La sconfitta del demone

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Perché ti amo.

Quelle parole risuonarono nella mente di Todoroki.

Era un suono lontano, ma più vivido che mai.

«Bakugo» sussurrò, senza ricevere alcuna risposta.

È inutile che ti sforzi, non riuscirai a liberarti disse una sagoma scura.

Doveva essere il demone.

«Questo è il mio corpo, non il tuo».

Ora è il mio.

La mano della nera figura lo strinse al collo.

Cercò di liberarsi, invano.

Stava soffocando.

Addio Shouto Todoroki.

Le immagini di tutti i bei momenti passati con Bakugo attraversarono la mente del principe.

Non poteva morire così.

Aveva ancora tante cose da fare, tante cose da dire.

Voleva passare ancora del tempo con l'allevatore di draghi.

«No!» gridò.

Il ghiaccio e le fiamme divamparono, divorando ogni cosa.

*

Bakugo indietreggiò.

Il corpo di Todoroki si stava contorcendo.

La terribile aura nera lo stava inghiottendo.

O forse...

Avanzò piano, poggiando delicatamente una mano sulla guancia del principe.

Avanzò piano, poggiando delicatamente una mano sulla guancia del principe

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«Shouto» sussurrò.

La maschera del demone che copriva metà volto di Todoroki andò in frantumi.

Il suo corpo tornò normale.

L'aura nera scomparve.

«Bakugo» sorrise il principe. «Sono tornato».

«Si, sei tornato» disse stringendolo a sé.

«Non ti lascerò mai».

«Me lo prometti?».

«Te lo prometto».

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