Per quanto avesse fatto avanti ed indietro dalla stanza si sarebbe creato il fossato sul pavimento da un momento all'altro.
Incrociò le braccia al petto picchiettando l'indice della mano sinistra su esso. Ma quanto ci sta mettendo Allen? Erano passate sei ore da quando gli aveva chiesto quella semplice cosa, ancora non era ritornato, né lui né lo shinigami che stava con lui.
"Bizzarro, molto bizzarro". Allen era suo figlio, e di una shinigami, anche se era solo per il 10% demone e 90% shinigami l'aveva sempre meravigliato. Al contrario sua sorella gemella, Clear, era il 10% shinigami e 90% demone.
"Clear... Potresti venire?" la richiesta telepatica del padre raggiunse la figlia, che in un batter d'occhio lo raggiunse "Si".
Sebastian cammino verso la figlia chiedendogli di andare a cercare il fratello gemello, riferendogli anche dove era.
Clear, senza dire una parola di troppo, annui sparendo fra la nebbia mattutina.
I raggi che riuscivano a sorpassare le nuvole nei cieli di Oslo irradiavano la città.
Il piccolo Ciel fu svegliato da quei raggi che, filtrando dalle finestre, gli avevano accecato gli occhi.
Sebastian, come di routine, entrò nella camera porgendogli la colazione, il giornale e rimembrandogli gli impegni del giorno.
Vestito e pronto ad uscire, si recò insieme alle due McCartney al Castello Steilsson.
Li, all'ingresso, l'attendevano Astrid, Allison, Myrya, Ivan, Agnese, Fedrick che erano pronti per la missione."Siamo tutti" osservò Ciel voltandosi pronto a salire sulle spalle del maggiordomo.
"Fai attenzione Alison" "Anche te Dafne" le due si strinsero forte scambiandosi delle occhiate dolci, sperando di rivedersi il prima possibile.
"Astrid... Sii prudente" "Questo dovrei dirlo io" Astrid rise accarezzando i capelli della sorella minore, stringendola a se poi. "Riporta indietro papà Emil, e concedi a papà Murmur l'onore del sonno eterno" "Farò del mio meglio sorellina".
A saluti fatti gli otto diedero inizio alla loro missione, come i restanti che, determinati, avrebbero difeso la villa con unghie, denti, ali ghiacciati, fulmini, inganni e... Bisturi.
Clear nel contempo era arrivata alla villa Kohler. Infiltrata subito era andata fino alla sala speciale di Bertram, dove percepiva il fratello e di un altro shinigami.
Con sua grande sorpresa li trovò dietro le teche, David era sveglissimo mentre Allen no.
La giovane digrigno i denti, senza pensarci due volte si preparò per frantumare i vetri. "Mio fratello non è un oggetto da collezione".
"Dietro di voi!".
L'avvertimento di David non servi a molto.
Proprio quando la giovane stava a un centimetro dal vetro, Naira la bloccò a terra, impedendole ogni movimento.
"Mi spiace non si ruba nulla dalla collezione del mio padrone" nell'oscurità della stanza fece capolino Beatrice, con un sorriso beffardo sul viso. Si notava la sua soddisfazione di aver catturato due shinigami e un demone.
"Signorina" Clear con uno scossone si levò Naira da dosso, alzandosi e spolverandosi si risistemo i vestiti.
"Lasciate che mi presento sono Clear Michaelis" "Sei figlia del demone inglese?" "Forse si... Ma forse no" rispose ironicamente Clear, volendo provocare Beatrice.
L'angelo gli iniziò a lanciare le scaglie delle proprie ali, tentando di trafiggerla o ferire.
"Ancora non ci sei" le rinfacciava Clear conducendola spostandosi il più vicino davanti ai vetri, facendo si che si danneggiassero.
Beatrice, che aveva capito il suo intento, la prese per il collo lanciandola ai piani di sopra, così facendo avrebbe avuto un ampio spazio su cui affrontarsi.
Allen era addormentato ma sentiva tutto quello che succedeva da dietro il vetro.
Tentò di muovere qualche dito o aprire gli occhi, ma era tutto vano.
Perché doveva sempre dipendere da sua sorella gemella? Non era uno sfaticato né un buona a nulla. L'avrebbe dimostrato ai genitori e alla sorella.
Tremacchio aprendo l'occhio e vendendo davanti a se Clear che affrontava Beatrice, prima di spostarsi al piano di sopra.
"David" lo shinigami sentendosi chiamato sbuffò, riporgendo il mattarello con cui voleva rompere la parete. "Si cucciolo?" "Usciamo da qui?" il finlandese annuì scagliando la propria Death Scythe sul vetro. Lui fu subito libero e Allen lo precedette.
