Una volta fuggite dalle grinfie di Noah, grazie all'aiuto di Lydia, si trovarono dentro la biblioteca, con il fiatone per la corsa. I loro sguardi si incrociarono per un istante, per poi scoppiare in una contagiosa risata ma venivano subito poco zittite da alcuni studenti del terzo anno che stavano studiando.
"Ti ringrazio." bisbigliò Octavia sorridendo alla ragazza, cominciando a camminare. "Mi sembravi in difficoltà, e poi anch'io ero in tenta di venire in biblioteca. Mi calma." rispose ricambiando il sorriso stando accanto a lei. Era una ragazza piacevole, per la prima volta non sentivo il bisogno di parlare a ruota libera per colmare il silenzio imbarazzato. Lo sguardo di Octavia si spostó verso gli scaffali dei vari libri di leggende e miti. Lydia seguiva con lo sguardo i movimenti di Octavia, cercando di capire che cosa stesse cercando.
"Cerchi qualcosa in particolare? Se posso, potrei aiutarti." disse con tono gentile. Octavia ritornò a guardarla. La pelle di Lydia era bianca, ma aveva dei riflessi gialli era un perfetto blackground per il resto dei suoi colori degli occhi e capelli.
"Vorrei trovare qualche storia...non so di preciso, ma la scorsa notte ho visto un..un... film! Film di fantascienza! È la protagonista si faceva chiamare, Shiraya!" disse grattandosi per qualche secondo la nuca. Non era brava a mentire, ma per il momento doveva.
"Shiraya....Mmh...potremmo vedere in qualche libro mistico!" rispose senza chiedere spiegazioni. Oltre ad essere comprensiva, era molto intelligente. Accanto a Lydia c'era un adolescente alquanto strambo, con un grosso brufolo sul mento. Non smetteva di guardare Lydia. Octavia gli lanciò una delle sue occhiatacce, facendo spaventare il ragazzo che riprese subito a guardare il suo quaderno.
"Trovato!" esclamò Lydia soddisfatta. Octavia le sorrise, ed entrambe aprono il libro di misti e leggende, cercando il nome Shiraya.
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"Ecco... Shiraya. La madre della distruzione. Si ritiene sostenga tutti i pianeti dell'universo. Si dice che ogni volta che Shiraya si slega, la creazione della vita avviene, ma quando finalmente si riavvolge, il mondo cessera di esistere. Definita anche come "colei che rimane", è l'unica che continuerà a dimorare quando tutto il resto dell'universo sarà annientato. " lesse Lydia con attenzione "Mi ricordo che mio padr-.." aggiunse senza terminare la frase non appena notò il viso pallido di Octavia. "Tutto bene??" disse Lydia preoccupata. Octavia deglutì quella poca saliva che aveva.
Era solo un sogno. Nient'altro.
"Si, scusa e che stamattina non ho fatto colazione. Sarà un calo di zuccheri!" rispose sorridendole appena. Doveva smetterla di pensarci più di tanto. I pensieri l'avrebbero solamente mangiata lentamente.
Lydia non aggiunse altro, chiuse il libro e lo mise sullo scaffale. Posò una mano sulla spalla di Octavia, sorridendole. Grazie a quel tocco, i piccoli brividi e i brutti pensieri, anche se per poco, svanirono.
