Le Origini

7.8K 157 10
                                    

I suoi occhi azzurri scrutavano attentamente ogni sfumatura del cielo. Che stagione fosse, non lo sapeva ma quelle lievi sfumature rosa mescolate nel limpido azzurro la fecero sorridere. Quell'unione di colori stava così bene, dava un'aria di differenza tra il caldo colore del rosa e il freddo colore dell'azzurro. Così come lei, la ragazza della Creazione.
Tikki pensava che il creare fosse una cosa magnifica, era stata creata per quello. Camminava sulla terra spoglia. La Creazione, pensò lei, era la cosa più bella del mondo, ma questo era l'opposto di quello che pensava il suo compare. Ebbene sì, se c'è Creazione c'è anche Distruzione, perché il mondo sia in equilibrio.
Continuò a girare vaga per quel mondo che all'improvviso era sorto come dalle ceneri. Non c'era nessuno apparte lei e lui. Si era ritrovata inesorabilmente sola, apparsa, nata dal nulla, in quel nuovo mondo che lei stessa ora cercava di conoscere.
La sua camminata si arrestò quando vide una sagoma poco più alta di lei venire nella sua direzione, un ragazzo dai capelli neri, occhi verdi e carnagione poco più scura della sua si avvicinava con una smorfia sul viso. Sembrava curioso come lei. Ma questo non lo lasciò trasparire dai suoi occhi verdi. Poi d'un tratto i loro occhi si incontrarono.
Subito lui li spalancò e indietreggiò appena vide quelli azzurri e limpidi di Tikki.
La ragazza conoscente del carattere del ragazzo si avvicinò lentamente mentre questo continuava a indietreggiare.
<Fermati Plagg> la raggicurò Tikki.
<Cosa vuoi, Creazione?> rispose lui riluttante.
<Perché scappi? E poi dove vorresti andare..ci siamo solo noi> puntualizzò la ragazza.
<Fortuna e Sfortuna non possono stare vicini> rispose lui.
<Tutto ciò che io sto cercando di creare tu stai distruggendo, perché? Sto cercando di capire se oltre noi ci sia qualcun'altro...ma tu mi stai negando questa curiosità> spiegò lei.
<Che divertimento c'è se non distruggo quello che tu crei...qualcosa devo pur fare io no? Anche io sono apparso qui all'improvviso proprio come te> disse sottolineando la frase "devo pur fare qualcosa io" con un ghigno.
<Potremmo collaborare. Non ti è mai passato per la testa. La tua distruzione puoi usarla con me per il bene> disse Tikki cercando un accordo con lui.
<Ma neanche per sogno, se Distruzione collabora con la Creazione non ci sarà più equilibrio> attaccò lui.
<Perche non cerchi almeno di essere gentile?> chiese lei avvicinandosi ulteriormente a lui.
<Che vuoi, Creazione?> ripetè.
<Non aver paura di me. Sono sicura che se collaboreremo io e te riusciremo a scoprire se ci sono altri, è strano che ci siamo solo noi. Addolcisciti, nessuno ti farà del male, a parte te stesso> disse lei accarezzandogli la guancia abbronzata.
Lui con un gesto allontanò subito il viso dalla mano di Tikki con una smorfia, pensieroso della proposta che le aveva fatto...
Ma che le saltava in testa. Collaborare? È impazzita?!
<Lo farò solo per sapere se ci sono altri come noi> decise poi Plagg anche se titubante.
<Grazie. E poi non posso credere che in una così grande terra ci siamo solo noi? Giusto> disse Tikki.
<Siamo su un enorme continente, e circondati da un vasto oceano, qualcuno oltre noi dovrà pur esserci! Lo spero...> rispose poi Plagg incamminandosi con fare altezzoso ma diffidente nei confronti della compagna.
D'un tratto un lampo squarciò il cielo e una leggera pioggerellina cadde sulle teste dei due ragazzi.
Tikki si fermò, pensando ad un modo per ripararsi da quella pioggia che minacciava di aumentare.
<Muoviti Creazione alzati, vuoi rimanere lì ferma a prenderti la pioggia?> tuonò Plagg.
<Chiamami Tikki, so di essere la Creazione ma il mio nome è Tikki> puntualizzò lei.
<Si ok...Tikki. Ma muoviti> disse poi lui.
<Se ci sediamo sotto quell'albero e ti sfili la maglia potremmo ripararci la testa con quella insieme> disse lei.
<Insieme!?> disse lui con una smorfia.
<Dai fallo uno sforzo se vuoi collaborare> disse lei.
Tikki raggiunse Plagg e insieme si sedettero sotto un albero, poi il ragazzo anche se titubante si tolse il maglione a zip nero e grigio, rimanendo con una leggera maglietta a maniche corte bianca. Lentamente lo appoggiò sulla loro testa e rimasero li per una buona ora aspettando che il brutto tempo scampasse.
Tikki notava poco a poco che la pioggia lentamente stava finendo di scendere quando notò Plagg tremare leggermente. Anche lei aveva una leggera magliettina nera senza maniche e la gonna corta sopra le ginocchia rossa a pois neri, aveva freddo ma cercò di non farlo notare al ragazzo. Così cercando di scaldarlo le avvolse un braccio intorno alle spalle e lo abbracciò. Lui strabuzzò gli occhi di scatto e la allontanò creando una sfera di cataclisma nella mano mostrandogliela indirizzata a lei.
<Cercavo di scaldarti> spiegò lei per niente impaurita dalla sfera nella sua mano, che dopo alcuni secondi vide scomparire.
<Io non ho freddo> disse secco Plagg.
<Ma se tremi> disse lei.
<Non è affar tuo>
Perché non voleva ammetterlo? Insomma era una cosa normale avere freddo e cercare il calore di qualcun'altro no? Perché lui era così diffidente e si faceva così tanti problemi...
<Guarda è spuntato l'arcobaleno!> esclamò lei sorridendogli.
<Oh wow...fantastico> rispose lui alzandosi per niente interessato.
<Non sono bellissimi i colori?> disse lei ancora estasiata dai colori dell'arcobaleno.
<Perlustriamo il continente> si affrettò a dire lui incamminandosi.
Riuscirò a scaldargli il cuore?
Questo si chiedeva la giovane dai capelli corti rossi con lievi sfumature marrone scuro e dagli occhi azzurrissimi.

Miraculous - Quando Tutto Ebbe Inizio...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora