Capitolo 23

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Quella sera io e Jungkook eravamo come sempre sul divano a discutere e punzecchiarci a vicenda, il nostro rapporto fin dall'inizio è sempre stato così, e con il passare dei giorni e delle settimane mi resi conto che entrambi avevamo caratteri molto forti e l'uno voleva prevalere sull'altro, Jungkook aveva sempre la risposta pronta ed io non ero da meno e così erano anche le nostre litigate, tuttavia quella sera fu tutto diverso e fui sorpreso nel ritrovarmi steso sul divano con Jungkook sopra di me, che mi teneva bloccati i polsi all'altezza della mia testa. Inutile dire che i miei tentativi di sfuggire a quella presa ferrea erano stati del tutto vani, poiché Jungkook era molto più forte di me in quanto a stazza e forza fisica, e complice era anche il fatto che non riuscivo né a muovermi e neanche a proferire parola sotto quello sguardo carico di desiderio palpabile, intorno a noi si era creata una strana atmosfera e, tutto anche quella stessa stanza era divenuta soffocante non riuscivo più a ragionare in modo razionale, lui si abbassò su di me lasciandomi baci su tutta la mascella fino a scendere sul mio collo, per poi risalire unendo le nostre labbra in bacio passionale e rude, tanto che non mi lasciava un attimo di respiro le mani di Jungkook vagavano per tutto il mio corpo, intrufolandosi sotto quella fine maglietta bianca che portavo, quando si staccò il mio respiro era affannoso mentre lui mi guardava intensamente, con quegli occhi scuri che sembravano bramare ogni fibra del mio essere, tuttavia nel suo sguardo c'era anche dell'indecisione e mi guardava come se tacitamente mi stesse chiedendo qualcosa, ed io già sapevo a cosa lui si stesse riferendo ma noi non avevamo bisogno di domande o richieste, io e Jungkook ci volevamo entrambi con la stessa intensità e questo oramai era chiaro ad entrambi, quindi senza ulteriori indugi mi protesi verso di lui coinvolgendolo in un ulteriore bacio, con il fine di spazzare via ogni sorta di insicurezza.

" Jimin non voglio farlo su un lurido divano."

Disse lui sollevandomi dal divano e in seguito gli allacciai le braccia al collo per sorreggermi, mentre lui percorreva tutto il salone entrando poi in quella che adesso era la nostra camera da letto, chiudendosi poi la porta alle spalle con un piede, mi adagiò sul letto rimettendosi nella medesima posizione di poco prima, iniziò di nuovo a baciarmi ma questa volta in modo dolce mentre mi accarezzava da sotto la maglietta, dopodiché si alzò il giusto per sfilarmela riabbassandosi poi su di me iniziando a baciarmi tutto il petto fino ad inglobare un capezzolo già turgido a causa del crescente piacere che stava divampando in me, sentivo la mia pelle andare a fuoco e iniziai a rilasciare i primi sospiri di piacere a causa di quelle attenzioni, scaturendo in me emozioni così forti e mai provate prima di allora, le mani di Jungkook mi arpionarono i fianchi abbassando il pantalone di una tuta che avevo addosso fino ad abbassarlo alle caviglie e, in quel momento mi sentii in soggezione sotto il suo sguardo perso ad osservarmi, tentai anche di coprirmi ma lui non me lo permise bloccando ogni mio movimento.

" Non coprirti, sei stupendo ed hai il corpo più bello che io abbia mai visto."

Disse quelle parole con un tono autoritario, tono che con me non aveva mai usato tuttavia quel tono non mi spaventò anzi lo rese ancora più attraente ai miei occhi, Jungkook unì per l'ennesima volta le nostre labbra e in un bacio rassicurante e, in quel momento preso da un coraggio che non pensavo potesse mai appartenermi, afferrai entrambi i lembi della maglietta nera che Jungkook indossava alzandogliela con il fine di toglierla, buttandola poi ai piedi del letto e rimasi senza fiato quando vidi quel corpo statuario che mi sovrastava in tutta la sua bellezza, sembrava un dio greco scolpito nel marmo, Jungkook si abbassò i pantaloni che ancora aveva addosso mostrando le su gambe toniche e muscolose, in quel momento tutto di lui urlava virilità ed io ero ancora li fermo a contemplare quel corpo magnifico. Allacciai le mie braccia al suo collo costringendolo ad abbassarsi ulteriormente e, adesso i nostri corpi erano attaccati azzerando così anche la distanza tra le nostre labbra, picchiettai la lingua sulle sue labbra fini e lui le dischiuse col fine di accedere alla sua cavità orale, mentre lui iniziò a togliermi i boxer diventati fin troppo stretti e fastidiosi, dopodiché iniziò a massaggiare la mia evidente erezione e, i miei gemiti furono soffocati dal bacio che ci stavamo scambiando. Quando ci staccammo per mancanza d'aria Jungkook scese a baciare il mio collo, fino a completare la sua ascesa e ritrovarsi di fronte alla mia erezione che leccò per intero fino ad inglobarla del tutto, iniziando a fare su e giù con movimenti lenti e calcolati per poi iniziare a velocizzare i suoi movimenti aiutandosi con la mano, chiusi gli occhi inarcando poi la schiena da tutto quel piacere, non mi sforzavo neanche di contenere i gemiti che fuoriuscivano liberi dalle mie labbra riecheggiando in quella camera buia, dove l'unica fonte di luce erano i raggi lunari unica testimone di ciò che stava accadendo in quella stanza, dopo vari minuti iniziai a sentire forti scosse al ventre segno evidente che ero quasi all'apice del piacere, ma Jungkook terminò i suoi movimenti per non farmi venire, il mio respiro era affannoso, i miei capelli erano attaccati alla fronte per via del sudore, la mia mente era annebbiata dal piacere, e dal desiderio l'unica cosa che in quel momento volevo era unirmi a Jungkook, nient'altro aveva importanza. E Jungkook come se avesse ascoltato i miei pensieri accostò tre dita alle mie labbra, ed io le inglobai lubrificandole a dovere mentre con la mano libera si abbassava i boxer bianchi che ancora aveva addosso rivelando la sua erezione ancora priva di attenzioni, Jungkook sfilò le dita dalla mia cavità orale portandole poi alla mia entrata, incominciando ad entrare facendolo uscire completamente compiendo più volte lo stesso movimento, infilò il secondo dito compiendo le stesse azioni, ma quando aggiunse anche il terzo dito feci una smorfia di dolore misto al fastidio, tuttavia cercai di rilassarmi resistendo al dolore e dopo un po' iniziai a sentire un piacere mai sentito prima. I miei gemiti erano oramai fuori controllo, Jungkook tolse le dita dal mio orifizio posizionandosi poi tra le mie gambe, allineando la sua erezione alla mia entrata, incominciando ad entrare lentamente e in quel momento un dolore atroce mi investì costringendomi a serrare gli occhi e stringere i denti, per sopprimere qualsiasi suono minacciasse di uscire dalle mie labbra, ma all'improvviso Jungkook bloccò ogni suo movimento guardandomi allarmato dopo aver visto la mia espressione.

" Jimin.. sei vergine? "

Ed io arrossii sentendo quelle parole dette con stupore, ma dal tronde lui non poteva saperlo la verità era che non avevo mai avuto rapporti sessuali prima di Jungkook e, quindi si ero vergine ma in quel momento avevo paura di rispondere in modo affermativo, temevo che Jungkook si sarebbe fermato, ma a quanto pare lui aveva capito già tutto dalla mia mancata risposta infatti stava per uscire dalla mia entrata, tuttavia lo bloccai guardandolo negli occhi prima di parlare.

" No Jungkook era inevitabile lo sai, avrebbe fatto male comunque quindi continua resisterò."

Dissi supplicandolo con lo sguardo, in quel momento desideravo più di ogni altra cosa donarmi al ragazzo di cui ero innamorato e, lui alla fine cedette.

" Se non riesci a sopportare però fermami."

Disse accarezzandomi una guancia ed io annuii a quella richiesta, dopodiché riprese da dove si era interrotto entrando del tutto fermandosi subito dopo aspettando il mio consenso e, quando il dolore fu diminuito gli dissi che poteva proseguire. Iniziò con spinte lente e calcolate fino a velocizzare il ritmo e via via che spingeva dentro di me il dolore scomparve lasciando il posto al piacere, e quando toccò un punto preciso dentro di me i miei gemiti aumentarono di volume e, Jungkook sembrò accorgersene poiché iniziò a colpire ripetutamente quel punto, riportando poi la sua mano alla mia erezione fino ad ora priva di attenzione, andando a ritmo delle sue spinte e in quel momento quelle sensazioni mi stavano portando dritto in paradiso, fino a scendere nei meandri più infimi dell'inferno. E dopo quei minuti venni per primo riversando il mio piacere sul addome e di conseguenza nella mano di Jungkook, e lui venne dentro di me dopo varie spinte in un gemito basso e roco, uscendo poi dal mio orifizio e accasciandosi al mio fianco, mentre entrambi cercavamo di recuperare il respiro. Quando iniziamo a calmarci e a riprenderci entrambi ci coprimmo con il piumone, Jungkook mi attirò a sé pigramente e con gli occhi già chiusi, mentre io mi presi del tempo per ammirare il suo profilo e lasciargli di tanto in tanto dei baci sulle labbra mentre lui sorrideva tra veglia e sonno, fino a quando Morfeo non decise di accogliermi fra le sue braccia.

Apartments 38/ 39. JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora