Primo giorno dell'ultimo anno di liceo.
È a scuola e nel tempo libero che posso permettermi di essere Enola, la vera Enola, al cento per cento.
Niente capelli rossi, niente trucco pesante, niente piercing finto al naso per camuffare la mia vera identità.
Solo io.
Con i miei capelli naturali scuri e dritti, con gli occhi verdi messi ben in mostra da un sottile strato di mascara e con una punta di naturale acidità in meno che puntualmente viene fuori solo quando sono al locale e mi ritrovo a dover avere a che fare con gente maleducata.. Come quei tipi dell'altra sera. Viziati, con la puzza sotto al naso e pieni di soldi da far schifo.Penny è sul marciapiede dell'entrata che mi aspetta.
Penny, si, l'unica vera amica che abbia mai avuto e l'unica ragazza che ne sa una più del diavolo. La vecchia volpe Penny.
-"Guarda un po' chi si rivede.. la carissima Enola, dimmi un po', lo indossi ancora il parrucchino?"-
-"Abbassa la voce, mi rovini la reputazione."-
-"Abbasserò la voce solo quando deciderai a lasciare quel lavoro."-
-"Ci risiamo.. lo sai che non piace nemmeno a me, né il lavoro in sé, né tutto quello che c'è dietro, ma mi è utile Penny, pensavo l'avessi capito almeno tu."-
-"Lo capisco Enola.. E fammi un sorriso, non sei felice di rivedere la tua amica bionda Penny?"- non riesco a trattenere una risata e di slancio la abbraccio.
-"Entriamo?"-Prendiamo posto una accanto all'altra, come sempre, e iniziamo ad osservare la marea di studenti che si posizionano tutto intorno a noi.
-"Ma tu lo sapevi che quest'anno ci ritroviamo in classe due ragazzi del quinto dell'anno scorso? Sono stati rimandati, ci credi? Ci vuole impegno ad essere bocciati arrivati a quel punto."-sento dire da una nostra compagna.
-"Tu ne sapevi niente di questa storia?"-chiedo alla bionda accanto a me.
-"Ne avevo sentito parlare, ma non pensavo fosse vero."-
-"Poveri sfigati."-borbotto lentamente.
-"Puoi dirlo forte."-Il professore di inglese fa il suo ingresso in aula, mostrando tutto il suo fascino. Eh si, Diego Martinez è un uomo con la "u" maiuscola: affascinante, giovane, intelligente e soprattutto molto paterno. I suoi trentasei anni se li porta una meraviglia, l'inglese è praticamente la sua seconda lingua e riesce a trasmettere la passione che prova per la sua materia a noi studenti e molte, moltissime volte, ci ha salvato il culo e si è schierato dalla parte di noi studenti.
Fa un segno vago con la mano, gurdando fuori la porta dell'aula, come ad invitare qualcuno ad entrare.
Batte più volte la mano sulla cattedra per richiedere il silenzio e l'attenzione degli alunni, poi inizia a parlare.
-"Ragazzi, quest'anno avrete due nuovi compagni; reduci di un quinto anno preso troppo alla leggera. Ci tengo ad avvisarvi che non sarò per nulla accondiscendente nel caso in cui mi dovessero giungere voci riguardanti il vostro atteggiamento, specialmente se sarà di emarginazione nei confronti dei nuovi arrivati. A ognuno può essere concessa una seconda possibilità ed è questo quello che mi auguro per questi due ragazzi: un secondo-ultimo anno privo di pregiudizi. Detto questo, tenente le lingue a freno e accoglieteli come si deve."-Non faccio in tempo ad assimilare le ammirevoli parole del professore che mi stringo nelle spalle e abbasso la testa, fissando il banco.
-" Ehilà, che ti prende? "- mi chiede con uno strano tono di voce Penny.
-" Ti prego no, fa che mi stia sbagliando" - mormoro a bassa voce, indirizzando una preghiera a Dio.
-"Ma con chi parli, si può sapere?" -
Ignoro la domanda della mia amica bionda e sollevo lo sguardo verso i due studenti appena arrivati.
-"Cazzo.." - bisbiglio, portandomi una mano sulla fronte, presa dallo sconforto.
-"Enola mi preoccupi. Mi dici che ti succede?"-
Mi attacco al banco con tutto il busto e inizio a bisbigliare talmente piano che mi chiedo se Penny riesca a sentirmi.
-"Quei due ragazzi, li ho già visti. O meglio, loro mi hanno già vista."-
-"Vuoi dire che siete già amici?"-
-"No, il perfetto contrario direi. Sono dei clienti del Desaparezco, non posso restare qui, se mi riconoscono sono fottuta." -
-"Perché mai dovrebbero riconoscerti, sei totalmente diversa da come ti presenti sul luogo di lavoro."-
-"Lo spero vivamente, non posso rischiare che altre persone vengano a scoprire della mia seconda vita, schifosa, sottolineando."-
-"Non rischi nulla, hanno la faccia da babbei, quei due nemmeno ricordano come si chiamano. Resta tranquilla e nel caso in cui ti chiedessero se sei tu la cameriera del Desaparezco, tu nega fino alla morte che poi ci pensiamo insieme ad una soluzione."-
Annuisco alle parole della mia amica, trattenendo il respiro quando sento il professore ordinare ai ragazzi di passare per ogni banco a presentarsi stringendo la mano; come fece lui quando si presentò per la prima volta in classe nostra. Dice che facilita la memorizzazione dei nomi se si guarda negli occhi la persona alla quale ci si presenta. Grande trovata professor Martinez, veramente grande.
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➴liℯability❀
Roman d'amourLei vive una doppia vita: quella da normalissima liceale e ragazza raccomandabile e quella da nascosta. Un caschetto rosso fuoco è l'accessorio che preferisce indossare allo scattare delle sette di sera fino all'una del giorno dopo per non farsi ric...