37.

227 69 86
                                    

CAPITOLO 37

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

CAPITOLO 37

Il giorno dopo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il giorno dopo

Martin

Ho l'ansia e il cuore che mi va a mille e le gambe che mi tremano. Sembra quasi un flashback, mi sembra di rivivere quel momento in cui ho dovuto dire tutta la verità a Jorge.

Questa volta, però, ho ancora più paura. Ho il timore che una volta che scopre tutta la verità voglia conoscere anche sua madre e che si dimentichi di me.

"Cos'è là paura?
Sembra una domanda facile, ma in realtà non lo è per niente. Esistono vari tipi, ed ognuno di noi ne possiede una. È un'emozione difficile da gestire. La cosa più importante è lottare e non tirarsi mai indietro, sennò la paura vincerà sempre."

L'unica cosa che mi mette un po' di tranquillità è il fatto che Hope non ci ha mai voluto dividere, quindi spero non succeda adesso.

Hope

Il momento di dire tutto a Josh e Jorge sta arrivando. Ho paura che Jorge possa non accettarmi, non voglio che pensi che lui non l'ho voluto mentre Josh sì, perché per me sono importanti entrambi allo stesso modo.

Forse l'ho capito troppo tardi, però poi ho compreso che anche se sono frutto di una violenza, loro sono i miei figli e non prendono niente da quell'uomo, per i miei figli quell'uomo non esiste né ora e né mai.

"Un vero uomo non è colui che conquista una donna con la forza delle mani, ma con la forza del cuore. La violenza non è forza, ma debolezza."

Può sembrare un discorso egoista, lo so, ma se lui li voleva morti, non li potrà di certo volere adesso.

Poi Martin è stato la figura del padre perfetto per Jorge, non come lui che ha fatto di tutto per ucciderli, mi ha fatto scappare di casa, mi ha fatto perdere tutto, persino i miei figli.

Per Josh non ho molta paura, perché lui ha sempre voluto un fratello, quindi so che accetterà Jorge subito, anzi l'ha già fatto quel giorno all'ospedale.

La mia paura più grande è che Jorge non possa accettarmi.

Stavo pensando come raccontargli tutto, e poi l'ansia mi assale, come posso spiegare ad un bambino tutto questo? Come posso dire che suo padre biologico è un mostro?

Non posso, non potrei mai fare una cosa del genere ad un bambino, anzi a mio figlio.

Josh

Sono contento, mamma mi ha detto che andremo al parco per poter giocare sulle giostre e che lì incontreremo due persone speciali.

Mi domando chi possano essere, ma in tal caso sono molto felice.

"Mamma, mamma dai muoviti è tardi, dobbiamo andare al parco!"
Affermo entusiasta e gridando con tutta la forza che ho in gola.

"Un attimo e sono pronta!"
Mi risponde mia mamma, con un tono più alto di voce, per farsi sentire, poiché è nella stanza accanto.

Jorge

Papà mi ha appena detto che oggi vuole passare un po' di tempo con me, visto che dopo l'incidente non siamo potuti stare vicini.

Sono davvero felice perché era da tanto che non passavo un po' di tempo con mio padre.

Purtroppo prima c'è stato il fatto della verità e non ci siamo parlati per un po', o meglio, lui sì, mi ha parlato, sono sempre stato io ad essere distaccato, anche se non se lo meritava affatto.

Dopo c'è stato l'incidente, ed essendo stato ricoverato all'ospedale per più di una settimana, non ci siamo visti molto.

Questo pomeriggio ci servirà.

Vedo mio padre davanti a me che mi osserva e poi afferma: "Perché stai guardando un punto fisso e sorridi? A cosa stai pensando?"

"Pensavo a quando sono fortunato ad averti trovato, o meglio tu hai trovato me, ma fa lo stesso."
Dico correndo ad abbracciarlo.

"Jorge tu mi hai insegnato tanto e come ti ho già detto anche se non sei mio figlio biologico, per me è come che lo fossi. Sei il mio orgoglio, sei la cosa più importante della mia vita, non dimenticarlo mai."
Afferma in modo molto emozionato.

"Ti voglio tanto bene. Però ora basta, su papà, muoviti, il parco e le giostre ci aspettano."
Dico saltellando per la stanza.

"Te ne voglio anche io. Hai ragione, metti il cappello e il giubbotto e siamo pronti."
Afferma, cercando di trattenere l'ansia.

Martin

Con Hope abbiamo deciso di incontrarci nello stesso parco in cui ci siamo visti ieri. Abbiamo pensato che Jorge e Josh si sarebbero divertiti molto a correre in quel prato verde e a giocare sulle giostre.

Una volta arrivati guardo la faccia di Jorge e dalla sua bocca esce un "Wow".

E ora, nel frattempo che Jorge gioca, non mi resta che sedermi e aspettare l'arrivo di Hope.

L'ansia aumenta sempre più.

Spazio autrice:
Ciao a tutti 🤗
Al prossimo capitolo anche Jorge e Josh sapranno la verità!
Come pensate reagiranno?
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Vi piace?
Aspetto curiosa le vostre opinioni e consigli!
Inoltre, colgo l'occasione per dirvi che sto partecipando al "Coco's Contest" e i lettori sono chiamati a votare le loro storie preferite.
"Il bambino della nave" è la storia numero uno, mi farebbe davvero molto piacere se mi sostenete, votandomi.
Vi lascio qui il link 👇🏻
https://my.w.tt/fEuMAPJUNT
Oppure basta andare sul profilo di confusedwriter00 e li troverete il Contest!
Ringrazio chi l'ha già fatto e chi lo farà!
Grazie ancora a tutti!

tt/fEuMAPJUNTOppure basta andare sul profilo di confusedwriter00 e li troverete il Contest!Ringrazio chi l'ha già fatto e chi lo farà!Grazie ancora a tutti!

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Il bambino della naveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora