Chapter 6

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Harry
Fool For You

Non appena misi piede su quella nave, quella fredda mattina di febbraio, capì quanto realmente appartenessi a tutto quel blu che ricopriva il suolo sotto le nostre scarpe; quell'incredibile, spaventoso, e pericolosissimo blu, che da quel giorno in poi mi avrebbe perseguitato per il resto della mia vita.

Quando Liam mi sveglió, la mattina del giorno dopo, fu come ricevere un secchio di acqua fredda in volto. Non vi era luce nella stiva dove dormimmo, non vi era altro cibo all'infuori di quel po' di pane e zuppa che ci era riservato in quanto soldatin non vi erano neppure latrine.
Mi sentí così povero.

Scendemmo poche ore dopo il mio risveglio.
Il colonnello, che quel giorno scoprì essere il giovane Horan che un paio di anni prima conobbi al banchetto in onore del padre di Sophia, fece il suo discorso preparatorio per incentivarci alla battaglia; ma, in verità, non mi incentivó minimamente anzi, ogni parola pronunciata era un "Voglio tornare a casa" in più urlato a squarciagola nella mia mente.

Non capì il perché alla fine del suo monologo il Colonnello venne acclamato, ma mi unì, insieme a Liam, nell' esultanza; pensai che fosse più un modo di sciogliere la tensione che un vero e proprio segno di gratitudine o coraggio.

Io coraggio non ne avevo, non ancora.

*

Ci ordinarono di montare le tende ai superiori.
Nessuno di noi due aveva idea di come farlo così ci misero in gruppo con il moretto che non sapeva tenere in mano il fucile l'altra volta e quel nanetto bisbetico che scalciava per entrare in infermeria il giorno prima di partire.

Temetti di averli fissati troppo a lungo perché il nanetto, dopo un pó, alzò lo sguardo, leggermente irritato.
Quando si incantò a fissarmi, dopo aver sbuffato, mi sentì come se fossi stato nudo.
Sembrava essere in grado di esaminarmi da testa a piedi in un solo sguardo.

Aveva gli occhi blu. Ma non era un blu comune; quello che vedi nel mare o nel cielo. Il blu di quegli occhi era un mix di azzurro, celeste, grigio e verde.
Qualcosa che non avevo mai visto prima d'ora. Distolsi lo sguardo da lui solo quando il suo amico si interpose tra noi.
Entrambi ci disincantammo bruscamente ma i miei occhi tornarono a vagare su di lui in poco più di due secondi.

Ammirai il suo corpo.
Non era massiccio e solido come quello di Liam, sembrava molto più morbido e aveva curve dolci e tratti delicati.

Smisi di osservarlo non appena notai lui fare la stessa cosa con me.

Lasciai vagare i miei occhi i quali vennero intrigati dallo strano atteggiamento che il mio amico aveva assunto in quel breve frangente.

Liam, infatti, sembrava essere diventato muto di colpo. Non parlava non alzava lo sguardo dal suo lavoro neanche un secondo. Mi stupii al punto di chiedermi se respirasse ancora o cosa

"Liam" gli sussurai avvicinandomi.
"Stai bene?"

"Shh, Harry, ti prego, non parlare. Fai finta di niente. Sbrighiamoci a finire questo lavoro e andiamocene a dormire"

"Cos...perché?"

Liam alzó lievemente lo sguardo, osservò i due di fronte a noi con occhi spenti, cupi e solo capí che qualcosa non andasse per davvero. Notai anche gli altri due guardarci , ma entrambi con sguardi completamente diversi tra loro: occhi blu sembrava parecchio teso, l'altro solo immensamente triste e lievemente impacciato.

You Bring Me Home ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora