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Correvo per la città su un tacco a spillo di 10 centimetri, ero in ritardo per l'incontro con la casa editrice interessata al mio libro e di conseguenza alla mostra di Armand che si sarebbe tenuta tra poche ore.. Mi squillò il cellulare. <<Armand spero sia importante.. Mi sto impiccando nel tempo..>>

Armand rise <<Amore ti ricordo che devi andare a prendere il tuo vestito per stasera..>>

Cazzo!!!! <<Cavolo mi sono scordata!>>, aprii la porta dello studio del signor Thompson. <<Armand.. sarò in orario, te lo giuro.. Ora devo andare.. Augurami buona fortuna>>

<<In bocca al lupo!>>, fece ridendo

<<Ma crepi!>>, chiusi il telefono.

Mi presentai nell'ufficio del signor Thompson con il fiatone <<Mi scusi i 10 minuti di ritardo..>>

Sorrise educatamente. <<Non fa niente.. abbiamo tempo!>>

Io non ho tempo!

Iniziò a parlare descrivendo come gli era piaciuto il mio lavoro, e le sue intenzioni per farmi guadagnare dopo la pubblicazione. Dopo un'ora concluse <<Sarà in commercio dai primi di marzo!>>

Dentro di me saltavo di gioia, ero davvero felice. Guardai l'orologio, mi alzai e dopo i saluti finali uscii dallo studio. Erano le sei, la mostra apriva alle sette e mezza..

Il vestito che Armand aveva preteso di comprarmi era molto. Molto elegante. Era un modello ampio.. Come una principessa, rosso, con delle gemme e perle sulla vita. Non aveva voluto dirmi quanto l'aveva pagato..

Ore 7.20. Ero a casa che mi stavo preparando.. Quando ricevetti una telefonata dal numero di Klaus. Doveva venire alla mostra di Armand anche lui..

<<Ellen..>>, aveva la voce affaticata.

<<Klaus! Sono in perfetto ritardo.. Lo so non rimproverarmi.. Tu sei già lì?>>, dissi tutto d'un fiato.

Si schiarì la voce. <<Ellen io non me la sento a venire.. Ieri sera ho avuto una delle mie solite fitte e sono stato male.. Ho paura..>>

Dimenticavo di dirvi che Klaus soffriva da sempre di disturbi legati al cuore.. Nulla di grave ma si impressionava facilmente.

<<Klaus se è questa la causa non la accetto.. Ci sarà tanta gente e se dovessi sentirti male ci sono io! Dai!>>, lo implorai.

Ci fu un attimo di silenzio. <<E va bene.. Vengo solo per farti felice!>>

Applaudii <<Caro devo andare.. Armand mi ucciderà! ci vediamo lì>>, dissi attaccando.il telefono.

Mi sentivo bellissima con quel vestito. Ero in tema con la serata, anche gli altri invitati erano vestiti con abiti molto eleganti. Erano le 7.36 quando scesi dalla macchina e andai verso Armand all'entrata. <<Scusa il ritardo.. Ero impegnata a farmi bella>>

Mi stampò un bacio sulle labbra <<Lei è bella con qualunque cosa addosso.. Signora Gilbert>>

Mi chiamava così da quando avevamo deciso di sposarci.. lo amavo

Tratta bene il mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora