At night: il maggiordomo, agguato

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Era la resa dei conti.

Sebastian riferì quello che Naira gli aveva detto a Ciel. Il conte Inglese sembra sodisfatto del lavoro svolto dal proprio maggiordomo, impeccabile e senza errori come sempre.

Tutto piano piano tornava. I pezzi mancanti del puzzle stavano combaciando.

Ora si conosceva il movente per cui Artoù e Bartukas avevano ucciso delle persone innocenti, per far si che il demone potesse restare il più a lungo sulla terra. I Williams erano solo una copertura che eclissava il vero spettacolo. Dopo uccise le persone Beatrice raccoglieva le anime portandole fino in Norvegia dal proprio padrone Murmur.

I Williams erano al corrente di ciò e non fiatavano, d'altronde non potevano fare altrimenti. In passato Abel aveva fatto un patto con Murmur: la vita della figlia in cambio la totale sottomissione della famiglia.

Ciel sorrise, bevendo il tè ancora caldo con calma. "Raduna le signorine McCartney e la Nobiltà della Neve... Il caso sta per essere concluso" "Yes, my Lord".

Murmur stringeva il corpo del compagno lasciandogli contemporaneamente dei baci umidi lungo il collo.

"Amor ti amo da impazzire. Dopo quello che ti ho fatto... Mi ami ancora?" "Si Murmur. Non eri in te e lo sappiamo, era Beatrice che ti ha usato... Ma vedrai che verrà uccisa dai i miei sottoposti" lo rassicurò Emil, venendo poi interrotto da un dolce bacio sulle labbra da parte di Murmur.

Qualcuno bussò alla porta, entrando dopo aver avuto il permesso.

"Padrone ci sono stati degli intrusi" "Come Beatrice" Murmur sospirò passandosi una mano sui capelli, tirando indietro quei ciuffi che gli ricadevano sulla fronte. Ora chi era quel dannato che voleva mandare a monte i suoi piani?

"Chi?" "Il maggiordomo del Conte Inglese. Mi rincuora riferirgli che Naira gli ha svelato tutto" disse la donna tenendo salda la presa per i capelli della ragazza .

Murmur iniziò a tremare dal nervoso, era iracondo e furente e se non ci fosse stato vicino a lui Emil avrebbe potuto distruggere l'intera stanza.

"Sai il trattamento per chi ha la lingua lunga Bea!" tuonò concedendo la donna con un cenno della mano.

"Si" Beatrice lasciò la stanza, trascinando Naira verso una stanza buia dove Beatrice ci portava i corpi dei traditori. E quella sarebbe stata la stanza dove la giovane sirena avrebbe incontrato la morte.

"Non potete uccidermi! L'ira del mare cadrà su di voi" "Non se ti ucciderai..." la piccola sirena iniziò a tremare impaurita temendo per il proprio fato. Non poteva morire, no, cercò in tutti i modi di liberarsi dalle grinfie di Beatrice.

Al castello Steilsson tutti erano radunati: Dafne e Alison, la Nobiltà della Neve, erano presenti perfino Aki, Syel e Christel.

"Allora siamo venuti a conoscenza di qualcosa Conte?" chiese Stein sedendosi sulla sua poltrona preferita. "Si dottore. Spero che non vi sconvolgerete sapendo che il nostro vero nemico... È un demone. Più precisamente Murmur, uno dei Conti e Gran Duchi dell'Inferno".

Tutti tranne le sorelle austriache, Ciel e Sebastian si pietrificarono sentendo tale nome. Era morto, come era possibile che era vivo. L'avevano visto morire con i propri occhi... Il corpo bruciato... Ormai irriconoscibile.

"Conte, Murmur è morto anni fa" "Come Contessina?" Astrid deglutì iniziando a raccontare di quel giorno fatale, in cui la Nobiltà della Neve fu privata di un re e la famiglia Steilssson di un padre.

"È morto, ho vivisezionato il suo corpo alla perfezione. I vari cuori che i demoni possiedono erano danneggiati gravemente, non si poteva rigenerare in nessun modo" spiegò Stein serio, facendo girare il proprio bisturi fra le dita.

Black Butler: Book of MemoryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora