santo, quanta gente hai inviatato?"- non ricevo una risposta, da quel momento in poi, per tipo mezz'ora non faccio altro che ricevere baci, auguri e regali da tutti i miei amici.

-"Auguri piccola Enola!"- Mirko mi viene incontro, affiancato da Penny e mi da un abbraccio fin troppo caloroso. -"Questo è da parte mia e di Ander, lui non è potuto venire purtroppo, aveva un impegno."- doppiamente delusa.
Dici di volergli stare alla larga ma poi speri di trovartelo davanti la sera della tua festa.. Ma cos'hai in testa, Enola? Pensavi veramente che Ander si facesse vivo dopo averlo piantato in asso per la seconda volta? Sei così stupida..
-"Fa nulla, me lo aspettavo, ma intanto ringrazio te."- è l'unica cosa che riesco a dire, nascondendo il mio dispiacere dietro un falso sorriso.
-"Penny mi ha aiutato a sceglierlo, spero che vada bene."-
-"Lo è di sicuro."- lo tranquillizzo, constatando quanto sia visibile lo zampino della bionda per la scelta di questo regalo.
-"Gli usi gli auricolari, vero?"-
-"Certo Mirko,ma non dovevate, vi saranno venuti a costare un sacco."-
-"L'abbiamo fatto con piacere, io soprattutto, mi stai simpatica Enola."- mi abbraccia nuovamente per poi chiedermi il permesso di andare a ballare con la mia amica.
La serata va a gonfie vele e tra qualche bicchiere di troppo, una vastità immensa di cibo e balli scatenati in pista con i miei amici il tempo se ne vola e arriva ben presto l'ora del taglio della torta.

Verso l'una e mezza tutti gli invitati si congedano, ringraziando me e Penny per la serata; rimaniamo solo io, la bionda e Mirko e vari camerieri che iniziano a smantellare tutto.

-"Enola, vuoi un passaggio a casa?"- mi chiede Penny, distrutta, accasciata sulla spalla del suo amico/fidanzato (ancora non è chiaro).
-"Tranquilla, mia madre arriva a minuti."-
-"Quindi possiamo andare?"- rido alla schiettezza di Mirko e Penny gli pizzica un braccio per
ammonirlo. -"Che c'è, sono stanco morto."-
-"Andate ragazzi, non c'è bisogno che vi fermiate."- li rassicuro.
Penny insiste ancora per un po', poi Mirko riesce a convincerla e dopo avermi salutata, vanno via anche loro.
-"Il cibo rimasto glielo metto da parte signorina."- mi dice gentilmente un cameriere, mentre sono intenta a passeggiare per la stanza mentre aspetto mia madre.
-"Si, grazie."- svanisce anche lui e rimango da sola a contemplare il grande palloncino ad elio a forma di 18 che se ne sta appiccicato al soffitto.

Sento un rumore di passi felpati che si avvicinano e mi volto di scatto per riconoscere la fonte.
Un colpo al cuore.

-"Che ci fai qui."-la freddezza della mia voce è devastante persino per me stessa.
-"Penny mi ha invitato."-
-"Peccato che la festa sia già finita."-
-"Si può sapere che ti prende?"-
-"È meglio se te ne vai Ander."-
-"Enola, seriamente?"-
-"Mai stata più seria di così."-
-"Va bene. Comunque questo è il tuo regalo."- mi passa una busta di lettera piuttosto piccola e non capisco il motivo ma inizio a sentirmi in colpa.
Le mie intenzioni di stargli alla larga, con quel gesto e i suoi occhi che cercano i miei, se ne vanno a puttane in due secondi.
-"Ciao."-il suo sguardo è un misto di rabbia e rancore, nulla però, se messo a confronto con il mio: da cane bastonato.

