Tratta bene il mio cuore

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Eravamo elettrizzati all'idea di partire tra meno di 12 ore. Facevamo le valigie con un sorriso  a 32 denti, provocandoci a vicenda come adolescenti.

<<Fatto!>>, esultai chiudendo la valigia <<Ora facciamo il conto alla rosvescia delle ore che ci mancano>>

Armand mi cinse la vita con le braccia <<Tesoro io devo andare in studio a sistemare delle pratiche.. Alle 7 e mezza sono qua>>

<<Come vuoi, io ne approfitto per fare un po' di jogging>>, risposi baciandogli la guancia.

Mi vestii in un secondo, cuffie nelle orecchie e bottiglietta dell'acqua: stavo facendo jogging nel solito sentiero del parco lungo 4 chilometri.

<<Anche tu corri qua?>>, Michele mi stava correndo a fianco da qualche minuto. Mi tolsi le cuffie e risposi: <<Sì. Diciamo che è un rituale mio e di Armand.. ma deve sbrigare delle faccende prima di partire..>>

Lui annuì <<Bell preferisce andare in palestra>>

Sorrisi <<Beh ci sono gusti e gusti>>

<<É da un po' di tempo che non la capisco proprio.. è una serpe!>>, disse sospirando. Non capivo se il suo tono era scherzoso o davvero pensava quello che aveva detto.

Quando vide il mio viso perplesso rise appena <<Non ti volevo impressionare.. Scusa!>>

Mi rassenerai <<Nulla.. Non scusarti di nulla>>

Allora non ci vedo male io su Bell!

<<Preghiamo i passeggeri di allacciare le cinture, pronti al decollo>>, il pilota aveva fatto il suo solito discorso assieme alle hostess sulle norme di sicurezza.

Sebbene era la quarta volta che prendevo l'aereo, mi sentivo sempre un po' spiazzata quando il veicolo si alzava dal terreno.

Armand mi prese la mano nella sua sorridendomi <<Benvenuta in paradiso piccola>>

Lo guardai a mia volta e gli risposi <<Già c'ero da un po' amore..>>