Ella.
Lunedì 10 settembre.
-Ehi El, guarda. No lì, di là! No, da questa parte!- sto letteralmente impazzendo dietro a Maddie che dice di aver visto una mozzarella in cielo.
È probabile che sia ubriaca. E che lo sia anche io.
Non proprio ubriaca, ma un po' allegra e su di giri.
-Io non vedo niente Mads. Sei sicura di aver bevuto e basta?- le schiocco due dita davanti alla faccia e scoppio a ridere di fronte alla sua espressione da ebete. Probabilmente, la stessa che ho io.
-Ti dico che era proprio lì! Non può essere andata via.- mi prende la testa con le mani e fa in modo che guardi in un punto preciso nel cielo.
-Vedi? Eccola lì!- mi guarda come se si aspettasse un applauso.
-Mads, quella è la luna.- non sarò lucida, ma almeno non scambio la luna per una mozzarella fluttuante.
-Ti giuro che aveva tutta l'aria di essere una grande, grossa, succosa mozzarella. Beh pazienza. Andiamo a bere!- sorride come una pazza e mi prende per mano con l'intenzione di trascinarmi via dal tavolo in cui ci siamo sedute per riprenderci, visto che eravamo sfinite dopo aver ballato tanto.
Ci incamminiamo in mezzo alla folla e mentre lei guida entrambe verso il tavolo delle bibite, io mi guardo intorno alla ricerca di Curtis.
Nonostante sia alla festa da un po' non l'ho ancora incrociato.
Lo vedo poco lontano da me, circondato da alcuni suoi amici e con una birra in mano. Dentro di me, con la poca lucidità che possiedo ancora, prego che non si riduca come me, o sarà un problema tornare a casa, visto che dovrebbe guidare lui.
Quando intercetta il mio sguardo sorride e mi mostra il pollice in su, facendomi capire che è tutto ok. Parlare per noi è diventato quasi superfluo, per cui rispondo facendogli lo stesso segno.
Sono troppo distratta da lui per accorgermi che Maddie si sia appena fermata e di conseguenza le vado completamente addosso.
Ci massaggiamo doloranti il punto in cui le nostre teste si sono incontrate e scoppiamo di nuovo a ridere come due malate.
Ad interromperci questa volta è una voce maschile.
-Si può sapere quanto avete bevuto?- chiede Carter sorreggendo Maddie che stava leggermente barcollando.
Evidentemente, gli siamo andate addosso. Per questo Mads si era fermata.
-Un pochino, piccino picciò.- risponde proprio lei, chiudendo un occhio e mostrando la poca quantità con il pollice e l'indice.
Carter ride vedendo lo stato in cui si trova la sua ragazza. Maddie fa sbellicare da sobria, figuriamoci quando beve.Spara così tante cavolate.
Al contrario suo, Hunter, che ho notato di fianco a lui solo ora, continua a fissarmi con aria di disapprovazione.
Ce l'ho ancora con lui per prima.
Quando Jayden mi ha trascinata in mezzo a tutte quelle persone era proprio per raggiungere Carter, Maddie ed Hunter, ad uno dei tavoli.
Quando ci siamo seduti con loro, lui non ha fatto altro che guardarmi male.Poco prima:
Mi siedo nel tavolo rotondo, vicino a Mads che sta buona fra le braccia di Carter, mentre Jayden si siede al mio fianco, fra me ed Hunter.
Quest ultimo non ha fatto altro che osservarmi da quando sono entrata nel suo campo visivo.
Mi sembra quasi di percepire il suo sguardo, prima ancora di realizzare la sua presenza.
Trascorrono vari minuti in cui Jayden cerca di alleviare la tensione con qualche battuta. Tutti l'hanno percepita, Hunter non sta facendo nulla per nascondere l'astio.
Stufa di sentirmi questo fardello addosso, mi faccio avanti:
-Comunque io sono Ella, piacere.
Puoi chiamarmi El, lo fanno tutti. So che il nome è già corto di suo e quindi abbreviarlo è un po' inutile ma...- mi interrompo definitivamente quando lo vedo alzarsi con nonchalance e allontanarsi da noi, come se non mi stessi rivolgendo a lui.Non volevo sembrare logorroica, ma provateci voi a stare con quello sguardo accusatorio puntato addosso. Mi ha resa nervosa, quando sono nervosa parlo tanto, troppo.
Non ne vado fiera. È capitato che succedesse in altre situazioni sconvenienti, ma la gente al massimo si dimostrava divertita, sminuendo la cosa.
Non mi aspettavo una reazione del genere.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- chiedo con un filo di voce rivolgendomi ai suoi amici.
Perché ha fatto così?
Sto iniziando a credere che abbia un
problema personale con me.Ma cosa gli avrò mai fatto?
-Nulla, non preoccuparti. Ha solo il ciclo.- sminuisce Jay accarezzandomi una spalla, mentre Carter guarda ovunque tranne che verso me.
Annuisco, a corto di parole.
