14 || Diciotto pt.2

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Dopo aver aperto tutti i miei regali di compleanno, realizzai di aver ricevuto in totale 375 dollari, l’imitazione di un paio di Ray-Ban da Michael e una maglietta di Batman – dato che amavo Batman, anche la mia torta era decorata con una sua foto – un poster incorniciato dei Fall Out Boy da Luke e Calum, delle lenzuola e dei braccialetti da mia zia, una fotocamera da mio zio e sua moglie con un biglietto che mi richiedeva tutte le copie delle fotografie che avrei scattato, un ciondolo a forma di cuore dai miei nonni da parte di mia madre, con un biglietto che diceva di metterci una foto dentro dato che non ce n’era una, un nuovo laptop dai nonni da parte di mio padre, le chiavi della macchina di mio fratello, dato che lui aveva risparmiato abbastanza per comprarne un’altra, e quattro biglietti per il concerto di Ed Sheeran che ci sarebbe stato tra un mese. Complessivamente, ero felicissima per quei regali. Anche se non avevo ricevuto un vero regalo da Ashton, lui mi aveva mandato un messaggio con scritto che me lo avrebbe dato dopo. Onestamente, non mi importava ricevere altro da lui. Il dono di sapere che poteva dirmi le cose senza parlare era già abbastanza.

"Ti sono piaciuti i tuoi regali?" chiese mia madre dopo che ebbi mangiato tre pezzi di torta.

"Il miglior compleanno di sempre." confermai, sentendomi come se potessi esplodere da un momento all’altro.

"Ho sentito dire che i tuoi amici hanno una piccola sorpresa per te." disse mio padre, indicando Ashton, Luke, Calum e Michael.

"Be’, noi-" iniziò Calum, ma fu interrotto da Luke che cadde dalla sedia e scomparve.

"Merda." mormorò Michael, chinandosi per vedere cosa fosse successo.

Tutti guardarono il posto da dove Luke era scomparso. I tre ragazzi e io ci guardammo negli occhi mentre i miei genitori e Jeremy davano di matto. A quanto pareva, l’incantesimo aveva finito di funzionare.

"Dov’è andato?" Mia madre era sul punto di piangere.

Calum e Michael guardarono Ashton per avere aiuto. Lui si ricompose prima di chiedere "Chi?"

"Luke." rispose mio padre fermamente.

"Luke non è mai stato qui." sospirò Ashton. Aveva ragione. Dopo la giornata in spiaggia doveva essere tornato a casa o qualcosa del genere. Guardai i miei regali e sentii le labbra di Ashton sul mio orecchio. "L’incantesimo è finito. Luke è scomparso."

Il ricordo di Luke che sveniva e spariva senza lasciare traccia ritornò nella mia mente. Anche se era fastidioso che Ashton non potesse parlare la maggior parte del tempo, il suo potere era stato utile con la mia famiglia. I miei genitori erano d’accordo con lui e continuavano a parlare di fare un pigiama-party con i miei amici. Ovviamente Ashton doveva avergli parlato prima, perché non c’era verso che i miei genitori mi avrebbero lasciato passare la notte con quattro ragazzi.

Portai i miei regali in camera e  mi misi il pigiama prima di uscire di casa con Michael e Ashton. Calum se n’era già andato per vedere se Luke fosse tornato a casa. Quando entrammo, erano seduti insieme sul divano, già con i controller in mano a giocare a FIFA.

"Sta bene." annunciò Calum, come se non fosse niente di che.

Luke mise in pausa per parlarci, guadagnandosi un broncio da Calum. Luke aveva un sorriso che andava da un orecchio all’altro. "Oggi è stato fantastico. Non credo di essermi mai sentito meglio in vita mia!"

"Sono felice che ti sia divertito." risi. Luke sembrava davvero un cucciolo a volte – carino ed elettrizzato.

Non appena feci per sedermi sul divano, qualcuno mi prese per mano e mi fece rialzare in piedi. Alzai lo sguardo e vidi Ashton stare davanti a me, con gli occhiali sul naso. Non capivo perché li indossasse ancora adesso che conoscevo il suo secondo potere.

Silence » a.i (Italian Traslation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora