La tua voce che mi chiama

Nuovi desideri

Il sole era calato, lasciando posto a una piacevole notte stellata.

La giornata era andata piuttosto bene, a dispetto di quanto Todoroki si aspettasse.

Suo padre non aveva tartassato di domande Bakugo e non l'aveva mai messo a disagio. Anzi, era sembrato gradire la compagnia dell'allevatore di draghi.

L'aveva visto persino sorridere sinceramente.

A quanto pare Katsuki, nonostante il suo brutto carattere, piaceva a tutti.

E essere gradito ad Endeavor era qualcosa di straordinario.

«Sono quasi geloso, sai? Mio padre apprezza più te che me» disse scherzando al giovane dai capelli biondi.

Dopo la cena si erano ritirati in una radura poco lontano dal castello per passare un po' di tempo da soli.

Votòlor aveva acceso un falò con la sua fiammata e poi si era addormentato placidamente, cosicché Todoroki e Bakugo avevano potuto salirgli in groppa e ammirare più da vicino il cielo.

«È perché sono più forte di te» sorrise l'allevatore di draghi.

«Credici».

«Ci credo».

«Sbaglio o sono stato io a vincere il torneo?».

«Slealmente. Dopo che ti ho salvato».

«Sei tu che hai abbassato la guardia. Probabilmente sei rimasto incantato dal mio fascino».

Bakugo rise.

Quanto era bello quando rideva in quel modo.

Forse perché era così raro vederlo così.

Tutto ciò gli fece venir voglia di deflorarlo.

Di solito era lui che veniva "sottomesso", però...

Sicuramente Katsuki avrebbe protestato e avrebbe provato a farlo esplodere in tutti i modi, però, in fondo, non costava nulla provarci.

Gli prese la mano e lo attirò a sé.

Lo guardò dritto negli occhi e poi lo baciò dolcemente.

Una forte emozione gli pervase tutto il corpo.

Non c'era dubbio, doveva assolutamente provarci.