7 || È solo l'inizio

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"Non c’eri ieri." iniziò Calum, quando entrai nella classe di informatica forense in anticipo, ancora non c’era contatto visivo tra di noi.

"Grazie, Capitan Ovvio" sospirai, cercando il mio quaderno nello zaino. "Mi sono persa qualche appunto importante ieri?"

"Non ero qui." disse.

Mi fermai e lo guardai. "Allora come sai che non c’ero nemmeno io?"

Lui smise di scrivere per guardarmi e scrollò le spalle. "Ti ho vista con Ashton."

"Anche tu conosci Ashton?"

"Ovvio."

"Anche tu hai da dire qualcosa di vago e inquietante su di lui?"

"Assicurati solo che dia retta a Michael e Luke. A parte questo- "

"Luke?"

"Lucas."

"Sai anche qualcosa di Lucas?" quasi urlai.

"Shh" disse, mettendosi le dita sulle labbra. "Sì, so di lui- lui preferisce esser chiamato Luke, comunque. E so anche di Michael e Ashton. Io so tutto, okay?"

"E non mi hai mai detto niente perché...?"

" Perché tu non sapevi niente" disse lui. "Cioè, ancora non sai niente, ma sai abbastanza cose perché io possa dirti anche quello che so io. Ma io so comunque più cose di te."

Lo guardai scettica. "Parla inglese, Calum."

Calum sospirò e posò la sua matita per poi passarsi entrambe le mani tra i capelli. Riprese la matita in mano e cominciò di nuovo a scrivere. "Ci vediamo fuori dalla palestra dopo le lezioni."

***

Camminai più veloce che potei per raggiungere la palestra senza sembrare un’idiota. Ero davvero elettrizzata dall'idea di vedere Calum. Nonostante il fatto che l’ultima volta che avevo visto qualcuno dopo la scuola fossi quasi morta.

Raggiunsi la palestra e aspettai vicino alle porte di vetro che gli studenti spingevano per uscire. Tirai fuori il mio telefono per controllare l’ora. Le lezioni erano finite da tre minuti. Avevo tempo, ero decisamente troppo impaziente. Ma non vedevo l’ora di sapere finalmente quello che stava succedendo.

"Andiamo." disse Calum, cominciando a spingermi in avanti.

"Uhm, anche io sono felice di vederti" dissi.

"So che odierai farlo, ma dobbiamo tornare  a casa di Luke" disse, stringendomi ancora il braccio, e mi trascinò in strada, fuori dal campus. Piantai i piedi a terra per impedirgli di ritornare in quella terribile casa. "Non ti preoccupare, andrà tutto bene stavolta. Dobbiamo solo passare a casa mia per prendere una cosa."

Si fermò ad un benzinaio a pochi minuti dalla scuola e rimase lì. Mi lasciò il braccio e cominciò a canticchiare tra sé e sé.

"Stiamo aspettando qualcosa?" chiesi.

"Qualcuno" mi corresse. "Ho mandato un messaggio ad Ashton e gli ho chiesto se ci veniva a prendere. Casa mia è l’ultima della via."

Perché tutti vivevano a Westfield Drive? Sospirai e mi misi seduta sul marciapiede, mentre Calum continuava a cantare una canzone a me sconosciuta. La macchina sportiva rossa di Ashton arrivò, finalmente, Calum aprì la porta e spostò il sedile in avanti per farmi sedere sui sedili posteriori.

Entrai e mi allacciai la cintura. Ashton si girò e mi rivolse un sorriso veloce.

"Hey, Ashton." lo salutai, ricambiando il sorriso.

Calum spostò il sedile indietro e si mise seduto. Chiuse la porta subito dopo, Ashton mise in moto e si avviò verso casa di Calum. Superammo casa mia e quella di Michael e Ashton, dove ero capitata il mio primo giorno lì. Ashton entrò nel vialetto. Era piccola, come la sua, ma era dipinta di un blu pastello.

"Torno subito" disse Calum prima di scendere dalla macchina e di entrare in casa.

Mi chinai in avanti per parlare con Ashton. "Perché dobbiamo tornare alla Casa degli Hemmings?"

Ashton aprì la bocca, ma la richiuse subito. Sospirò e scrollò le spalle. Ovviamente, era una cosa che non poteva spiegare a gesti.

"Non.... non succederà di nuovo qualcosa di strano, vero?" mi accertai.

Ashton scosse lentamente la testa, probabilmente non era sicuro di quello che sarebbe successo.

Calum tornò indietro con un libro tra le mani. Mi misi di nuovo seduta di dietro prima che Calum entrasse in macchina. Ashton uscì dal vialetto e tornò da dove eravamo venuti. Parcheggiò nel viale della Casa degli Hemmings, spegnendo il motore. Calum scese dalla macchina e tirò in avanti il suo sedile, permettendomi di uscire. Però io non riuscivo a muovermi.

"Avanti, Bridgette" sospirò, tendendomi la mano. "Non ti faranno niente se ci sono io."

Presi la sua mano con cautela e uscii dalla macchina. Ashton camminò al mio fianco mentre entravamo in casa. Calum ci guidò fino alla sala da pranzo e posò il libro sul tavolino. Mi guardai attorno, vedendo che la stanza sembrava tenuta molto meglio di quando vi ero entrata la prima volta. Niente era vecchio o impolverato, e la puzza di muffa era sparita.

"Va bene, testa di legno, puoi uscire fuori adesso." Calum chiamò qualcuno.

"Testa di legno" disse Michael dal divano su cui stava bighellonando. "Questa mi è nuova."

" Io l’ho già sentita prima" disse Luke da dietro di me. Mi girai all’improvviso per vederlo appoggiato allo stipite della porta della sala da pranzo. Abbassò lo sguardo su di me e mi sorrise calorosamente. "Oh, ciao Bridgette."

Mi avvicinai ad Ashton. Lui mi tirò a sé delicatamente, solo per farmi capire che era lì per proteggermi.

"Oh, calmati" rise Michael. "Non ti faremo niente."

Mi voltai a guardarlo. "Non mi avete ancora detto cosa significa tutto questo."

"È per questo che sono qui" s’intromise Calum. "Siediti, Bridgette"

Mi sedetti sul divano, accanto a Calum, Ashton prese posto vicino a me. Luke si mise seduto sulla poltrona reclinabile, appoggiando i piedi sulla sedia invece di tenerli sull'apposito poggiapiedi. Calum sfogliò il libro prima di trovare la pagina che gli interessava e lo lasciò aperto sul tavolo.

"So che Michael ti ha già parlato di questa casa, ma c’è molto di più di quello che sai" iniziò Calum, girandosi a guardarmi. "Michael e Luke erano amici prima di quello che è successo. In realtà, Michael ha incoraggiato Luke a fare quello che ha fatto. Non so davvero come dirti questo senza essere completamente indelicato, ma... " Calum fece una pausa per cercare le parole giuste da dire.

"Sono morto." affermò Michael.

COLPO DI SCENAAAAAA

Ve lo aspettavate? lol

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Silence » a.i (Italian Traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora