No matter.

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Octavia era rimasta accasciata a terra, terrorizzata pensando di aver visto uno spettro, o qualche essere sovrannaturale. Il suo battito cardiaco non la smetteva di battere, così come la sua pelle d'oca. La sua attenzione viene subito spostata dalla voce di un ragazzo, la sua voce. La voce di Noah. Guardó verso il ragazzo, la quale le rivolse il suo solito sorriso sereno, che la confortò.

"Non pensavo che i fiori ti sarebbero piaciuti così tanto."
Esclama sorridendo, appoggiandosi subito dopo di spalle contro il tronco tenendo lo sguardo basso sulla ragazza che cercava di riprendere coscienza.

"Noah?"
"Bè..Si sono io."
La ragazza scosse la testa per poi alzarsi da terra e cercare con lo sguardo la donna che aveva visto poco fa, senza successo.
"Tutto bene?" domandò il ragazzo preoccupato, notando il viso pallido di Octavia.
"Si, sto bene! Tu che ci fai qui?"
"Ho finito da poco un esame, e ho sentito i richiami da parte di Lydia e Connie...ed eccomi qua." disse indicando con un gesto i due amici che stavano giusto dietro di lui, curiosi nel assistere la scena tra i due.
Gli occhi di Octavia si alzarono verso l'alto sorridendo, per poi afferrare la sua borsa da terra.
"E dunque?io devo andare."
"Lo sapevo." si mise subito dopo difronte a lei, bloccandola.
"Domani passerò a prenderti verso le 7h del mattino, okay? Andiamo in campeggio e sono invitati anche i tuoi amici!"
"Cos-?..." non le diede il tempo di rispondere che il ragazzo scappò verso il cancello dove il suo gruppo d'amici lo stavano aspettando.
"EVVIVA!" urló Connie contento buttandosi a capofitto su Octavia, abbracciandola.
"Ho sempre amato il campeggio!"
"Calma Connie, così la strozzi!" risponde Lydia tenendo le braccia conserte.

Un leggero venticello agitava le foglie, ed Octavia fece un piccolo respiro per dimenticare quella sagoma dalla sua mente, sentendo la campanella di fine lezione.
Dopo aver sorriso ai due ragazzi, inspirò ancora, mentre una sensazione di sollievo le pervadeva come la luce del sole.
Come aveva potuto essere così sciocca? Era una bellissima giornata, piena di sorrisi, e non stava per accadere niente di male.

Il giorno seguente...

Octavia si alzó ancora più presto del solito quella mattina. Sentiva Sam che si affaccendava in camera sua. Dean era ancora profondamente addormentato, rannicchiato nel suo letto come un topolino. Octavia oltrepassò silenziosamente la porta semiaperta di Sam, scendendo poi le scale. Iniziò a prepararsi il caffè, spostando lo sguardo verso la finestra, notando il melo che era popolato unicamente dai soliti passerotti. Octavia, che era andata a letto con un mal di testa martellante, levó il viso portandosi una mano sulla fronte. Si sentiva molto meglio del giorno precedente.

"Buongiorno" disse Sam entrando in cucina.
"Buongiorno, ho preparato il caffè." sorride Octavia soddisfatta mentre il ragazzo si versava il tutto nella sua tazza.
"Ieri sera sei rientrata tutta pallida, il mal di testa ti è passato?"
"Si, sarà stato a causa degli esami..."

Bugiarda

"Come mai ti sei svegliata così presto? Oggi non hai scuola, o sbaglio?"
chiese curioso Sam, sorseggiando il caffè
"Bè si...oggi dovrei andare ad un campeggio"
Sam si bloccò, deglutendo le ultime gocce di caffè amare bloccate in gola. Octavia non notò la sua preoccupazione, finisce di sorseggiare quel poco di caffè che era rimasto.

"Con chi andrai?" la voce di Sam si fece più rauca
"Mmh Noah, Connie e Lydia. Penso che andremo verso il mare." Rispose sbadigliando
"Non è un problema se ci uniamo io e Dean?"
Octavia guardò perplessa Sam per qualche secondo, sentendo i passi di Dean scendere le scale.

"Per me non c'è nessun problema, ma perché?"
"Uhm..io amo il campeggio." sorride cercando di nascondere il sarcasmo in quella frase. Octavia scrutò i suoi occhi, cercando di capire il motivo. Ma non diede peso, al momento la sua mente era ancora offuscata dalla sagoma che vide a scuola.
"Vedrai, ci divertiremo in campeggio."
"COSA?!" esclamò Dean entrando in cucina mezzo addormentato.
"Il campeggio!" ha ripetuto Sam.
"Andremo in campeggio, vicino al mare. Gli amici di Octavia hanno organizzato il tutto."
"Il sottoscritto non fa campeggio." Ha puntualizzato Dean con freddezza, portando una mano fra i suoi capelli scombussolati, camminando scalzo per la cucina, alla ricerca di qualche cibo da sgranocchiare.
"Ti piacerà Dean!" disse Sam sorridendo al fratello mentre Octavia rimase ferma a guardare i due ragazzi, sorridendo nel sentirli discutere come due ragazzi alle medie.
"Non c'è niente di meglio che svegliarsi all'aria aperta con la luce del sole del mattino, cuocere il cibo intorno al falò, giocare in spiaggia. È un cosa meravigliosa!" disse Sam quasi recitando la parte, lo sguardo di Octavia si spostò verso Dean.
"Chi sei t-...?"
Sam fulminò il fratello maggiore, facendolo subito capire che doveva reggere il gioco. Il fratello sospirò prima di rispondere.
"Le birre non devono mancare." rispose Dean con un sorriso forzato.
Octavia tenne le braccia conserte, osservando con attenzione i due fratelli. Scosse la testa sorridendo, per poi uscire dalla cucina.

"Tra meno di un ora, Noah verrà a prenderci. Non fate tardi, altrimenti vi lascio qui!" urló la ragazza salendo le scale.

"Ma cosa diavolo ti prende?!"
sussurro ringhiosamente Dean, appoggiando la tazza.
"Dean, non possiamo lasciarla andare in campeggio da sola! Ha compiuto 18 anni, ricordi cosa disse Bobby?"
Il viso di Dean divenne serrato tutto ad un tratto, lasciandosi sfuggire un sospiro.
"Allora non facciamola andare, inventa qualche scusa da genitore per non farla uscire !"
"È riuscita ha prendere ottimi voti in tutte le materie, non ho nulla in mente! E poi scoprirebbe tutto, e non possiamo permetterlo."
La mano di Dean si spostò contro la sua fronte, preoccupato.

"Se succede qualsiasi cosa, anche un minimo segnale. Ce ne torniamo dritti a casa."
lo sguardo cupo e penetrante di Dean, fecero rabbrividire il fratello, che annui deglutendo quella poca saliva che aveva in bocca.

" lo sguardo cupo e penetrante di Dean, fecero rabbrividire il fratello, che annui deglutendo quella poca saliva che aveva in bocca

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