Provarci?

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Bakugo era sfinito.

Aveva passato le giornate aspettandosi qualche mossa da parte di Todoroki, ma non era successo niente.

Il principe si era limitato a venirgli vicino e a sfiorargli il petto.

Perché si comportava in quel modo?

Che cosa sperava di ottenere?

Ma, soprattutto, perché lo toccava ogni volta?

Si sentiva...

Non sapeva esattamente nemmeno lui come si sentiva.

L'unica cosa di cui era sicuro era che il suo cuore non avrebbe dovuto battere così forte ogni volta che Todoroki gli si avvicinava.

C'era qualcosa che non andava in lui.

Non poteva davvero piacergli un uomo, men che meno il figlio di Endeavor.

Era assurdo.

Però, forse, se avesse provato a baciarlo, avrebbe finalmente capito.

Arrossì.

No, non poteva assolutamente fare una cosa del genere.

No.

Non era ammissibile.

Piuttosto avrebbe dovuto farlo esplodere per il modo in cui si era comportato.

«Ti ho trovato finalmente» disse una voce, risvegliandolo dai suoi pensieri. «Ti stavi forse nascondendo?».

«E perché avrei dovuto?» rispose seccato.

«Forse perché avevi paura di vedermi».

«Io non ho paura di nessuno, men che meno di te, bastardo a metà».

«Magari non hai paura di me, ma dei tuoi sentimenti si».

«Ma di che stai parlando?».

Deglutì.

Come gli saltava in mente di dire una cosa del genere?

Todoroki scosse la testa.

Sembrava scocciato.

Scocciato e amareggiato.

Per qualche strano motivo, ciò lo fece arrabbiare.

«Forse sei tu che hai paura dei tuoi sentimenti, bastardo a metà» disse acido.

«E di tuo padre» aggiunse subito dopo.

«Che c'entra mio padre?».

Ah bene, si stava alterando.

Non restava che sferrargli il colpo finale.

Ma non ci riuscì.

Todoroki era stato più veloce di lui.

Le loro labbra si sfiorarono.

Bakugo arrossì e il suo cuore cominciò a battere all'impazzata.

Perché erano di nuovo così vicini?

E perché la bocca del principe era così invitante?

No.

No, no, no.

Non poteva piacergli davvero.

Non doveva piacergli.

Shouto lo sollevò da terra.

«Che stai facendo, bastardo a metà? Mettimi giù o ti ammazzo!» urlò ancora imbarazzato.

«No, prima dobbiamo concludere».

Idiota.

Detta così poteva avere un secondo significato.

Si portò una mano in faccia.

A quanto pareva le cose stavano davvero così.

Todoroki gli piaceva.

Già.

Ma lui non avrebbe dovuto mai saperlo.

Mai.

Doveva reprimere quel sentimento.

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