Il bambino della nave

41.

CAPITOLO 41

Martin

Io e Alexander abbiamo pensato di ricominciare la nostra avventura con una sorpresa per i nuovi passeggeri, in particolar modo per la madre dei miei figli e Josh.

Digito il suo numero di cellulare e, dopo pochi secondi, risponde e gli dico in preda all'ansia: "Buongiorno Alex, ci sei? Hai tutto pronto? Ti ricordi ogni cosa di quello che ti ho detto? Non ti dimenticare niente, mi raccomando. Ricorda anche quello che ho detto per te e Charlotte."

Dall'altra parte della chiamata lo sento scoppiare in una fragorosa risata, stavo per controbattere, ma lui conoscendomi smette subito; diventa serio e inizia a parlare: "Martin stai tranquillo, ho tutto pronto, sono sicuro che sarà una bellissima serata per tutti."

"Lo spero."

«Voglio che questo nuovo ritorno sia ancora migliore del precedente e che i passeggeri continuino a preferirci.»
Penso tra me e me.

Alexander però mi distoglie dai miei pensieri richiamandomi più volte e domandandomi: "Quante persone saremo?"

"Non so il numero preciso, ma so che saremo molte e ne sono felicissimo perché nonostante quello che è successo ci sono persone che continuano a sceglierci."

"Menomale, allora a dopo!"

Ricambio il saluto e riattacco.

È arrivato il momento di chiamare la mia famiglia e di iniziare a dirigerci a casa del mio amico per cambiarci.

"Hope! Jorge! Josh! È arrivato il momento, siete pronti? Avete preso tutto?"
Domando speranzoso.

"Sì, abbiamo preso tutto, ma è ancora presto Martin!"
Ribatte Hope.

"Dobbiamo passare prima da Alexander, quindi siamo in orario."
Affermo sicuro di me, senza farle sospettare niente.

"Come mai?"
Domanda la madre dei miei figli con fare interrogativo.

"Dobbiamo decidere le ultime cose."

Lei sembra crederci visto che annuisce, così prendiamo tutte le valige e iniziamo a dirigerci da lui.

«Nel frattempo Charlotte dovrebbe essere arrivata, così può aiutare Hope, Jorge e Josh con i vestiti. I restanti sono già sulla nave, così, appena le persone saliranno, potranno scegliere quello che più gli piace e indossarlo. Credo che non ci siamo dimenticati niente.»
Penso tra me e me, ma a porre fine a questi miei pensieri è una bellissima donna dai capelli biondi e gli occhi azzurri che mi domanda: "Che hai Martin? Ti vedo pensieroso. Tutto bene?"
"Sono solo un po' preoccupato. Voglio che sia tutto perfetto."
Lei sembra capire, infatti annuisce e dopo pochi minuti dalla nostra breve conversazione ci ritroviamo davanti casa di Alexander.

Busso in modo energico e tutti mi guardano stranamente.

«Basta! Devo assolutamente calmarmi.»

Il mio amico si presenta alla porta, affermando scherzando: "Martin, ti sento, la porta serve ancora."

Tutti alla sua affermazione scoppiano in una fragorosa risata, ma sentendo loro, inizio anche io a ridere.

"Entrate!"
Afferma spalancando il portone e facendoci strada.

"Charlotteeeeeee"
Grida euforico Jorge, correndole incontro e saltandole addosso per abbracciarla.

Lei lo prende in braccio e subito dopo afferma: "Mi sei mancato tanto! Si ricomincia la nostra avventura!"

"Siiii!"
Dice Jorge, abbracciandola ancora più stretta.

"Hope, Jorge, Josh, seguitemi così lasciamo gli uomini a parlare di lavoro!"

Hope

Arriviamo in una corridoio e Charlotte afferma: "Aspettatemi qui, devo andare a prendere delle cose!"

Annuiamo tutti in attesa che lei torni.

"Eccomi qui!"
Dice con tre confezioni di copri abiti bianchi, purtroppo dentro non si intravede niente, nemmeno una piccola cosa del contenuto.

Charlotte osserva le buste e dice:
"Questo è per te Hope!"
Porgendomelo.
"Questo, invece, è di Jorge."
Afferma dandoglielo.
"E questo infine è per il nuovo arrivato!"
Dice tendendolo verso quest'ultimo.

"Cosa sono?"
Affermiamo all'unisono.

"Sono da parte di Martin, sono stati scelti da lui. Entrate ognuno in una stanza diversa, così scoprirete cosa si nasconde all'intero di queste buste bianche."

Apro la confezione e vedo un vestito da principessa. Rimango titubante, è di una bellezza infinita. Il corpino è tutto ricoperto da piccoli diamantini argento e blu e la gonna è molto molto ampia.

Mentre lo indosso sento una strana, ma meravigliosa sensazione in me.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio situato vicino all'armadio e mi sento stupenda. Decido di dirigermi fuori. Jorge e Josh erano già pronti, indossavano lo stesso vestito di Superman, come da veri supereroi e fratelli gemelli.
Mentre esco li vedo con gli occhi spalancati e i miei figli affermano insieme: "Wow! Sei una principessa mamma!"

Mi iniziano a scendere le lacrime dalla gioia, ancora non riesco a crederci è la prima volta che Jorge mi chiama "mamma", infatti domando nuovamente: "Jorge come mi hai chiamato?"
Nella mia testa spero non sia stato un sogno, ma non appena sento la sua risposta capisco che è la realtà, infatti risponde:
"Mamma."
Afferma con fare ovvio.

Lì non riesco più a trattenere le lacrime, mi sento felicissima.

Corro subito ad abbracciare il mio piccolo e a dirgli quanto gli voglio bene e, dopo pochi secondi, al nostro abbraccio si aggiunge Josh, anch'esso contentissimo per tutto quello che sta succedendo nella nostra vita.

Charlotte, invece, osserva tutta la scena e dopo che ci liberiamo dall'abbraccio, afferma: "Prima di ogni cosa sei stupenda Hope, secondo siete proprio una meravigliosa famiglia, sono contenta di intraprendere questa nuova avventura anche con voi. Ora che ne dite di dirigerci verso il fortunato?"

"Sì."
Affermo molto emozionata e preoccupata per l'opinione di Martin.

Spazio autrice:
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