-La prossima volta che prova a snobbare in questo modo la mia migliore amica deve pregare Dio che io non sia presente, perché altrimenti gli prendo il cazzo e faccio in modo che lo ingo...- Mads non fa in tempo a finire, perché gli ho messo una mano sulla bocca, intimandole di tacere con lo sguardo, mentre Carter e Jayden se la ridono.
-Non fa niente, davvero. Andiamo a ballare?- le propongo tirandomi in piedi e porgendole la mano.
-Puoi contarci, bionda. Ci vediamo dopo.- dice rivolta a Carter, stampandogli un bacio a fior di labbra.
-È un coglione, non te la prendere.- mi informa proprio quest'ultimo, con sguardo mortificato.
-Non ti preoccupare, l'avevo intuito.- faccio una risata forzata, che solo Mads riconosce come falsa. Mentre ci allontaniamo da loro mi porge il suo bicchiere con dentro qualche superalcolico, sapendo che in questo momento mi sarebbe servito.
Per lei sono trasparente.Dopo di che non abbiamo fatto altro che ballare, bere, bere e ballare.
Il bello è che bere mi fa pure schifo, ma è troppo divertente quando c'è Mads. Non me ne sono quasi accorta.
Fatto sta che ora mi ritrovo qui, di fronte a Mr. Simpatia, con Mads e Carter che ormai sono in un mondo tutto loro che prevede solo unicorni e cuoricini.
-È inutile che mi guardi come se sperassi che io muoia. Vedi? Sto una meraviglia.- affermo rivolta verso Hunter, accompagnando il tutto con una linguaccia.
Per un secondo, ma uno solo, vedo i suoi occhi accendersi di sorpresa, come se non si aspettasse questa mia uscita.Beh, siamo in due.
-Sinceramente, la tua incolumità è l'ultimo dei miei pensieri. Anche se non mi sembri troppo in forma.- afferma lui scuotendo la testa.
Quindi sa anche parlare?
-Si che lo sono, mi sento benissimo. Tu, invece, sei sicuro di non aver mangiato una quantità eccessiva di limoni? Sai com'è, sei particolarmente acido. Spero davvero che tu non sia sempre così.- le parole mi escono da sole, ormai non ci sono più filtri fra la mia bocca ed il cervello.
-A te non dovrebbe interessare. Magari sono così dalla mattina alla sera, oppure sono la persona più dolce del mondo e sei tu che tiri fuori il peggio.- assume un ghigno di sfida, che mi infastidisce.
-Beh, in questo caso ti consiglerei di farti seguire da un professionista. Non so neanche come ti chiami, però puoi odiarmi?- mento, perché so bene come si chiama. Ma visto che non ha avuto nemmeno la decenza di presentarsi, gli farò credere il contrario.Sembra divertito da questa discussione, mentre io sono sempre più sorpresa di me stessa. Non sono mai stata così audace in vita mia.
Ah, l'alcol.
Continua a beffeggiarsi di me, ormai il suo broncio è solo un lontano ricordo.
-Non mi piacciono le ubriacone.- ribatte sicuro.
-Nessuno ha detto che ti devo piacere. Ed io non sono ubriaca. Guarda.-
Faccio una giravolta su me stessa per sottolineare il concetto, ma perdo l'equilibrio.
Sono pronta a sbattere il culo per terra, ma quando percepisco due braccia avvolgermi i fianchi, capisco di essere salva.
Alzo lo sguardo incontrando un paio di occhi verdi, con qualche pagliuzza dorata.
Sono maledettamente belli.
Ma maledettamente familiari.
Mi scosto malamente da Hunter, rischiando di perdere nuovamente l'equilibrio. Ma non importa, perché io, con la testa, non sono più qui.
Ma bensì a terra, per strada, coperta da sangue che non è mio, mentre prego dentro di me che due occhi, tremendamente identici a questi, non si chiudano definitivamente.Nota autrice🥝
Il capitolo è un po' cortino, lo so, ma presto ne arriverà un'altro.
Riassumendo, oggi ci siamo imbattuti in Ella e Maddie nei panni di cacciatrici di mozzarelle notturne fluttuanti, mentre abbiamo il primo fottuto incontro fra i due protagonisti.
Forse era meglio se lasciavamo tutto com'era, visto la spiccata simpatia di Hunter.
Ahhh questo Kade. Sarà pure figo, ma Ella non si fa mettere i piedi in testa.
Badate bene ai dettagli, cari.
Al prossimo capitolo💋
XX
-Y.R.⚘
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𝐃𝐎𝐖𝐍 𝐁𝐄𝐋𝐎𝐖 - ɴᴏɴ ғᴀʀᴛɪ ᴛʀᴀsᴄɪɴᴀʀᴇ ɪɴ ʙᴀssᴏ
Fanfiction«𝑀𝑒𝑛𝑡𝑟𝑒 𝑎𝑛𝑛𝑒𝑔𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑠𝑖𝑛𝑖, 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑠𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑟𝑎𝑠𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑒'𝑖𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑜 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑖𝑟𝑜.» Ella Monroe è una semplice ragazza di 18 anni, timida e riservata, che nella vita...