Break the deal.

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Gli dei non intendevano crearli.
Ma un giovane uomo, avido, di nome Grokkon fece mescolare i quattro elementi.
Terra, aria, mare e fuoco vennero mescolati per formare delle creature viventi. Ma gli elementi però erano instabili e le proporzioni direttose, così che il risultato finale fu atroce: gli esseri creati non avevano sembianze, tanto meno non erano obbedienti agli dei. Tutti i mostri, insieme alla loro oscurità, erano diventati potenziali usurpatori del trono immortale. Nei cieli si diffuse la paura, e tutti gli abitanti del monte Kailash, caddero nel panico più totale.
Gli dei allora, condannarono Grokkon, all'oblio dell'oscurita, consegnando al re della luce Kronox, una spada magica, potente da riuscire a far spaventare Grokkon.

Dopo anni di guerra, lotta e sangue. I due Re stipularono un patto di pace, un ultimatum che non doveva assolutamente essere infranto. Poco dopo iniziò l'età dell'armonia. Restava solo un'unica, tacita regola: le due creazioni, gli abitanti della luce e dell'oscurita, non dovevano mai incontrarsi, conoscersi e innamorarsi.
Ma qualcuno avrebbe dovuto spiegarlo a Jennifer Hefner, principessa e figlia del re Kronox, che si innamorò de principe nero. Aspettando una figlia, da lui.

Jennifer e Damon, decisero di parlare al re. Tenendo ancora all'oscuro la gravidanza della principessa, non volevano rischiare che la loro figlia venisse uccisa innocentemente.
Presero una carrozza per raggiungere l'enorme castello, situato sul monte. I seguaci del giovane principe nero, che giurarono fedeltà a lui fino alla morte, decisero di accompagnarlo.
Lo sguardo di Jennifer era proiettavo fuori, osservando la sua amata foresta e preoccupata, per la sorte che l'aspettava, mentre la sua mano sinistra si posava dolcemente contro il suo ventre.

 Lo sguardo di Jennifer era proiettavo fuori, osservando la sua amata foresta e preoccupata, per la sorte che l'aspettava, mentre la sua mano sinistra si posava dolcemente contro il suo ventre

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La principessa, di punto in bianco, si era chiusa in un bozzolo di pensieri da cui sembrava non ess re in grado di uscire.
Damon allora, sentendo la preoccupazione della fanciulla, le s'avvicino Ancora di più, sfiorandole dapprima con una mano la spalla e baciandole la testa nel tentativo di richiamare la sua attenzione. I due seguaci demoni, guardavano perplessi la scena. Incapaci di provare nessuna emozione, se non lealtà verso il proprio padrone.
Il principe si voltò verso la principessa e con la stessa mano che aveva posato precedentemente sulla spalla, scostò appena la spallina dell'abito. Si chinò e posando le labbra sull'incavo tra collo e spalla pose un delicato bacio.
L'effetto fu immediato, quasi miracoloso, simile ad una doccia gelida.
Jennifer si destò dai suoi pensieri di scatto, le labbra di lui ancora incollate al collo.
Lo allontano da se, arrossendo come un peperoncino.
"Damon!" urló risistemandosi l'abito "non difronte a loro!" cercò di nascondere il sorriso, rimanendo offesa e imbarazzata.
"Finalmente sei ritornata in te." Esclamò divertito il principe nero.
"Trovato nulla?" chiese la piccola elfa, amica di Jennifer da quasi una vita intera. Aveva deciso di aiutarla, in nome della loro amicizia. Anche se non si fidava dei demoni.
Appena pronunciate quelle parole, il calore del rossore sulle guance della principessa svanì, come fosse mai esistita.
"Nulla...che possa aiutarci a convincere mio padre." ammise abbassando il tono.
"Qualcosa ho trovato." Aggiunse Damon con un vago tremore nella sua voce, attirando l'attenzione delle sue guardie.
"Non se ne parla!" Rispose con tono secco la principessa guardandolo.
Damon non rispose subito, ma portò le sue labbra contro la fronte tiepida della principessa, sussurrando contro la sua pelle.
"Fidati di me."
La principessa socchiuse gli occhi sentendo quelle parole, sperando e pregando gli dei che tutto si sarebbe risolto.

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