Mi siedo al tavolo, apro la busta e mi si mozza il respiro quando vedo due foto di me che mi fece in occasione del lavoro di gruppo. Eravamo al parco, avevo scelto quel posto per fare il video.
Giro le foto e dietro ad una di esse ci trovo scritto il testo di una canzone.
Ma non una canzone qualsiasi, è la canzone che mi fece sentire quello stesso pomeriggio, diceva che lo faceva pensare tanto.

<<Non mi sopporti perché non riesco ad avere il senso del limite
Ti dico che c’hai ragione
Ma che non resisto quando so che ti potrei vedere.. >>

Mi si forma un nodo alla gola e lo stomaco mi si stringe.
Perché sei così stupida, Enola?
Non ci penso due volte e mi metto a correre verso l' uscita del locale, nella speranza di trovarlo nelle vicinanze.
Tiro un respiro di sollievo, vedendolo poggiato ad un auto parcheggiata lì vicino.

-"Ander, mi spieghi che significa?"-sollevo la foto e gli mostro la frase.
-"Non significa nulla, era solo per scrivere qualcosa."-
-"Non mentire."-
-"Enola io ci ho provato a essere diverso con te."-
-"Che vuoi dire?"-
-"Che non è normale che io scriva quelle stronzate ad una ragazza."-
-"Non sono stronzate, ha un senso quella frase, ma mi aspetto che sia tu a dirmi qual'è."-
-"Perché ci tieni tanto a saperlo? Fino a due minuti fa mi evitavi e ora vuoi che ti spieghi la situazione?"-
-"Come minimo Ander."-
-"Non ti meriti nulla Enola, critichi tanto il mio modo di fare ma tu non sei migliore."-
-"Non mi paragonare a te, siamo i perfetti opposti."- gli punto un dito contro avanzando nella sua direzione.
-"Opposti? Certo, è per questo che hai apprezzato quello che ho fatto per te."-
-"Stupido, vedi che ho apprezzato un sacco il tuo regalo, che ti sia chiaro."-
-"E allora perché mi hai chiesto di starti lontano?"- anche lui alza il tono della voce.
-"Perché anche se quelle parole mi fanno impazzire, stento a crederci Ander. Non riesco ancora a fidarmi di te. E il tuo sorriso soddisfatto di questa mattina ai commenti idioti dei tuoi amici mi hanno obbligata a prendere le distanze."-
-"Dovresti rilassarti un po' di più Enola e cogliere l'ironia delle persone."-
-"Sono rilassatissma, credimi, sono loro ad essere disgustosi e tu hai dato loro modo di esserlo."-
-"Perché, cazzo, ti riesce così difficile capire che se avessi voluto trattarti come faccio solitamente con le altre, lo avrei fatto già da un sacco di tempo e che se con te non l'ho fatto, vuol dire che in fondo, sono io, il primo a non volerti trattare di merda?"-
-"Perché, come le tratti le altre?."-
-"Uno schifo Enola e non ne vado fiero, ma è il modo più semplice di ottenere ciò che voglio la maggior parte delle volte."-
-"E io, dopo questo, dovrei voler rimanere tua amica?"-
-"Amica.."- fa un sorriso amaro e scuote la testa.
-"Perché, non sono tua amica?"-
-"Lasciamo perdere Enola, quando ti sarai data una calmata ne riparleremo."- si alza e se ne va via, ignorando completamente le mie mille domande.
-"Se te ne vai, quant'è vero Dio, non ti parlerò mai più Ander."- grido per farmi sentire.
Si ferma, si gira con estrema lentezza e poi pronuncia le parole che mai avrei voluto sentirmi dire.
-"Arrivati a questo punto credo sia la cosa migliore. Io non so cos'altro fare per fartelo capire."-
-"Farmi capire cosa?"-
-"Buonanotte Enola."-
-"Ander, cosa vorresti dire?"- fa un gesto della mano che lascia intendere di lasciar perdere.
Ma si sbaglia se crede di potermi lasciare così in sospeso.
Le questioni  le risolvo sempre, drasticamente (se necessario), ma le devo risolvere.

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