CAPITOLO 27
Martin
La guardo attentamente mentre entra.
È davvero una bellissima donna. È abbastanza alta, con gli occhi azzurri e i capelli biondi. Dalle sue occhiaie sotto agli occhi si nota che è molto stanca e timida, visto che non sa cosa dire.Più la guardo però e più mi sembra un volto conosciuto, ma non riesco ancora a capire chi possa essere.
Forse mi sono fermato per molto tempo ad osservarlo, perché ormai lei è davanti al mio letto, che mi guarda in attesa che dica qualcosa.
Allora capisco che non posso più a stare a pensare su chi può essere o dove l'ho vista e le dico: "Accomodati pure."
Lei annuisce, dicendo: "Grazie" e si siede.
Una volta che si è seduta, non riesco più a controllare la mia curiosità, così le chiedo: "Come mai hai deciso di salvarmi?."
La vedo molto persa e sembra che stia cercando di trovare la risposta migliore. Alla fine, dopo un po' di incertezza dice: "Ti ho visto in pericolo, non potevo lasciarti lì, dovevo fare qualcosa per aiutarti sennò saresti morto se fossi rimasto un minuto di più."
Non so perché, ma penso ci sia altro sotto, però ora sono in questo ospedale e non mi posso permettere sforzi per peggiorare la mia situazione.
Così, cambio discorso e le dico: "Ci siamo mai incontrati prima? Ha un viso conosciuto, ma non riesco a ricordarmi di te. Forse ci siamo incrociati sulla nave o sulla terra ferma?."Spero tanto in una risposta positiva, ma niente. In modo frettoloso e brusco risponde: "No!"
Non la capisco per niente questa signora. Prima mi salva, poi viene in ospedale fino al mio risveglio e ora risponde così. Dà proprio le risposte necessarie senza approfondire altro.
Stiamo in silenzio per alcuni minuti, perché io non so più cosa dire, non voglio né pressarla e nemmeno scocciarla con le mie domande.
Dopo alcuni minuti, lei prende la parola e chiede: "Così lei ha un figlio?"
Mentre mi fa la domanda, noto un qualcosa di strano in lei, le rispondo e dico: "Puoi darmi tranquillamente del tu, inoltre sì, ho un figlio bellissimo e si chiama Jorge, tu hai figli?"
La vedo diventare più triste e dirmi: "Sì, però è una storia complicata."
Così capisco subito che la situazione non è delle migliori e le rispondo: "Tranquilla, quando avrai bisogno e se vorrai parlarmene, io sono qui."
Lei annuisce e con un po' di voce sussurra un: "Grazie."
Subito dopo, aggiunge: "Ora devo andare, si è fatto tardi, passerò a trovarti."
Con il sorriso sul volto e un po' dispiaciuto che vada via, le dico: "Ti ringrazio davvero per tutto quello che hai fatto per me, sono davvero molto felice che tornerai di nuovo a trovarmi."
Lei mi fa un sorriso bellissimo e mi saluta con la mano, richiudendosi la porta alle spalle.
Questa signora mi fa uno strano effetto. Mi provoca tante emozioni messe insieme. Non so nemmeno descrivere a parole quello che sento, è un qualcosa che non ho mai provato prima. Spero davvero che torni.
Nel frattempo, Alexander, vedendo uscire Hope, rientra nella stanza e mi dice: "Martin si è fatto molto tardi, mi sarebbe piaciuto poter rimanere e parlare un po' anche di quello che vi siete detti, ma credo sia meglio andare da Jorge ora, sarà sicuramente in pensiero."
Gli rispondo subito: "Non ti preoccupare per me, abbiamo tempo per parlare, vai dal mio piccolo e digli di stare tranquillo che è tutto apposto."
Non vedo l'ora di poterlo riabbracciare. Mi addormento con questo pensiero e dormo tranquillamente, fino a quando un brutto sogno mi fa svegliare di soprassalto.
Ho sognato che qualcuno mi portava via Jorge. Che incubo, sarà solo perché mi manca tanto, sicuramente.
Così mi tranquillizzo e cerco di addormentarmi di nuovo pensando al mio piccolo.
Alexander
Come immaginavo Jorge era molto preoccupato, così gli ho detto: "Stamattina sono andato con tuo padre ad aiutare le altre persone, poi i medici l'hanno visto e gli hanno detto che volevano controllarlo perché avevano visto che aveva qualche ferita. Poi sono stato lì con lui per non lasciarlo solo."
Lo vedo tranquillizzarsi un po' e rispondermi: "E le altre persone come stanno? Lui adesso dov'è?"
Per fortuna non ci sono stati morti, stanno tutti bene, c'è solo qualche ferito, ma niente di grave e di questo sono felicissimo. Per fortuna qui sulla nave sono tutti molto bravi nel lavoro che fanno.
"Le persone stanno tutte bene. Lui è ancora in ospedale, vogliono tenerlo un po' lì per fargli tutti i controlli e per assicurarsi che stia bene" dico, sperando si tranquillizzi di più.
"Quando posso vederlo?"
Mi chiede con fare speranzoso.Spazio autrice:
Ciao a tutti 🤗
Cosa ne pensate di tutta questa situazione?
Cosa ne pensate di Martin, di Jorge, di Alexander e della signora White?
Vi è piaciuto questo capitolo?
Mi farebbe molto piacere sapere le vostre opinioni e consigli!
Grazie per il supporto e l'aiuto che mi date, siete davvero in tanti, il che mi rende davvero molto felice!
Grazie ancora a tutti!
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Il bambino della nave
General FictionIl mare porta con sé dei segreti, molti dei quali sono pronti a cambiarti la vita. Questo è quello che è successo al capitano Martin. In una delle poche volte in cui dovrà scendere sulla terra terra ferma, potrebbe avere un incontro inaspettato, l...