"Questo è... Papà andiamo a" "No Allen!" urlò David prendendo il polso del compagno, "Siamo qui per una cosa non interferiamo con gli affare dei vivi" "Ma David..." mugolò Allen.
"No" quel no secco convinse il minore che, sconsolato, segui David recidendo i cinerecord dei Williams per poi andarsene.
Clear aveva tenuto testa a Beatrice senza problemi, le cose erano precipitate quando allo scontro si era aggiunto Einar.
Einar non era il semplice impeccabile maggiordomo che aveva lasciato trasparire, lui era un umano con poteri demoniaci, donatogli da Murmur.
L'uomo scagliò delle nubi oscure verso la ragazza che, girata di schiena, le prese in pieno cadendo a terra.
Beatrice rise di gusto ammirando la sconfitta ormai prossima della nemica.
S'avvicinava con calma verso la propria preda stremata, volendola donare al proprio padrone con i due shinigami.
Stava per cingere le sue mani sul collo ma dei colpi inaspettati la fecero indietreggiare: Clear l'aveva colpita sul torace mentre Allen sulla schiena.
Ferita la donna indietreggio, ordinando a Naira di uccidere i due.
"Non funzionerà" dissero in coro i gemelli. Naira si scagliò verso i due Michaelis, venendo uccisa da un colpo combinato dei due.
Allen la squarcio esaminando i cinerecord della vittima, apatico fissava la pellicola che scorreva davanti ai suoi occhi, piangendo per quella povera anima usata.
"Frignone..." venne prese in giro la sorella, con la quale se ne andò dalla villa.
Beatrice era rimasta impressionata dalla potenza dei due, erano unici e potenti da soli... Ma insieme... Erano imbattibili.
"Ti sorprendi signorina?" chiese Undertaker uscendo dalla penombra della stanza, "Quei due ragazzi sono un dono della natura, l'ho visti crescere. Sono gli ibridi che si completano" "Il signor Murmur li vorrà si".
Beatrice si senti mozzare il fiato, non riusciva più a respirare. Si accascio a terra nel tentativo di respirare.
"Cosa è successo alla mia camera dei trofei?" tuonò adirato Murmur fuori di se, avvicinandosi ai tre e tenendo Beatrice sofferente senza aria.
"Mio signore... Beatrice ha fatto intrufolare una demoniessa, potevano bloccarla prima ma lei ce l'ha proibito" riferì Einar inchinandosi davanti al suo potente padrone, "Beatrice" Murmur rantolò il suo nome, per poi far respirare la donna.
"Fra poco avremmo degli ospiti... Non deludetemi." Murmur si accosto a Undertaker chiacchierando un po', poi quest'ultimo svani nell'oscurità.
"Simpatico quello shinigami" commentò Einar trascinando via il corpo di Naira, "Beatrice pulisci... C'è sangue ovunque".
Beatrice fu lasciata sola in quella fredda e vuota stanza, dove l'unico colore, oltre al bianco, era il rosso scarlatto del sangue sul pavimento.
"Dannati umani... Vi odio".
"Ironico che lo dici proprio te... Che ti sei voluta mischiare fra loro, conoscere le loro vite, abitudini, gusti. Ecco perché, se non sbaglio ti hanno esiliato dal paradiso e privato delle bianche candidi ali". Lungo la schiena dell'angelo caduto si fece strada un brivido, strinse le mani sulle braccia così forte da lasciarci il segno.
Quella voce l'avrebbe riconosciuta subito anche se sarebbero passati anni, o secoli.
Una voce candida e pulita, delicata all'udito.
Quella voce di una persone di cui era sempre stata invidiosa, perché perfetto agli occhi di tutti.
"Michele... Fratello mio".
L'angelo dai biondi capelli sorrise stringendo la sorella da dietro.
"Sorellona... Sono passati ormai mille anni dal nostro ultimo incontro" "A cosa devo questa occasione?" chiese, con una punta d'amarezza la donna, sapendo benissimo il perché lui fosse li.
"Volevo annunciarti la tua morte prossima. Sei consapevole che per te, non ci sarà posto né al dolce Paradiso né all'odioso Inferno?" "Si ne sono consapevole fratellino".
L'angelo strinse un'ultima volta la sorella, prima di tramutarsi in una sfera di luce e svanire nel nulla.
Lasciando Beatrice nella solitudine che meritava.
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Black Butler: Book of Memory
FanficNella bella e lussuosa Inghilterra Vittoriana tutto sembra calmo, niente sembrava preoccupare sua Maestà. Fino al settembre dello stesso 1889 Una coppia misteriosa si aggira di notte per le strade di Londra, lasciando dietro una scia di morte cremis...