Ella.
Lunedì 10 settembre.
《Ti devo parlare.》 dice tutto d'un tratto Maddie appena mettiamo piede nell'aula vuota di biologia.
Non so quante volte gli abbia detto quanto mi dia fastidio questa frase. Mi mette ansia visto che finisco sempre per aspettarmi cose negative. Non serve mettere i manifesti, siamo sempre insieme quindi quando vorrà parlarmi di qualcosa lo farà e basta, senza farmi venire l'angoscia.
Ma, come avrete intuito, alla mia amica piace essere teatrale.
《Sai che odio quando dici così.》 le ricordo mentre sistemo il materiale scolastico sul banco.
《Lo so bene, ma stavolta è una cosa importante, voglio che tu sia pronta psicologicamente a quello che ti dirò. Ma ne parliamo a mensa, così ci sarà anche Curtis.》 Annuisco sbuffando, sapendo quanto odi ripetere più volte le stesse cose.
Così le chiedo di Casey, il suo fratellino di 9 anni, che è adorabile quanto pestifero; il piccoletto si diverte a far disperare la sorella in ogni modo possibile, la quale poi mi chiama per sfogare tutta la sua frustrazione.
"Un giorno si risveglierà in un sacco. Nelle favelas."mi disse una volta.
Nonostante loro due non siano esattamente un esempio incoraggiante, desidererei con tutto il cuore un fratellino o una sorellina, vista la mia passione per i bambini. Purtroppo, i miei genitori non si trovano d'accordo con me su questo punto.
Ci zittiamo definitivamente quando il professor Maddox fa il suo ingresso in aula.
Le ore restanti le passo a concentrarmi sulla spiegazione dei professori, che in realtà non ci hanno detto molto, ma solo introdotto il programma che andremo a svolgere quest'anno. Ho quasi tutti i corsi corrispondenti a quelli di Maddie, mentre con Curtis solo due. Per questo ci ritroviamo tutti e tre a mensa, nel tavolo dei giocatori di lacrosse. Tutti amici di Curt; È dal secondo anno che ci sediamo insieme, sono persone simpatiche e alla mano, soprattutto una in particolare:
Liam Donovan. Il ragazzo più bello e gentile che abbia mai visto.
Occhi di un marrone limpido sempre allegri ma allo stesso tempo contenuti, folti capelli neri come la pece e fisico statuario.
Ci parlai seriamente per la prima volta l'anno scorso, quando mi propose un caffè ed io, in preda ad una vera e propria crisi ormonale di fronte al ragazzo che mi piaceva, senza pensare gli risposi che ero impegnata e scappai via, lasciandolo lì confuso e senza dargli nemmeno il tempo di replicare.
Si, ero proprio un'idiota.
Ho aspettato che si rifacesse avanti, ma devo averlo proprio traumatizzato perché non lo ha più fatto. Spero che ormai si sia dimenticato di quella mia scenata da bambina, è stato molto imbarazzante. Adesso ci salutiamo normalmente come due conoscenti e ci limitiamo a scambiare quattro chiacchiere sul più e sul meno, ma spero che si rifaccia avanti un giorno, perché non avrò mai il coraggio per farlo io.
In questo momento mi trovo seduta proprio di fronte a lui, Curtis alla mia destra che si abbuffa come un maiale, Maddie alla mia sinistra che mi tira una gomitata sul braccio ogni volta che lo sguardo di Liam si posa su di me ed io arrossisco irreparabilmente.
l'ho sempre considerato un mio grande difetto, lo faccio in continuazione, a prescindere dal sentimento che provo: se sono triste arrossisco, se sono felice arrossisco, se sono arrabbiata arrossisco. Le mie guance sono caratterizzate da due rosciole perenni.
Ed è proprio per nascondere quest'ultime che mi volto completamente verso Mads, attirando l'attenzione di Curtis.
《Allora cosa dovevi dirci?》le chiedo e lei blocca la forchetta a mezz'aria, posandola poi nuovamente nel piatto.
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𝐃𝐎𝐖𝐍 𝐁𝐄𝐋𝐎𝐖 - ɴᴏɴ ғᴀʀᴛɪ ᴛʀᴀsᴄɪɴᴀʀᴇ ɪɴ ʙᴀssᴏ
Fanfiction«𝑀𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑒𝑔𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑖𝑛𝑖, 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑟𝑎𝑠𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑒'𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑖𝑟𝑜.» Ella Monroe è una semplice ragazza di 18 anni, timida e riservata, che nella vita...