CAPITOLO 38
Hope
Come al solito quando hai fretta tutto spunta fuori e ti fa fare sempre più ritardo di quanto non lo sei già.
Ho optato per un look semplice: jeans e camicia; come scarpe ho scelto un paio di stivaletti, e il trucco è abbastanza delicato. Mi guardo un'ultima volta allo specchio, dopodiché prendo la borsa e con Josh ci dirigiamo fuori dalla porta.
Dopo tutti gli imprevisti successi, con venti minuti di ritardo, all'incirca, riusciamo ad arrivare al parco.
Martin mi odierà, ogni volta che dobbiamo incontrarci faccio ritardo, ma non so, mi prende una specie di ansia che mi rallenta in tutto.
Mi ripeto sempre in testa le parole e il discorso che devo fare con lui, ma ogni volta finisce sempre che non dico mai niente di quello che ho pensato. Una volta che è davanti a me mi sento più tranquilla e tutta l'ansia che avevo le ore prima svanisce.
Da lontano scorgo la figura di Martin e lo saluto, mentre noto la felicità negli occhioni azzurri di mio figlio, nel vedere Jorge.
"Gli occhi non mentono mai. Dagli occhi si può capire tutto il passato di una persona, si può capire se in quel momento è triste o meno. Gli occhi o ti abbracciano o ti scansano, non esiste via di mezzo."
Così ci avviciniamo, ma ci dividiamo subito visto che Josh va incontro alla chioma bionda di Jorge e io raggiungo l'uomo che mi guarda con un sorriso stampato sul volto. Forse, anche questa volta aveva paura che non mi presentassi.
Anche lui mi viene in contro e, quando siamo abbastanza vicini, afferma: "Certo che darti un appuntamento è davvero molto difficile. La prossima volta devo ricordarmi di dirti almeno mezz'ora prima e io di presentarmi mezz'ora dopo."
Dice autoritario, per poi scoppiare in una fragorosa risata e abbracciarmi."È una sensazione bellissima quando si abbraccia una persona e l'altra ricambia. Sono i piccoli gesti a far capire quanto qualcuno tiene a te. Esistono vari tipi di abbracci. Ci sono quelli per scaldarti, per confortarti, per consolarti o perché si ha bisogno, ma ognuno di essi è davvero importante!"
Io mi rilasso, avevo davvero molta paura che si fosse seriamente arrabbiato.
Dopo un po' riprende a parlare in un modo dolcissimo, affermando: "Guarda come sono teneri, che bello vedere che si divertono così tanto, spero tanto che dopo che sapranno la verità non cambierà niente."
Lo guardo negli occhi e posso notare che sono lucidi ed emozionati, così gli prendo le mani e gli dico: "Tranquillo andrà tutto bene, secondo me parte della verità l'hanno già capita da soli, non ci resta che dirgli l'altra metà, sono sicura che si accetteranno e si vorranno bene."
Vedo il suo volto farsi subito triste, pensando a qualcosa.
"Martin, c'è qualcosa che ti turba?""In realtà sì, stavo pensando ad una cosa che non mi era proprio passata per la mente."
"Cosa?"
Dico in modo brusco, ho davvero paura.Lui sembra accorgersene, infatti risponde: "Stai tranquilla, stavo solo pensando che appena ritornerò a lavorare sarà tutto molto più difficile. Io non voglio separarmi da Jorge, non mi va che tu li tenga un periodo e io un altro; non posso nemmeno abbandonare il mio lavoro, come tu non puoi lasciare la tua vita qui."
Posso notare tutta la tristezza e la sua paura in quelle frasi, però io sono abbastanza tranquilla, così prendo a parlare e dico: "E se ti proponessi una cosa?"
"Cosa?"
Domanda sempre in modo triste."E se ti proponessi di farmi lavorare sulla tua nave e di ospitare Josh come tuo figlio? Un po' come una famiglia. Per quanto riguarda me potrei aiutarti, conosco molte lingue quindi penso possa servire per i tuoi passeggeri, posso aiutare Charlotte come babysitter, posso aiutare Alexander in cucina, oppure posso fare le pulizie, qualsiasi cosa tu vorrai. In fondo passavo già molto tempo sulla tua nave, non mi dispiacerebbe viverci e portarci anche mio figlio. L'importante è che accetti la mia proposta."
Affermo in modo euforico e sul suo viso è nato un sorriso vero e sincero.Martin
Sono così contento della proposta di Hope che ho le lacrime agli occhi.
"Per capire una persona è fondamentale osservate il suo sguardo. Gli occhi possono essere l'opposto della scrittura. Per scrivere bene e per far arrivare il testo al lettore, bisogno scrivere con la giusta punteggiatura; ma, con gli occhi non serve punteggiatura, gli sguardi parlano da soli, tutti d'un fiato!"
L'abbraccio in modo delicato e con tutta l'emozione che provo gli dico: "Grazie, grazie, grazie. Ovvio che accetto, come posso rifiutare di far vivere mio figlio con suo fratello e una bellissima donna."
Mi stacco dall'abbraccio, le prendo la mano e affermo: "Ora non ci resta che dire la verità, sei pronta?"
"Sono prontissima. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura con te e i miei figli."
Dice, molto felice.Poi, subito dopo, ad alta voce per farsi sentire grida: "Josh, Jorge venite qui dobbiamo parlarvi."
"Arriviamo." Gridano insieme e in men che non si dica ce li ritroviamo davanti.
"Mamma?" Dice Josh
"Papà?" Domanda Jorge
"Cosa dovete dirci?" Chiedono insieme, in modo felice.Spazio autrice:
Ciao a tutti 🤗
Cosa ne pensate di questa situazione?
Vi è piaciuto il capitolo?
Mi farebbe molto piacere sapere ciò che pensate!
Voglio ringraziare tutte le persone che leggono la mia storia. "Il bambino della nave" ha raggiunto le 10.568 visualizzazioni!
In particolar modo ci tengo a ringraziare tutte quelle persone che seguono la mia storia capitolo dopo capitolo, aspettando con ansia il mio aggiornamento. Non starò qui a taggarvi perché siete molti, però sicuramente chi segue la mia storia capirà!
Grazie ancora a tutti!
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Il bambino della nave
General FictionIl mare porta con sé dei segreti, molti dei quali sono pronti a cambiarti la vita. Questo è quello che è successo al capitano Martin. In una delle poche volte in cui dovrà scendere sulla terra terra ferma, potrebbe avere un incontro inaspettato, l...